Il tema della pazzia in letteratura italiana
27 Gennaio 2019PENA DI MORTE
27 Gennaio 2019(tema svolto da tre alunni)
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Come tutti sappiamo il principale problema che affligge la nostra civiltà è la guerra.
Già dall’antichità gli uomini si sono fatti strada nell’evoluzione uccidendosi a vicenda. Con la caduta del nazismo e la fondazione della nato tutti quanti pensavamo di essere entrati in una nuova era, unera nella quale l’uomo potesse iniziare a rendersi conto che la guerra porta solo dolore. Ma dagli ultimi avvenimenti l’uomo evidentemente spinto dalla sete di potere non si è ancora accorto cosa porta la guerra.
I potenti del mondo non hanno ancora capito che continuare a spararsi a vicenda non porterà mai alla pace ma solo ad altra guerra. Secondo me i problemi che affliggono il mondo vanno risolti con le parole non con le bombe. Evidentemente ai signori della guerra non interessa parlare ma solo sparare senza tener conto che nella maggior parte delle volte sparano contro degli innocenti, infatti nella guerra chi paga di più sono gli innocenti, soprattutto i bambini che crescono in un mondo in cui esiste solo la violenza. Dobbiamo solo sperare che chi vuole la guerra si renda conto che sparandosi a vicenda non si otterrà mai la pace tanto desiderata da qualcuno e tanto odiata da qualcun’altro.
Andrea Pardi
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In questi giorni su tutti i quotidiani abbiamo letto dell’omicidio di un ragazzo diciannovenne,che è stato ammazzato da un coetaneo al termine di un litigio banale, iniziato per uno sguardo a una ragazza,o forse un sorriso: un approccio assolutamente normale,comune tra ragazzi adolescenti. Ma la tragedia poteva essere evitata se l’assalitore non estraeva un arma; precisamente un coltello a serramanico.
La tragedia inizia proprio dall’uso indiscriminato,e dal possedere armi dalla più piccole alle più grandi,da un semplice coltello da cucina alle armi belliche,e usarle in ogni luogo e per ogni cosa. Potrà essere semplicistica, banale, questa mia teoria, ma dobbiamo avere un impegno costante nel sostenere la pace,il disarmo e la smilitarizzazione se desideriamo”sopravvivere”. Negli ultimi anni è aumentato il numero dei paesi che dispongono di un arsenale nucleare,ciò deve essere considerato un pericolo concreto per tutti,in particolare per quei paesi 69 politicamente instabili o situati in zone di forte tensione.
“Educare alla pace” non è solo una frase pronunciata dal Papa o dall’ONU,ma deve essere la convinzione profonda di ogni persona,anche perché è irrazionale pensare di portare equilibrio,ordine,con delle armi che provocano solo morte:esempio attuale l’intervento degli USA nell’Iraq Le continue e sanguinose rappresaglie,con morti violente da una parte e dall’altra, hanno rafforzato la necessità di mettere in primo piano non gli interessi personali o politici,o più in generale quelli economici,ma il destino della popolazione irachena,che vede nei soldati di ogni schieramento solo degli usurpatori,dei sanguinari,dei violenti in quando si sentono costantemente in pericolo .
Sono stati firmati trattati,accordi internazionali contro il disarmo nucleare e l’uso catastrofico delle armi chimiche,ma si è cercato ancora con” altre guerre” di distruggere o annientare Saddam.
Non esiste alcun scopo o giustificazione che permetta l’uso delle armi, la pace non può essere oggetto di discussione solo in un ambito politico,o limitata alle controversie internazionali,il problema emerge in tutta la sua drammaticità nella violenza gratuita e banale di ogni persona che aggredisce un’altra con un coltello.
Discutere sulle armi, sul costo degli armamenti,sul dolore e sulle morti di centinaia di persone giovani e vecchi deve essere un obbiettivo anche della scuola,e della famiglia.
Da subito l’obbiettivo di tutti è non tenere armi.
Gabriele Faccendini
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Come ben sapete il nostro pianeta è in costante rapporto con centinaia di guerre; dagli studi risulta che nel XX secolo non vi è stato nemmeno un giorno senza guerre.
Le guerre causano milioni e milioni di morti e sono molto frequenti; esse avvengono per diversi motivi: religiosi, di conquista e spesso anche solo per dimostrare la superiorità di una razza rispetto ad un’altra.
Nonostante sì cerchino tregue e accordi non si riesce mai ad evitare uno scontro diretto tra due correnti di pensiero o popolazioni differenti.
Un recente esempio è quello della guerra in Iraq, che continua tuttora e sia causando migliaia di vittime tra civili e soldati.
Per evitare le guerre si è provato di tutto, ma solo il disarmo mondiale può garantire sicurezza a tutta l’umanità.
Il disarmo mondiale permetterebbe, inoltre, di utilizzare i materiali designati alle armi in altri modi, aumentando il tenore di vita e migliorando le condizioni sulla Terra.
Riutilizzando i materiali si potrebbero edificare nuovi palazzi, costruire nuove attrezzature e sviluppare i paesi del terzo mondo.
Il disarmo totale avvantaggerebbe tutta la popolazione terrestre, in quanto ci sarebbero più persone che contribuirebbero alla scoperta di nuovi vaccini o nuove tecnologie.
Tuttavia il disarmo totale si potrebbe evitare “combattendo le guerre solo nei videogiochi.
Il disarmo mondiale è la soluzione più efficace per evitare le guerre, fino a quando gli uomini continueranno a volersi annientare a vicenda.
Uccidere una persona è come uccidere un parente perché apparteniamo tutti alla stessa specie e dovremmo aiutarci, invece di combatterci.
Concludo ribadendo che il disarmo mondiale e la miglior soluzione per un mondo che è in continuo peggioramento.
Riccardo Porrati