
La croce di Cristo è nostra gloria
28 Dicembre 2019
Salmo 95: A tutte le genti annunciate le opere di Dio
28 Dicembre 2019🌟 Analisi e riflessione: “Lieto annuncio” – La vittoria che nasce nel silenzio
Il canto “Lieto annuncio”, versione italiana di “Resonet in laudibus” rielaborata da Nava-Schubiger, è molto più di un semplice canto di Natale. È un inno teologico di trionfo, che annuncia la nascita di Gesù non come un evento tenero e sentimentale, ma come una rivoluzione cosmica: la luce che dissolve le tenebre, il Re che nasce per vincere la morte, il Verbo che si fa carne per ridare all’uomo la sua dignità perduta.
Con una melodia semplice ma solenne, e un ritmo che ricorda un canto antico, questo inno unisce la gioia della nascita alla potenza del mistero: Cristo non nasce per essere ammirato, ma per salvare, liberare, trasfigurare.
✨ 1. “Lieto annuncio risuonò, luce nuova sfolgorò” – la Parola che irrompe
“Lieto annuncio” richiama immediatamente il Vangelo – euanghelion, la “buona notizia”.
Non è una notizia qualsiasi,
ma quella che cambia il corso della storia:
Dio è nato tra noi.
E la sua venuta non è silenziosa:
risuona,
sfolgora,
come un tuono nel buio.
La “luce nuova” non è metafora:
è il Verbo fatto carne (Gv 1,14),
la luce che “splende nelle tenebre” (Gv 1,5),
che non viene mai oscurata.
È il contrario della notte:
non un’assenza,
ma una presenza che trasforma.
2. “Cristo è dato all’umanità!” – il dono gratuito dell’Amore
“Cristo è dato all’umanità!”
Questa frase non dice “nacque”,
né “apparve”,
ma “è dato” –
un’azione presente,
un dono continuo.
Dio non si limita a inviare un messaggero:
si dona.
Non come idea,
né come legge,
ma come Persona,
come Bambino,
come pane spezzato.
E questo dono non è per alcuni,
ma per tutta l’umanità –
i giusti e i peccatori,
i forti e i deboli,
gli amati e gli emarginati.
È il compimento della promessa:
“Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito” (Gv 3,16).
3. “Hai vinto ormai le tenebre” – la nascita come vittoria
“Hai vinto ormai le tenebre, sei nato, Re Messia!”
Questo è il cuore teologico del canto.
La nascita di Gesù non è solo un inizio:
è già una vittoria.
Le tenebre –
simbolo del peccato,
della morte,
dell’angoscia,
dell’ingiustizia –
sono già vinte,
non perché scompaiono subito,
ma perché il vincitore è nato.
E il titolo “Re Messia” non è onorifico:
è rivoluzionario.
Il vero Re non è l’imperatore di Roma,
né il potente di turno,
ma un Bambino in una mangiatoia.
È il Re che regna
non con la spada,
ma con l’amore,
non con il dominio,
ma con il servizio.
🎄 4. “La salvezza ci donò, pace all’uomo rivelò” – il dono della riconciliazione
“Ebbe fine la schiavitù!”
La nascita di Cristo non è solo un evento spirituale:
ha conseguenze storiche.
La “schiavitù” non è solo quella del peccato,
ma anche quella dell’odio,
della paura,
della solitudine,
della morte.
E Gesù nasce per spezzarla.
Non con una rivolta armata,
ma con il silenzio di un Bambino,
con la tenerezza di un Padre,
con la pace che il mondo non dà (Gv 14,27).
La pace non è assenza di guerra:
è riconciliazione con Dio,
con gli altri,
con se stessi.
5. “Il suo amore ci salvò: dona a tutti la libertà” – la dignità ritrovata
“E una nuova dignità!”
Questa è una delle frasi più profonde del canto.
Il Vangelo non riduce l’uomo,
non lo umilia,
non lo condanna.
Lo innalza.
Il peccato aveva cancellato l’immagine di Dio nell’uomo (Gen 1,27).
La nascita di Cristo la ripristina.
Ogni uomo,
per il solo fatto di esistere,
è sacro,
perché Cristo si è fatto uomo.
E la “libertà” non è libertà da regole,
ma libertà per l’amore,
per la verità,
per la vita piena.
6. “Gioia piena brilla in noi: vive qui l’eternità” – il tempo che si fa eterno
“Nasce nuova l’umanità!”
La nascita di Gesù non è solo un fatto del passato:
è un evento perenne.
Ogni volta che lo accogliamo,
una nuova umanità nasce.
E la “gioia piena” non è emozione passeggera:
è il frutto dello Spirito (Gal 5,22),
è la certezza che Dio è con noi (Emmanuele).
E l’affermazione:
“Vive qui l’eternità”
è sconvolgente.
Non in un cielo lontano,
ma qui,
in mezzo a noi,
nel Bambino,
nel povero,
nel fratello.
Il tempo si è incarnato,
l’eterno è entrato nel tempo.
✝️ Conclusione: un Natale che cambia il mondo
“Lieto annuncio” non è un canto per chi vuole un Natale tranquillo e decorativo.
È per chi crede che la nascita di un Bambino possa cambiare il corso della storia.
Perché in quel povero fagotto,
in quella mangiatoia,
in quel silenzio,
Dio ha detto:
“Non siete soli.
Vi ho amati fino a nascere per voi.
Le tenebre sono vinte.
La pace è possibile.
La dignità è restituita.
L’eternità è già qui.”
E mentre cantiamo:
“Hai vinto ormai le tenebre”,
non ricordiamo un evento di duemila anni fa,
ma proclamiamo una verità eterna:
Cristo è nato.
E il mondo non sarà mai più lo stesso.
Gloria a Dio nell’alto dei cieli,
e pace in terra agli uomini che egli ama.
Alleluia! Amen!
Puoi trovare il testo completo e gli accordi su oppure su 【2}.
🎶 📖 Testo e accordi
Lieto annuncio
(canto di Natale di Nava-Schubiger)
versione in italiano di “Resonet in laudibus”
(la re fa# re mi fa# mi re)
RE LA RE RE LA RE
Lieto annuncio risuonò, luce nuova sfolgorò:
MI LA MI LA
Cristo è dato all’umanità!
RE LA RE FA#m SOL RE LA RE
Hai vinto ormai le tenebre, sei nato, Re Messi i a!
RE LA RE FA#m SOL RE LA RE
Hai vinto ormai le tenebre, sei nato da Mar i a!
RE LA RE RE LA RE
La salvezza ci donò, pace all’uomo ri-ivelò;
MI LA MI LA
ebbe fine la schiavitù!
RE LA RE FA#m SOL RE LA RE
Hai vinto ormai le tenebre, sei nato, Re Messi i a!
RE LA RE FA#m SOL RE LA RE
Hai vinto ormai le tenebre, sei nato da Mar i a!
RE LA RE RE LA RE
Il suo amore ci salvò: dona a tutti la libertà
MI LA MI LA
e una nuova di-ignità!
RE LA RE FA#m SOL RE LA RE
Hai vinto ormai le tenebre, sei nato, Re Messi i a!
RE LA RE FA#m SOL RE LA RE
Hai vinto ormai le tenebre, sei nato da Mar i a!
RE LA RE RE LA RE
Gioia piena brilla in noi: vive qui l’eternità,
MI LA MI LA
nasce nuova l’umanità!
RE LA RE FA#m SOL RE LA RE
Hai vinto ormai le tenebre, sei nato, Re Messi i a!
RE LA RE FA#m SOL RE LA RE
Hai vinto ormai le tenebre, sei nato da Mar i a!