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Introduzione
Lo sport viene riconosciuto come un’attività altamente formativa ed educativa. Fra le sue caratteristiche principali vi è quella di rivolgersi alle persone con un linguaggio immediato, comprensibile da tutti, per trasmettere valori importanti e universali. Attraverso lo sport si ha modo di conoscere sé stesso, cioè saper riconoscere quali sono i propri punti di forza e quali quelli di debolezza dal punto di vista fisico, psicologico, emotivo e sociale; ottenere successi personali, cioè riuscire a superare difficoltà e raggiungere obiettivi che sembravano impossibili; acquisire capacità tecniche e dimostrare abilità, cioè entrare nella logica che non si finisce mai d’imparare e che c’è sempre un margine di miglioramento in tutto ciò che si fa; divertirsi indipendentemente dai risultati che si raggiungono; raggiungere un buono stato di salute, perché lo sport rappresenta una “medicina” per tutto l’organismo; partecipare e assumere responsabilità, perché per migliorare ci vogliono impegno e voglia di sfruttare fino in fondo le proprie capacità.
I valori della correttezza sportiva e della sana competizione, il riconoscimento del dovuto onore a chi è stato più bravo, sono acquisizioni piuttosto recenti. È solo nell’Ottocento, infatti, che in Inghilterra nasce il concetto di Fair Play , un comportamento che mette al primo posto il rispetto di sé stessi, degli altri e delle regole da adottare nella pratica delle diverse discipline sportive. Il fair play insegna a saper perdere e a considerare anche la sconfitta come un insegnamento prezioso per la crescita “umana” e agonistica della persona.
Per me lo sport è l’insieme di attività individuali o collettive che sviluppano le proprie capacità motorie. Lo sport deve essere considerato un diritto di tutti perché è un linguaggio sociale e psicofisico e di formazione dell’individuo. E quest’ultimo è una cosa che mi piace tanto perché si creano nuove amicizie, ci si diverte, ci si sfoga dalla rabbia ma soprattutto si cresce.
ITALIANO – Umberto Saba
Biografia
Umberto Poli nacque nel 1883 a Trieste, città che amò moltissimo e visse fino al 1938, dove scriveva poesie e lavorava in una libreria che aveva comprato. Avendo una madre ebrea, egli aderì alla religione ebraica e poi volle cambiare il suo cognome chiamandosi non più Umberto Poli ma Umberto Saba. Nel 1938 egli dovette scappare a Parigi perché in quel periodo in Italia il regime fascista impose le leggi razziali che impedivano agli ebrei di insegnare, andare a scuola e molte altre cose. Da allora dedicò la sua vita alla poesia. Nella sua poesia troviamo versi bellissimi, semplici, pieni di nostalgia. Umberto Saba voleva parlare ai suoi lettori con parole comuni, rappresentare le situazioni della vita di tutti i giorni. Tutte le sue poesie furono a mano a mano raccolte nel suo Canzoniere , che costituisce un’autobiografia in poesia. Egli muore nel 1957 a Gorizia.
Poesia di Umberto Saba – Goal
- Il portiere caduto alla difesa
- ultima vana, contro terra cela
- la faccia, a non veder l’amara luce.
- Il compagno in ginocchio che l’induce
- con parole e con mano, a rilevarsi,
- scopre pieni di lacrime i suoi occhi.
- La folla – unita ebrezza – par trabocchi
- nel campo. Intorno al vincitore stanno,
- al suo collo si gettano i fratelli.
- Pochi momenti come questo belli,
- a quanti l’odio consuma e l’amore,
- è dato, sotto il cielo, di vedere.
- Presso la rete inviolata il portiere
- l’altro – è rimasto. Ma non la sua anima,
- con la persona vi è rimasta sola.
- La sua gioia si fa una capriola,
- si fa baci che manda di lontano.
- Della festa – egli dice – anch’io son parte.
