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29 Aprile 2025Lettera al Presidente Giuseppe Acquafredda, Municipio XIV di Roma Capitale, da lui letta alla cerimonia del 25 Aprile dinanzi al Monumento dei Martiri Guido Gori e Antonio Righi.
A Pino Acquafredda
Municipio XIV Roma Capitale
Oggi 25 aprile il Comune di Ronchi dei Legionari, località dell’aeroporto internazionale del Friuli Venezia Giulia, cittadina alba della Resistenza italiana, anima e fulcro della lotta di liberazione nazionale, ha scelto di celebrare il centenario dalla nascita di Ondina Peteani, prima staffetta partigiana d’Italia, Deportata Auschwitz 81672 che quel territorio vide audace protagonista nel pionierismo antifascista e contro l’occupatore nazista. Arresti, rocambolesche fughe e infine celle di tortura, carcere e il Lager di sterminio furono la cifra del suo impegno che dall’inferno la riporterà estenuata in Patria appena nel luglio del ’45.
Quindi, nella rinascita repubblicana, sempre in prima fila, a difesa e promozione della Donna e della famiglia, nel rafforzamento di una società nuova e Democratica.
Possa giungere il mio fraterno saluto alla commemorazione dei Martiri Guido Gori e Antonio Righi che andate a officiare, eroi grazie ai quali l’unanime sogno di pace divenne realtà. Un gemellaggio informale questo nostro odierno, a perenne monito del baratro della Storia in cui la Trieste della Risiera di San Sabba, unico Lager con forno crematorio realizzato e messo a regime in Italia e nell’Europa meridionale dall’invasore germanico si stringe alla Roma delle Fosse Ardeatine.
A suggello comunico che il 99enne partigiano ronchese Mario Candotto, Deportato a Dachau il 31 maggio ’44, con lo stesso convoglio di carri bestiame che portò mia madre e le sue due sorelle ad Auschwitz, consegnerà personalmente al Presidente Mattarella a Genova, quest’anno capofila nelle rievocazioni della Resistenza nel Paese, personale invito di partecipazione alla prossima inaugurazione del Giardino polifunzionale che Roma Capitale – Municipio XIV, cui va tutta la mia riconoscenza, ha intitolato a Ondina.
Il 99enne partigiano Mario Candotto, Deportato a Dachau con lo stesso convoglio di Ondina Peteani, partito da Trieste il 31 maggio ’44. Nel carro bestiame di Ondina, le due sorelle di Mario, con destinazione Auschwitz. Sulle loro braccia, tatuati numeri quasi consecutivi 🥶🥶🥶
W IL 25 APRILE, W LA LIBERTÀ!
Gianni Peteani
Presidente
Comitato permanente
Ondina Peteani
prima staffetta partigiana d’Italia
Deportata Auschwitz 81672