Vita come opera d’arte
27 Gennaio 2019I nostri giorni proibiti
27 Gennaio 2019Libro IV – secondo capitolo de Il piacere
Gabriele d’Annunzio
A un tratto, ella gli si svincolò dalle braccia, con una terribile espressione d’orrore in tutte quante le membra, più bianca de’ guanciali, sfigurata più che s’ella fosse allora allora balzata di tra le braccia della Morte.
Quel nome! Quel nome! Ella aveva udito quel nome!
Un gran silenzio le vuotò l’anima. Le si aprì, dentro, un di quegli abissi in cui tutto il mondo sembra scomparire all’urto d’un pensiero unico. Ella non udiva più altro; ella non udiva più nulla. Andrea gridava, supplicava, si disperava invano.
capitolo
Ella non udiva. Una specie d’istinto la guidò negli atti. Ella trovò gli abiti; si vestì.
Andrea singhiozzava sul letto, demente. S’accorse ch’ella usciva dalla stanza.
– Maria! Maria!
Ascoltò.
– Maria!
Gli giunse il romore della porta che si richiuse.