Spiegazione
Il portiere cade, dopo aver tentato di difendere la porta, e nasconde la sua faccia per la rabbia. Il compagno in ginocchio che lo incita a rialzarsi, vede che i suoi occhi sono pieni di lacrime. Il pubblico sembra che si riversi nel campo. I giocatori della squadra vincitrice corrono incontro all’autore del goal per festeggiare. Agli uomini consumati dall’odio e dall’amore è dato di vedere sotto il cielo ben pochi momenti belli come questo. E il portiere avversario è rimasto nella rete inviolata. Ma la sua anima non è rimasta sola come il suo corpo. La sua gioia si trasforma in capriole e baci che manda da lontano. E dice che anche lui fa parte della festa.
Commento
Goal è una poesia che Saba ha dedicato alla sua squadra del cuore, la Triestina, nel 1933-1934. Saba affronta il tema con semplicità, serietà e partecipazione, cogliendo l’aspetto umano e non agonistico della vittoria o della sconfitta. La poesia mette a fuoco il momento culminante della partita, quello del goal che risolve il gioco di squadra in un confronto diretto fra l’attaccante e il portiere. Egli rivolge l’attenzione al portiere sconfitto nel momento in cui cade a terra e nasconde la faccia per la rabbia e l’umiliazione. Un solo compagno gli si inginocchia a fianco per consolarlo con un gesto di solidarietà e di affetto. Nella seconda strofa il poeta si rivolge ai tifosi, il cui entusiasmo non può essere contenuto negli spalti. I giocatori della squadra vincitrice corrono incontro all’autore del goal, lo abbracciano, si uniscono a lui come fratelli. L’ultima strofa è legata alla prima da un rapporto di somiglianza. Questa volta il poeta descrive la figura del portiere avversario che rimane fermo nella porta inviolata, ma con l’anima è anch’egli vicino ai compagni esultanti. Lui festeggia con gesti agili come capriole e baci che contrappongono quelli disperati del portiere sconfitto.
STORIA
Il fascismo e l’educazione fisica
Il regime fascista riteneva che i giovani dovessero essere fisicamente pronti a tutto per affrontare le situazioni di quel periodo. L’educazione e la pratica sportiva ebbero un ruolo importante nel regime fascista. Nel governo di Mussolini lo sport divenne la rappresentazione della potenza e dell’identità nazionale.
I giovani e le organizzazioni
Il 3 aprile 1926 fu creata l’Opera Nazionale Balilla (ONB) che dal 1927 provvedeva all’insegnamento dell’educazione fisica fin dalla scuola primaria. All’inizio, l’ONB riscontrò due problemi:
- problema degli insegnanti;
- problema delle palestre;
Il compito dell’ONB, come recita il regolamento ufficiale dell’organizzazione, era quello di infondere nei giovani il sentimento della disciplina: dovevano portare rispetto ed obbedienza ai propri comandanti, erano obbligati a fare il saluto romano ai superiori e a portare l’uniforme. Inoltre, l’organizzazione doveva provvedere all’istruzione premilitare dei giovani affinché fossero pronti per andare in guerra.
L’ONB era divisa in:
- balilla, ovvero i bambini dagli 8 ai 14 anni;
- avanguardisti, ovvero i ragazzi dai 14 ai 18 anni.
Gruppi Universitari Fascisti
Nel 1920 nascono i Gruppi universitari fascisti, ma solo nel 1927 il fascismo si dedica alla loro organizzazione e all’educazione di questi giovani. Secondo Mussolini non bisognava avere solo intelligenza, ma anche muscoli.
I fasci giovanili di combattimento
Istituiti nel 1930, servivano per inquadrare i giovani dai 18 ai 21 anni che decidevano di non frequentare l’Università. Venivano praticati sport a livello agonistico come l’atletica leggera, il ciclismo, lo sci e il nuoto.
