
Scuola e territorio – Corso per dirigenti scolastici
28 Dicembre 2019
Ave Maria stella del mattino di Adriana Mascagni
28 Dicembre 2019Il video analizza il rapporto tra il sistema scolastico e il mondo del lavoro in Italia, concentrandosi sulla riforma della formazione professionale avviata dalla Legge 144 del 1999.
Si esplorano le implicazioni dei “libri bianchi” dell’Unione Europea sull’importanza della formazione professionale, che hanno influenzato l’introduzione di stage e un più stretto coordinamento tra scuola e lavoro.
Il video illustra l’evoluzione dell’obbligo formativo fino ai 18 anni, trasformato in diritto-dovere di istruzione e formazione professionale, e cita le leggi chiave come la Moratti e la finanziaria 296 del 2006, che hanno innalzato l’obbligo scolastico. Infine, si evidenzia l’importanza degli accordi Stato-Regioni nel promuovere un sistema integrato di istruzione e formazione professionale, superando le precedenti frizioni tra scuola e mondo aziendale.
Questo breve video, in realtà, è solo una piccola parte di una videolezione che è possibile vedere nella sua versione integrale, lunga più di cinque volte tanto, acquistando, anche solo per un mese a prezzo ridotto, anche con carta docente e 18app, il corso sulla Dirigenza Scolastica su 29elode,
Guida allo Studio: La Formazione Professionale in Italia
Questa guida allo studio è progettata per ripassare la tua comprensione dell’evoluzione e della struttura della formazione professionale in Italia, basandosi sugli estratti forniti dal professor Gaudio nel video “La formazione professionale – Corso per dirigenti scolastici”.
I. Concetti Chiave e Riforme Normative
Questa sezione copre le leggi fondamentali e i principi che hanno guidato la riforma della formazione professionale.
- Legge 144 del 1999: Ha avviato un processo di riforma del sistema di formazione professionale per assicurare ai lavoratori adeguate opportunità di formazione ed elevazione professionale, recependo l’importanza attribuita ai “libri bianchi” dell’Unione Europea.
- Principi della Riforma: Valorizzazione della formazione professionale, attuata anche attraverso il ricorso generalizzato a stage.
- Leggi sul Mercato del Lavoro (Legge Treu 1997-98, Legge Biagi 2003): Hanno avuto ripercussioni significative sul mondo della scuola, promuovendo un raccordo più stretto tra scuola, mondo del lavoro e formazione professionale.
- Stage: Introdotti con la Legge Treu, corrispondono ad attività di formazione professionale svolte da regioni o province, spesso in convenzione con istituti di istruzione secondaria ed enti privati. Hanno coinvolto in particolare gli studenti delle classi quarte degli istituti superiori, con esiti che in alcuni casi hanno portato a continuazioni dei rapporti lavorativi.
- Competenza del Ministero del Lavoro: Il finanziamento della formazione professionale rientra nelle attribuzioni del Ministero del Lavoro, indicando una competenza non esclusiva del Ministero dell’Istruzione.
- Obbligo di Frequenza di Attività Formative (Legge 144/1999): A partire dall’anno 1999-2000, ha previsto l’obbligo di frequenza di attività formative fino al compimento del 18° anno di età. Questo per garantire che le attività svolte in azienda mantengano un’attenzione particolare alla formazione.
- Diritto/Dovere di Istruzione e Formazione Professionale (D.Lgs. 76 del 2004 – Riforma Moratti): L’obbligo di formazione fino a 18 anni si è trasformato in questo diritto/dovere, che può essere assolto in percorsi integrati di istruzione e formazione nel sistema scolastico, nel sistema di formazione professionale regionale e nell’apprendistato.
- Apprendistato Formativo: L’importanza di un apprendistato realmente formativo ha iniziato a essere riconosciuta in questi anni.
- Decreto Legislativo 226 del 2005 (in attuazione della Legge Moratti 53/2003): Fissa le norme generali e i livelli essenziali delle prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione.
- Legge 296 del 2006 (Art. 1, Comma 622): Ha innalzato l’obbligo scolastico.
- Documento Tecnico del MIUR (22 Agosto 2007, n. 139): Indica le competenze chiave di cittadinanza attese al termine dell’istruzione obbligatoria.
- Legge 133 del 2008 (Art. 64, Comma 4 bis): Consente di assolvere l’obbligo di istruzione non solo nei percorsi scolastici, ma anche nei percorsi di istruzione e formazione professionale (riferendosi al D.Lgs. 226/2005) e nei percorsi sperimentali realizzati da strutture formative accreditate.
- Accordo Stato-Regioni (5 Febbraio 2009): MIUR e Conferenza Regioni hanno sottoscritto un accordo per attuare il sistema di istruzione e formazione professionale basato sul D.Lgs. 226/2005.
