
Popoli tutti lodate il Signore – salmo responsoriale
16 Luglio 2019
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16 Luglio 2019Analisi e riflessione sul canto liturgico “Alleluia pasquale”, inteso come canto di acclamazione al Vangelo nella liturgia della Pasqua e del Tempo pasquale.
Anche se esistono diverse melodie di “Alleluia” usate nella liturgia, ci concentreremo qui su un “Alleluia” in stile gregoriano o popolare, spesso usato nella Messa di Pasqua e nelle domeniche seguenti.
✨ Alleluia pasquale – Riflessione liturgica e spirituale
📜 Origine e significato
La parola Alleluia deriva dall’ebraico “Hallelu-Yah”, che significa “Lodate il Signore”. È un’esclamazione di gioia pura, una lode che non chiede, non supplica, non spiega: esplode. È la lode che nasce dalla fede nella Risurrezione.
Durante la Quaresima, nella liturgia cattolica, l’Alleluia viene silenziato, come segno di penitenza. Solo nella Veglia Pasquale il suo ritorno è trionfale, annunciando la vittoria della Vita sulla morte, della Luce sulle tenebre. È come la voce dell’anima liberata, che ha attraversato il deserto ed è giunta alla gioia.
🎶 Analisi musicale (generale)
Il canto dell’Alleluia pasquale può variare in stile:
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Gregorianamente: con melismi, cioè fioriture vocali che allungano l’ultima sillaba (es. “-ia”) in segno di esultanza.
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Popolare moderno: con un tono solenne, ripetitivo, cantabile da tutta l’assemblea.
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Spesso è seguito da un versetto del Vangelo o dai salmi, che si interpola tra un’Alleluia e l’altra:
“Alleluia – Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo” – Alleluia.
🌄 Contesto liturgico
Durante il Tempo di Pasqua, il canto dell’Alleluia:
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Introduce la lettura del Vangelo, come acclamazione al Signore Risorto che parla alla sua Chiesa.
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Viene spesso ripetuto, proprio per sottolinearne la forza gioiosa.
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È talvolta accompagnato da gesti solenni: incenso, candele, processione.
🕊️ Riflessione teologica
Il canto dell’Alleluia pasquale non ha bisogno di molte parole: è l’espressione stessa della fede gioiosa. Non descrive, non narra, annuncia. È canto puro, come il “Gloria” degli angeli, o il “Cantico nuovo” dell’Apocalisse (Ap 5,9).
L’Alleluia:
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non appartiene solo alla terra, ma è un’eco del cielo;
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è la voce della Chiesa risorta, che partecipa già ora della gloria futura;
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è l’inizio della gioia eterna: ogni volta che lo cantiamo, anticipiamo la liturgia celeste.
📖 Collegamenti biblici
Espressione | Riferimento |
---|---|
“Alleluia” | Salmi 146–150 (terminano spesso con Hallelu-Yah) |
“Rallegriamoci ed esultiamo” | Sal 117,24 |
“Questo è il giorno che ha fatto il Signore” | Sal 117,24 |
“Cantavano un cantico nuovo” | Ap 5,9 – visione della liturgia celeste |
🎤 Un’interpretazione spirituale
Nel cuore del cristiano, l’Alleluia pasquale è il canto della rinascita. Dopo il silenzio quaresimale, che rappresenta il cammino attraverso il dolore, il peccato e la morte, l’Alleluia ritorna come un grido di libertà. È il simbolo sonoro del sepolcro vuoto, della pietra rotolata, della luce che sconfigge l’oscurità.
Ogni volta che cantiamo “Alleluia”, ci uniamo a Maria di Magdala che corre a dire:
“Ho visto il Signore!”
🎯 Perché è importante cantarlo bene
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Non è un “riempitivo liturgico”, ma una proclamazione fondamentale.
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Va cantato con gioia, in tonalità luminose, spesso maggiore.
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La comunità non lo canta “perché si deve”, ma perché è la sua identità più profonda: popolo della Risurrezione.
🎶 Testo e accordi
Alleluia pasquale gregoriano con versetto
(sol la si sol la si la sol mi re sol la si la sol)
SOL LAm SIm DO RE SOL RE SOL
Alleluja, a-al – le – luja – a, alle-e – lu – ja!
(si si si si si si si si si si si si si si si si la si sol si sol la si la sol)
SOL ↓ MIm SOL RE SOL
Un lebbroso si gettò ai piedi di Cristo per ringraziarlo, era un samaritano