Opera nazionale del Dopolavoro
L’Opera Nazionale Dopolavoro (OND) viene fondata nel 1925, come conseguenza del miglioramento delle condizioni di lavoro e la riduzione degli orari, che avevano fatto nascere esigenze di carattere educativo, culturale e sportivo. Centro di questa nuova organizzazione erano la palestra e il campo sportivo. Oltre alle prove fisiche veniva annessa una prova corale di canto.
Educazione fisica
L’educazione fisica era considerata al pari delle altre discipline scolastiche. Questa non si doveva limitare solo alla scuola ma doveva integrare la preparazione fisica dei giovani con un allenamento fornito dalle organizzazioni. Nelle scuole vennero dedicate due ore settimanali all’insegnamento dell’educazione fisica e le altre prevedevano:
- per le prime due classi di elementari era prevista un’attività ginnica di carattere ricreativo;
- dalla terza classe in poi prevedeva i diversi saluti;
- per i giovani tra i 16 e i 18 anni erano previsti esercizi a corpo libero e agli attrezzi;
- infine, l’educazione fisica terminava con gite, escursioni, campeggi e manifestazioni atletiche.
Per poter insegnare l’educazione fisica ai giovani, vennero create le Scuole Superiori di Educazione Fisica, col compito di creare maestri capaci di addestrare gli allievi.
I saggi
I Balilla e gli Avanguardisti erano impegnati in molti saggi collettivi, che riunivano giovani da tutta Italia. Nel 1937 il saggio si svolse a Roma allo stadio Olimpico e iniziava con gli “Inni della Patria e quelli della Rivoluzione”, seguiti dal discorso di Mussolini. Si svolgeva un vero e proprio saggio, in cui i balilla eseguivano sia esercizi a corpo libero sia esercizi di atletica.
Le grandi manifestazioni nazionali
In questo periodo nascono le grandi manifestazioni nazionali e iniziavano a farsi strada in particolare il Giro d’Italia e le Mille Miglia.
Giro d’Italia
Questa competizione era stata organizzata dalla Gazzetta dello Sport e riusciva a far arrivare i ciclisti in tutte le parti d’Italia. Come premio c’erano tre medaglie d’oro.
Mille Miglia
Questa competizione era stata organizzata su strade di mezza Italia restaurate dal Fascismo. Gli atleti la percorrevano in una sola tappa a circa 110 chilometri all’ora, provando che in Italia la disciplina instaurata dal Fascismo era molto radicata.
Calcio
Il calcio era lo sport di squadra più diffuso e seguito di quel tempo. Dal 1930 al 1938 la nazionale italiana conquista un gran numero di vittorie, perdendo solamente 6 partite e vincendo 2 volte il titolo mondiale.
La donna
Le donne erano divise in piccole italiane e giovani italiane. Le donne dovevano essere forti per poter essere delle buone madri. L’ONB insegnava alla donna, accanto all’educazione fisica, l’economia domestica, la puericultura e l’infermeria: nel 1924 alle Olimpiadi di Parigi parteciparono 136 donne, di cui solo 3 italiane. Nel 1928 le ragazze della società ginnastica di Pavia conquistarono la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Amsterdam: era la dimostrazione che il settore della ginnastica in Italia era molto sviluppato non solo per gli uomini. Nel 1932, il settore femminile non fu incluso nella squadra italiana. Nel 1936 alle Olimpiadi di Berlino le donne ottennero ottimi risultati con la vittoria della medaglia d’oro di Ondina Valla.
Giudizi negativi
Discordanti furono i pareri sul ruolo sportivo della donna. Questo fu possibile anche a causa delle preoccupazioni in medicina sportiva. Secondo Michelangelo Jerace, la donna sportiva ha le spalle troppo larghe, le braccia troppo muscolose, il passo del tutto mascolino e quindi questo stile di vita avrebbe modificato la struttura scheletrica della donna. Dopo gli interventi dei medici, nel 1930 viene consentito al presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano di rivedere le attività sportive femminili fissandone i limiti. Anche la Chiesa si dimostrò ostile nei confronti dello sport femminile.