II. Rapporto tra Scuola e Mondo del Lavoro
Questa sezione esplora l’evoluzione del rapporto tra istruzione e settore produttivo.
- Cambiamento di Prospettiva: Il testo descrive una situazione in evoluzione, che getta le basi per una nuova stagione di collaborazione tra scuola e mondo del lavoro, superando il “guardarsi in cagnesco”.
- Critiche Reciproche Superate: La scuola accusava il mondo del lavoro di focalizzarsi solo sul profitto e su logiche aziendaliste; il mondo del lavoro criticava la scuola per non essere al passo. Il nuovo approccio mira a superare queste pregiudiziali.
- Obiettivo del Raccordo: Creare un sistema più integrato che prepari meglio gli studenti alle esigenze del mercato del lavoro, garantendo al contempo una formazione di qualità.
III. Quiz di Comprensione (soluzioni in fondo alla pagina)
Rispondi a ciascuna domanda in 2-3 frasi.
- Qual è stato lo scopo principale della riforma del sistema di formazione professionale avviata dalla Legge 144 del 1999?
- Come le “leggi sul mercato del lavoro” (es. Legge Treu e Legge Biagi) hanno influenzato il rapporto tra scuola e mondo del lavoro?
- Cosa sono gli stage e quale ruolo hanno avuto nell’ambito della formazione professionale italiana a partire dalla Legge Treu?
- Perché la formazione professionale rientra, almeno per significative competenze come il finanziamento, nelle attribuzioni del Ministero del Lavoro e non è esclusiva del Ministero dell’Istruzione?
- Qual è l’importanza dell’obbligo di frequenza di attività formative sancito dalla Legge 144 del 1999 e come si lega al “diritto/dovere di istruzione e formazione professionale”?
- In quali ambiti l’obbligo di formazione fino a 18 anni può essere assolto, secondo la Legge 144 del 1999 e il Decreto Legislativo 76 del 2004?
- Qual è stato il ruolo del Decreto Legislativo 226 del 2005 nel contesto del secondo ciclo del sistema educativo?
- Quale cambiamento fondamentale nell’obbligo scolastico è stato introdotto dalla Legge 296 del 2006?
- Come la Legge 133 del 2008 ha ampliato le modalità per assolvere l’obbligo di istruzione?
- Qual è la “nuova stagione” nei rapporti tra scuola e mondo del lavoro descritta nel testo e quali critiche reciproche mira a superare?
IV. Domande in Formato Saggio o Approfondimento
Sviluppa una risposta approfondita per ciascuna delle seguenti domande, basandoti sulle informazioni fornite nel testo. Non è richiesta una risposta qui.
- Discuti l’evoluzione legislativa della formazione professionale in Italia dagli anni ’90 ai primi anni 2000, evidenziando come le diverse leggi abbiano costruito un sistema sempre più integrato.
- Analizza il concetto di “raccordo tra mondo del lavoro e mondo della scuola” come emerge dal testo. Spiega le ragioni storiche e legislative che hanno reso necessario questo raccordo e valuta l’efficacia degli strumenti introdotti (es. stage, apprendistato).
- Il testo parla di una “situazione complessa ma in evoluzione” nel rapporto tra scuola e mondo del lavoro. Descrivi le dinamiche di questa complessità e le potenzialità di una “nuova stagione” di collaborazione, evidenziando i pregiudizi che si intende superare.
- Approfondisci il significato del “diritto/dovere di istruzione e formazione professionale” (Decreto Legislativo 76 del 2004) e spiega come si differenzia e si relaziona all’obbligo di frequenza di attività formative (Legge 144 del 1999).
- Esamina il ruolo delle Regioni e degli accordi Stato-Regioni nella gestione e nell’attuazione della formazione professionale, facendo riferimento agli specifici riferimenti normativi presenti nel testo.
V. Glossario dei Termini Chiave
- Apprendistato Formativo: Contratto di lavoro finalizzato alla formazione e all’occupazione dei giovani, che combina l’istruzione in aula con l’esperienza pratica in azienda. Nel contesto del testo, si sottolinea la necessità che sia “realmente formativo”.
- Decreti Attuativi/Legislativi: Atti normativi con forza di legge emanati dal Governo su delega del Parlamento (decreti legislativi) o per dare esecuzione a una legge (decreti attuativi). Essenziali per implementare le riforme.
- Diritto/Dovere di Istruzione e Formazione Professionale: Obbligo per i giovani, fino al compimento dei 18 anni, di frequentare percorsi di istruzione o formazione professionale, che possono essere assolti in diverse modalità (scuola, formazione professionale regionale, apprendistato). Introdotto dal D.Lgs. 76 del 2004.
