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💍 Il Matrimonio nei Promessi Sposi: Un Atto Sovversivo
Il matrimonio tra Renzo e Lucia è il fulcro della narrazione, ma non è solo un evento romantico: è un atto di resistenza contro le ingiustizie sociali e i soprusi del potere.
Il Matrimonio di Renzo e Lucia: Don Abbondio e il Paradosso
La figura di Don Abbondio è il perno di un’amara ironia che si snoda per tutto il romanzo. Il suo ruolo, in particolare nei due momenti cruciali del matrimonio di Renzo e Lucia, è un paradosso che Manzoni utilizza per fare una profonda critica morale. Il prete, che dovrebbe essere un simbolo di fede e protezione, diventa il principale ostacolo alla felicità dei due sposi.
1. Il Matrimonio Impossibile (Capitolo VIII) la notte degli imbrogli
Nel capitolo VIII, Renzo e Lucia, su consiglio di Agnese, tentano di sposarsi con un astuto stratagemma. L’episodio è noto come il “matrimonio a sorpresa”, una scena comica che si basa sul paradosso del rito religioso.
Il Piano: Secondo la legge del Concilio di Trento, il matrimonio era valido anche senza il consenso del parroco, purché pronunciato di fronte a due testimoni. I promessi sposi decidono di presentarsi a Don Abbondio e di pronunciare la formula sacramentale prima che il prete possa reagire.
Il Paradosso dell’Azione: I due giovani, con la loro ingenuità e il loro rispetto per la legge, tentano di aggirare l’ostacolo creato dalla viltà del curato, usando le stesse regole della Chiesa che lui sta tradendo. L’atto che dovrebbe essere solenne e sacro si trasforma in una corsa contro il tempo e la paura di Don Abbondio.
Il Fallimento: La scena è un capolavoro di comicità manzoniana. Don Abbondio, colto di sorpresa, reagisce con una violenza comica, gridando e rovesciando il tappeto, che a sua volta fa cadere il messale e il calamaio. La sua unica preoccupazione non è la santità del sacramento, ma la sua incolumità fisica. Il suo grido disperato “Perpetua!” è il segno della sua totale sottomissione alla paura.
L’episodio fallisce non per un difetto della legge, ma per la malafede del suo celebrante. Don Abbondio, pur essendo il ministro del sacramento, diventa un blocco, un’entità passiva che cerca solo di sfuggire alla responsabilità. È il paradosso di un’istituzione che non funziona a causa della fragilità dei suoi rappresentanti.
2. Il Matrimonio Finale (Capitolo XXXVIII)
Dopo aver superato innumerevoli prove e la peste, Renzo e Lucia riescono finalmente a tornare al loro paese e, questa volta, a sposarsi davvero. La scena è narrata nell’ultimo capitolo, e qui il paradosso di Don Abbondio raggiunge il suo culmine.
Le Nuove Condizioni: Con Don Rodrigo morto e ogni ostacolo rimosso, Don Abbondio non ha più nulla da temere. Le condizioni esterne sono cambiate, ma la sua natura è rimasta immutata.
La Nuova Viltà: Invece di pentirsi del suo passato o di mostrare gioia per la felicità dei due giovani, Don Abbondio accetta di celebrare il matrimonio con un atteggiamento di forzata benevolenza. La sua viltà non è più manifesta, ma mascherata da un’ipocrita vanagloria.
Il Paradossale Trionfo Morale: Il paradosso si manifesta nella sua “lezione morale” durante il pranzo di nozze. Si auto-attribuisce il merito del lieto fine, sostenendo che le sue “cautele” e i suoi “consigli” hanno alla fine portato alla felicità dei due sposi. A suo dire, i loro guai sono stati causati dalla loro fretta e imprudenza, non dalla sua codardia.
Questo è il colpo di genio di Manzoni. Don Abbondio non ha imparato nulla. Non ha avuto una redenzione spirituale. Ha semplicemente adattato la sua narrazione per sentirsi moralmente superiore e per proteggere il suo ego. Il matrimonio finale, a differenza di quello fallito, è celebrato, ma è ancora segnato dalla viltà di un uomo che non è un vero pastore, ma solo un opportunista che si adatta alle circostanze. La sua figura serve a Manzoni per ribadire che la vera giustizia non si trova sulla terra, ma nel disegno provvidenziale.
🔍 Temi principali legati al matrimonio:
Il diritto negato: Don Rodrigo impedisce le nozze per capriccio personale.
La legge e la fede: Il matrimonio è visto come sacramento, ma anche come diritto civile.
Il matrimonio clandestino: Renzo e Lucia tentano il “matrimonio per sorpresa”, una pratica legale ma controversa.
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