Mussolini, il primo sportivo d’Italia
Mussolini fu il primo sportivo d’Italia praticando tutti gli sport. Infatti, lui ogni mattina appena si svegliava praticava degli esercizi ginnici. Mussolini si faceva spesso fotografare a torso nudo per mettere in mostra la sua prestanza fisica. Il Duce non si limitava solo a praticare attività fisica, ma pretendeva che anche chi lo seguiva rappresentasse un modello per la popolazione.
Stadi del Fascismo
A Bologna nacque come il primo vero stadio italiano con il nome di Littoriale e fu modello per quelli che seguirono. Il 12 giugno 1925 fu posata la prima pietra dell’edificio, voluto da Leandro Arpinati, vicesegretario del Partito Nazionale Fascista. Il 31 ottobre 1926 lo stadio Littoriale fu inaugurato da Benito Mussolini. Nel tardo pomeriggio dello stesso giorno Mussolini fu oggetto di un attentato causato dall’anarchico quindicenne Anteo Zamboni, che gli sparò mancandolo. Il 29 maggio 1927 il Littoriale fu inaugurato con l’incontro internazionale di calcio tra Italia e Spagna. Dieci anni dopo viene inaugurato lo Stadio Mussolini a Torino, ai fini di ospitare i Giochi Littoriali dell’anno XI. Comprendeva un campo da calcio, una pista per l’atletica a 6 corsie, due pedane per il salto in lungo, quattro pedane per il salto in alto. Era dotato inoltre di una piscina coperta, capace di contenere 800 persone, con una vasca lunga 33 metri e larga 18, dotata di trampolini da 2, 5 e 10 metri.
Gli sport preferiti dai fascisti
Gli sport preferiti dai fascisti erano quelli che potevano essere usati ai fini dell’addestramento militare, ovvero:
- Tiro a segno;
- Ginnastica;
- Scherma;
- Atletica leggera;
- Rugby;
- Atletica pesante;
- Canottaggio;
- Alpinismo;
- Motorismo. Questo è uno sport di coraggio in cui spesso chi guida deve prendere una decisione di vita o di morte.
GEOGRAFIA
Gli sport più popolari negli Stati Uniti
Lo sport è parte integrante della società americana. Gli sport non sono solo estremamente popolari nel paese, ma sono un mezzo per trasmettere valori come il lavoro di squadra, il fair play e la giustizia. I campionati sportivi negli Stati Uniti sono la Major League Baseball, la National Football League, la National Hockey League e la National Basketball Association. E in questi campionati troviamo gli sport più popolari che sono:
Hockey
L’hockey su ghiaccio è uno sport popolare nelle zone del paese che sperimentano climi freddi invernali come il nord-est e il Midwest. Tuttavia, la crescita della National Hockey League ha fatto guadagnare allo sport popolarità negli Stati Uniti sud-occidentali e sudorientali.
Pallavolo
La pallavolo è uno sport ampiamente praticato negli Stati Uniti, in particolare nelle università. La pallavolo è attualmente il terzo sport più importante per la partecipazione delle donne nelle scuole e nelle università. Le squadre nazionali maschili e femminili hanno vinto entrambe le medaglie ai giochi internazionali come i Giochi Olimpici e il Campionato Mondiale FIVB.
Baseball
Il più alto livello di baseball negli Stati Uniti è la Major League Baseball. Lo sport è stato sviluppato nel paese oltre 150 anni fa ed è stato praticato nella regione nord-orientale più a lungo rispetto ad altre regioni del paese. New York City è sinonimo della squadra di baseball dei New York Yankees che è associata ai grandi della storia e ha anche vinto più titoli di qualsiasi altra squadra sportiva del paese.
Basket
Il basket è praticato da più americani rispetto a qualsiasi altro sport di squadra nel paese. Sebbene la pallacanestro sia stata inventata da un canadese, proporzionalmente più americani la giocano rispetto ai canadesi. È giocata a tutti i livelli e a tutte l’età. I giocatori NBA rappresentano anche gli Stati Uniti nelle competizioni internazionali come i Giochi Olimpici.
