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27 Gennaio 2019Storia dell’Ottocento
27 Gennaio 2019
Articoli, power point, riassunti, risorse didattiche sull’Italia Giolittiana
Caratteri dell’età giolittiana:
Il trasformismo: da una parte riforme sociali, l’apertura verso i socialisti di Filippo Turati, la mancata riforma fiscale, dall’altra rassicurazioni alle classi dirigenti, ai borghesi e agli imprenditori, perché si sentissero spalleggiati e rappresentati dal governo di fronte alle manifestazioni sindacali. Ultimo esempio di trasformismo + il Patto Gentiloni.
L’emigrazione che è molto alta in questo periodo, soprattutto verso gli USA.
Il triangolo industriale (nascono Breda, Pirelli e Olivetti fondata nel 1908)
L’industria siderurgica Ansaldo di Genova Rivoli Bagnoli Taranto Piombino dal sito
La statalizzazione delle ferrovie, la municipalizzazione dei servizi pubblici comunali, e l’innalzamento da 9 a 12 anni della età minima dei lavoratori
Il sottosviluppo il 50% della popolazione attiva è ancora impiegata nel settore primario, il secondario e terziario non sono ancora sviluppati come in altri stati europei. Notevole il tasso di analfabetismo intorno al 30% in questo periodo, a differenza di un 5% massimo nel centro nord Europa
Sulla scorta di Zanardelli che aveva visitato la Basilicata ci sono anche delle proposte per cercare di incentivare quantomeno un’industria agricola del Sud. Giolitti promise provvedimenti per il sud, ma queste riforme riescono a risolvere e fronteggiare solo alcuni sintomi del disagio, ma non le cause.
Oltretutto la politica protezionista di Giovanni Giolitti per favorire le industrie della nord del triangolo industriale, di fatto penalizzava le Industrie Alimentari del Sud, perché sul mercato europeo e mondiale i prodotti del sud erano scambiati come prodotti agricoli in qualità, ma a causa delle politiche protezioniste ebbero gravi difficoltà a mantenere le loro quote di mercato.
La breve durata dei governi. Giolitti, per conservare il potere anche nei momenti di crisi, si dimetteva, ponendo a capo del governo un personaggio di secondo piano, destinato ad essere destituito nel giro di breve tempo, per permettere allo stesso Giolitti di riprendere le redini con un nuovo governo, a con la crisi ormai alle spalle.
Lo scontro sociale. Nascono in questo periodo la confederazione generale dei Lavoratori quindi il sindacato più importante dei lavoratori italiani, e anche la Confindustria, cioè l’associazione presente anche oggi degli industriali italiani a testimonianza di come si inasprisca la lotta sociale.
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