- Libri Bianchi dell’Unione Europea: Documenti strategici prodotti dalla Commissione Europea che delineano proposte per l’azione dell’UE in settori specifici, influenzando le politiche nazionali, come nel caso della formazione professionale.
- Legge Biagi (L. 30/2003): Legge di riforma del mercato del lavoro italiano, che ha introdotto diverse tipologie contrattuali e rafforzato il legame tra formazione e occupazione.
- Legge Moratti (L. 53/2003): Legge di riforma del sistema educativo italiano, che ha riorganizzato i cicli di istruzione e formazione, ponendo le basi per il Decreto Legislativo 226 del 2005.
- Legge Treu (L. 196/1997): Legge sul mercato del lavoro che ha introdotto importanti innovazioni, tra cui la regolamentazione del lavoro interinale e la promozione di strumenti per favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, come gli stage.
- Obbligo Scolastico: Periodo di tempo in cui è obbligatorio frequentare un percorso di istruzione. Il testo menziona l’innalzamento di tale obbligo.
- Riforma del Sistema di Formazione Professionale: Il processo di riorganizzazione e ammodernamento della formazione professionale in Italia, iniziato con la Legge 144 del 1999, volto a migliorarne l’efficacia e la rispondenza alle esigenze del mercato del lavoro.
- Raccordo tra Mondo del Lavoro e Mondo della Scuola: L’integrazione e la collaborazione tra il sistema educativo e il settore produttivo, finalizzate a una maggiore coerenza tra percorsi formativi e sbocchi occupazionali.
- Secondo Ciclo del Sistema Educativo: Il ciclo di istruzione e formazione successivo al primo ciclo (scuola primaria e secondaria di primo grado), che comprende l’istruzione secondaria superiore e la formazione professionale.
- Stage: Periodo di formazione pratica svolto presso aziende o enti, parte integrante di un percorso formativo o di orientamento professionale, spesso introdotto come ponte tra scuola e lavoro.
VI. Soluzioni del Quiz di Comprensione
- Lo scopo principale era quello di assicurare ai lavoratori adeguate opportunità di formazione ed elevazione professionale, recependo l’importanza che la formazione professionale aveva acquisito a livello europeo con i “libri bianchi”.
- Le leggi sul mercato del lavoro hanno avuto importanti ripercussioni sulla scuola, prevedendo un raccordo più stretto tra mondo del lavoro e mondo della scuola e della formazione professionale rispetto al passato, promuovendo strumenti come gli stage.
- Gli stage sono attività di formazione professionale svolte da regioni o province, spesso in convenzione con istituti scolastici. Sono stati introdotti con la Legge Treu e hanno iniziato a coinvolgere gli studenti delle classi quarte superiori, con l’obiettivo di fornire esperienza pratica e facilitare il passaggio al mondo del lavoro.
- La formazione professionale rientra nelle attribuzioni del Ministero del Lavoro, almeno per competenze significative come il finanziamento, perché la sua finalità è strettamente legata all’occupazione e allo sviluppo professionale dei lavoratori, non essendo quindi una competenza esclusiva del Ministero dell’Istruzione.
- L’obbligo di frequenza di attività formative, sancito dalla Legge 144 del 1999 fino ai 18 anni, è importante per garantire che le attività svolte in azienda abbiano una reale attenzione alla formazione. Si è poi trasformato nel “diritto/dovere di istruzione e formazione professionale” del D.Lgs. 76 del 2004, rafforzando il principio della continuità formativa.
- L’obbligo di formazione fino a 18 anni può essere assolto in percorsi integrati di istruzione e formazione nel sistema di istruzione scolastica, nel sistema della formazione professionale di competenza regionale e nell’esercizio dell’apprendistato.
- Il D.Lgs. 226 del 2005, emanato in attuazione della Riforma Moratti, ha fissato le norme generali e i livelli essenziali delle prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione, definendone la struttura e gli obiettivi.
- La Legge 296 del 2006 (Art. 1, Comma 622) ha innalzato l’obbligo scolastico, estendendo il periodo di tempo in cui la frequenza di un percorso di istruzione o formazione è obbligatoria.
- La Legge 133 del 2008 (Art. 64, Comma 4 bis) ha consentito di assolvere l’obbligo di istruzione non solo nei percorsi scolastici, ma anche nei percorsi di istruzione e formazione professionale previsti dal D.Lgs. 226/2005 e nei percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale realizzati da strutture accreditate.
- La “nuova stagione” è caratterizzata da una maggiore collaborazione e integrazione tra scuola e mondo del lavoro, superando le critiche reciproche: la scuola che accusava il mondo del lavoro di puntare solo al profitto e il mondo del lavoro che criticava la scuola per non essere al passo.
Audio Lezioni sulla Pedagogia e organizzazione della scuola del prof. Gaudio
Ascolta “Pedagogia e organizzazione della scuola” su Spreaker.