Football americano, da non confondersi con il soccer (Calcio)
Il football americano è lo sport più popolare negli Stati Uniti in termini di partecipazione a livello scolastico. La maggior parte dei partecipanti è di sesso maschile. Le partite di calcio sono giocate principalmente da uomini e ragazzi.
Nuoto
Il nuoto è diventato uno sport competitivo negli Stati Uniti nel 1880, con la Amateur Athletic Union diventata la prima organizzazione di nuoto riconosciuta. L’organizzazione è stata incaricata dell’operazione di diversi sport negli Stati Uniti, compreso il nuoto. Oggi, gli Stati Uniti sono una forza dominante nelle competizioni internazionali di nuoto.
Atletica leggera
Gli eventi di atletica leggera negli Stati Uniti coinvolgono singoli atleti che gareggiano in eventi come sprint, ostacoli, salti, eventi di lancio e eventi combinati come l’eptathlon e il decathlon. Gli Stati Uniti hanno spesso stabilito un record mondiale in numerosi eventi di atletica leggera per atleti sia maschili che femminili in competizioni internazionali. Gli eventi di atletica negli Stati Uniti sono regolati da USA Track & Field.
Tennis
Il tennis negli Stati Uniti è praticato in tutte e cinque le categorie. Il paese ha raggiunto un grande successo nel tennis nel corso degli anni con diversi giocatori come Don Budge, John McEnroe, Pete Sampras e le sorelle Williams che dominano lo sport. Bob e Mike Bryan hanno dominato la doppia squadra maschile rivendicando tutti i record significativi della carriera.
Golf
Il golf è praticato da circa 25 milioni di persone negli Stati Uniti con eventi golf professionali trasmessi su diverse reti televisive. Le regole dello sport sono stabilite e amministrate dalla United States Golf Association e dalla R & A. Il golf negli Stati Uniti è particolarmente associato all’elite nella società ed è considerato da molti un passatempo.
NASCAR
Il Nascar governa lo sport automobilistico negli Stati Uniti. NASCAR è stata fondata nel 1948 da William France Sr e altri conducenti all’epoca. È principalmente un circuito regionale seguito da milioni di telespettatori negli Stati Uniti e all’estero. Per garantire la sicurezza dei conducenti e delle auto, NASCAR ha pubblicato misure di sicurezza a cui ci si aspetta che i conducenti aderiscano. Tuttavia, queste caratteristiche sono spesso adottate dopo un infortunio o fatalità.
INGLESE
Sports made in Britain
Some sports started in Britain, were they were popular in nineteenth century. These sports are: rugby, cricket and hockey. The game of Rugby started at Rugby School were some students were playing football when one player picked up the ball and ran with it — and rugby was born! In 1845, the first written rules appeared. The rugby is famous in: New Zealand, Tonga and Samoa, Australia and South Africa, but also in some European countries, like Britain, Ireland, France and Italy. Cricket is the national sport of India and Pakistan. Its origins go back to Tudor times when teams were playing with a bat and ball in every village. Today, cricket is a summer game in Britain and there are international competitions in New Zealand, Australia, South Africa, India, Pakistan, Bangladesh and the West Indies. Hockey is a winter game. In the nineteenth century, some cricket players were looking for a game to play in the winter using a stick and ball. They used some of the rules of football for their new game and this was the start of the sport of hockey! Today, there are two types of hockey: ice hockey, popular in Canada and field hockey, popular in India, Pakistan, Australia and Malaysia.
MUSICA
La musica nello sport e gli inni nazionali
La musica nello sport è fondamentale: dà una forte carica a tutti i giocatori e, attraverso gli inni nazionali, essi rappresentano la propria nazione di appartenenza. Lo sport è praticato oggi da un altissimo numero di persone ed è la forma di spettacolo più popolare del mondo.
Nello sport la musica assume varie funzioni. Per certi versi nei canti e nei suoni prodotti dalle tifoserie delle squadre di calcio si ripropone l’antico rapporto fra la musica e il combattimento. Nelle grandi manifestazioni internazionali, come le Olimpiadi o i campionati del mondo, la musica ha la funzione di solennizzare l’evento.
Allo stadio
I tifosi delle squadre di calcio usano spesso nei loro canti un’antica tecnica esecutiva chiamata antifonale. I suoni possono nascere da strumenti improvvisati e vengono usati frequentemente quelli delle sirene. In uno stadio di calcio la musica viene prodotta principalmente da trombe particolari (dette appunto “da stadio”) e dalle percussioni, creando un ritmo costante che fa da sottofondo alla partita.
Le Olimpiadi
Si tratta di un evento solenne che stimola l’orgoglio e la competitività degli Stati e che favorisce l’incontro e la fratellanza universale fra i popoli.
Nelle Olimpiadi la premiazione dei vincitori è caratterizzata dall’alzabandiera e dall’esecuzione dell’inno nazionale del Paese di provenienza dell’atleta. L’apertura dei giochi olimpici costituisce l’occasione per allestire feste, sfilate e coreografie in cui la musica svolge un ruolo decisivo.
Numerose attività sportive sono legate più o meno strettamente all’ascolto della musica:
- Il nuoto sincronizzato: gli atleti eseguono coreografie muovendosi a tempo di musica;
- lo spinning: in molte palestre si pratica lo spinning. Quest’attività sportiva prevede che si pedali su una cyclette seguendo il ritmo della musica che viene diffusa nell’ambiente.
Gli inni nazionali e l’inno d’Italia
Musica e sport hanno un legame molto profondo. I canti e i cori di massa durante gli eventi sportivi riescono a coinvolgere migliaia di persone che pur non conoscendosi cantano senza un direttore d’orchestra. Gli inni nazionali incoraggiano il patriottismo e il nazionalismo creando uno stretto legame fra musica, sport e nazione.
In genere sono legati alle vicende storiche che hanno portato alla nascita delle nazioni:
- lotte e guerre per l’indipendenza;
- rivoluzioni popolari e ideologiche.
Gli inni richiamano la nazione e per questo motivo vengono utilizzati non solo in campo sportivo internazionale, ma anche nelle cerimonie ufficiali con gli incontri dei Capi di Stato, durante le feste patriottiche, nei gemellaggi…
Inno d’Italia
Fratelli d’Italia,
L’Italia s’è desta;
Dell’elmo di Scipio
S’è cinta la testa.
Dov’è la Vittoria?
Le porga la chioma;
Ché schiava di Roma
Iddio la creò.
Stringiamci a coorte!
Siam pronti alla morte;
L’Italia chiamò.
Stringiamci a coorte!
Siam pronti alla morte;
L’Italia chiamò.
SI!
Spiegazione
L’Inno di Mameli resta però il simbolo più forte di come si sviluppa il senso di identità e patriottismo dell’essere italiano. E il motivo risiede proprio nel suo significato, nel modo in cui è stato composto. Il canto forte e sicuro dell’inizio è il messaggio che arriva dall’alto, rivolto al popolo, mentre la ripetizione rappresenta il popolo che inizia a cantare quel messaggio tra sé e sé, come a verificare intimamente se riesce a identificarcisi, a convincersi.
TECNOLOGIA
Alimentazione nello sport
L’alimentazione, soprattutto per coloro che gareggiano a livello agonistico, è una parte fondamentale della vita di ognuno di noi. Principalmente nello sport gli atleti seguono delle diete alimentari molto strutturate e specifiche. Chi pratica uno sport ha esigenze nutrizionali diverse da chi fa una vita sedentaria.
Quindi la qualità e la quantità degli alimenti possono influenzare la prestazione, il rendimento, la resistenza alla fatica. Una buona gestione dei carboidrati è fondamentale. In particolare, per assicurare una riserva costante di zuccheri, sono importanti i carboidrati a basso indice glicemico 3-4 ore prima della gara. Dopo l’attività fisica svolta, alimenti a maggior indice glicemico permettono invece di ripristinare le riserve perse. Anche l’assunzione di una certa quantità di proteine dopo l’attività è importante.
Questo è importante soprattutto per quegli atleti che hanno come obiettivo principale l’aumento della massa muscolare. L’attività sportiva crea nel corpo un acido che favorisce infortuni e tendiniti e che è possibile evitare attraverso il cibo fatto da alimenti alcalinizzanti come frutta e verdura, soprattutto cruda.
Dal momento che l’attività fisica provoca uno stato d’infiammazione, per lo sportivo diventa fondamentale l’assunzione giornaliera di omega 3 contenuti non solo nel pesce, ma anche in vegetali come semi e olio di lino, frutta secca come noci, nocciole e mandorle. Questi acidi grassi favoriscono l’afflusso di sangue ai muscoli e migliorano anche l’efficienza mentale degli atleti.
Anche l’idratazione non va assolutamente trascurata: prima e durante l’attività, la bevanda deve essere facile da assorbire per l’intestino e deve restare meno possibile nello stomaco. Dopo l’attività fisica invece il principale obiettivo è ripristinare vitamine e sali minerali: è consigliabile sciogliere in un litro d’acqua succo d’arancia o limone, 4-6 cucchiaini di zucchero e mezzo cucchiaino di sale da cucina.
FRANCESE
Tour de France
Le sport a une place très importante dans la vie française. Le football est le sport le plus pratiqué dans l’Hexagone mais on pratique aussi molto de genres de sports: le tennis, l’équitation, les courses de chevaux et les courses automobiles. Mais en particulier on pratique le cyclisme, aussi appelé Tour de France.
Le Tour de France est une course cycliste courue toutes les années au mois de juillet en France e à laquelle participent des coureurs internationaux. Le Tour, appelé aussi “La Grande Boucle”, a été créé en 1903 par le journaliste Henri Desgranges afin de relancer les ventes du quotidien “L’Auto” (par lui dirigé). Dès sa première édition, l’épreuve connaît un certain succès populaire e on décide de la reconduire les années suivantes. Le Tour devient peu à peu l’un des événements sportifs les plus populaires en France et à l’étranger.
Seulement pendant les deux guerres la course cycliste a été suspendue. Avec l’introduction du maillot jaune en 1919 pour distinguer le leader (le premier classifié) du classement général, le Tour de France se dote d’un symbole majeur. Le journal “L’Équipe” succède à “L’Auto”, avec le papier jaune, comme le maillot.
ARTE E IMMAGINE
Lo sport nell’arte futurista
Lo sport è anche arte: le grandi abilità degli atleti lo dimostrano e ci regalano immagini bellissime. Lo sport rispecchia l’arte futurista: movimento, velocità ed esaltazione.
Il Futurismo: l’esaltazione del movimento
Nel 1909 viene pubblicato a Parigi il Manifesto del Futurismo, che segna la nascita di questo nuovo movimento italiano d’avanguardia. Questo manifesto riuscì a contagiare pittori, musicisti, architetti, scultori, che contribuirono al rinnovamento delle arti e della società.
In questo periodo gli artisti di maggiore importanza sono: Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Giacomo Balla, Gino Severini e Luigi Russolo e furono anche i primi artisti a firmare il Manifesto tecnico della pittura futurista. I pittori futuristi si concentrarono soprattutto sulla rappresentazione del movimento e sull’esaltazione della modernità negli aspetti più caratteristici tipo: macchine, fabbriche, città…
Per rendere il movimento delle cose i Futuristi ricorsero alla scomposizione figurativa e adottarono: l’abolizione delle regole della prospettiva e l’utilizzo della linea, che indica la direzione del movimento e coinvolge lo spettatore nello spazio del dipinto. I Futuristi misero al centro delle loro ricerche la velocità.
Gli artisti Boccioni e Severini, alla visione simultanea della figura, aggiunsero anche quella dell’ambiente: i soggetti delle loro opere sono rappresentati con turbini di colori e scie luminose. Severini, in particolare, utilizzò colori puri suddivisi per zone in contrasto simultaneo, definite “fasci di forme-colore”.
Carlo Carrà
Biografia
Un pittore futurista importante fu Carlo Carrà. Carlo Carrà nacque nel 1881 a Quargnento e a soli dodici anni apprese i primi accenni dell’arte del disegno. Iniziò ben presto a lavorare come decoratore murale a Valenza frequentando la Scuola superiore d’Arte applicata all’Industria del Castello Sforzesco negli anni 1904-1905.
Nel 1900, si recò a Parigi durante l’Esposizione Universale per eseguire le decorazioni di alcuni padiglioni. In questo periodo cominciò a interessarsi di politica, intrattenendo rapporti con gruppi anarchici che interruppe però ben presto. Nel 1906 entrò all’Accademia di Brera, come allievo di Cesare Tallone. Qui incontrò alcuni giovani artisti destinati a essere protagonisti sulla scena artistica italiana: Aroldo Bonzagni, Romani, Sbardella, Valeri e Umberto Boccioni.
Nel 1909, con la pubblicazione del Manifesto del Futurismo, a firma di Filippo Tommaso Marinetti, nasce il nuovo movimento del Futurismo, cui aderiscono Carrà e altri artisti, fra cui i pittori Gino Severini e Giacomo Balla. Carrà collaborò al movimento futurista per sei anni. I concetti ispiratori della pittura futurista vennero pubblicati sulla rivista Lacerba , a cui egli collaborò attivamente.
Nel 1908 Carrà conosce Boccioni e Luigi Russolo. Dopo aver aderito al movimento di Marinetti, con Boccioni, Russolo, Severini e Balla, firma il Manifesto dei pittori futuristi l’11 febbraio 1910, e il Manifesto tecnico della pittura futurista l’11 aprile 1910. Le principali opere futuriste di Carrà sono: La stazione di Milano , I funerali dell’anarchico Galli , Luci notturne , Donna al balcone , La Galleria di Milano , Trascendenze plastiche , Manifestazione interventista .
Carlo Carrà: “Partita di calcio”
Carlo Carrà, “Partita di calcio” , 1934, Galleria Comunale d’Arte Moderna, Roma
Analisi dell’opera
Il dipinto “Partita di calcio” è un’opera di Carlo Carrà che si trova conservata presso la Galleria Comunale d’Arte Moderna di Roma. Venne esposto per la prima volta nel 1935 in occasione della seconda esposizione Quadriennale Romana.
I calciatori con la maglia azzurra rappresentano la nazionale italiana, vincitrice dei Mondiali di calcio del 1934. Si tratta di una mischia in area, con il pallone che finisce vicinissimo alla porta mentre gli attaccanti saltano per colpire di testa e il portiere si slancia nel tentativo di arrivare per primo sul pallone. Le emozioni sarebbero di gioia in caso di gol oppure di rabbia e frustrazione in caso di gol mancato, ma la palla rimane in aria e quindi non sappiamo se a vincere sarà il portiere o gli attaccanti.
Però come si può vedere, il portiere non è in una posizione molto equilibrata: ed è per questo che noi non sappiamo se il portiere riuscirà a smanacciare o mancherà l’impatto con il pallone. Ma anche la posizione degli azzurri non è buona: sono in tre che saltano insieme al portiere, accerchiandolo, senza nemmeno essere marcati da un difensore avversario: chi prova a prenderla di mano, chi si posiziona proprio dietro, e chi spera che gli arrivi in testa per provare a segnare.
Alla fine, potrebbero aver commesso fallo, infatti il difensore avversario alza la mano per far capire che c’è stato qualcosa di scorretto oppure potrebbe essersi rassegnato.