
Salga a te Signore
28 Dicembre 2019
O Dio tu sei la mia luce
28 Dicembre 2019đMeditazione sul canto “A Te, nostro Padre“
Questo canto è una preghiera di offerta, semplice e intensa, che accompagna uno dei momenti centrali della liturgia: lâoffertorio. Le parole si rivolgono direttamente a Dio Padre, con tono confidente e filiale: âA te, nostro Padre, nostro Signorâ. Ă unâinvocazione che unisce il linguaggio della liturgia a quello della vita quotidiana: il pane e il vino che offriamo non sono solo frutti della terra e del lavoro dellâuomo, ma diventano simbolo della nostra esistenza offerta, della nostra disponibilitĂ a lasciarci trasformare.
L’immagine del grano che diventa pane e del vino che si trasforma in sangue richiama fortemente il mistero eucaristico: la materia della terra diventa corpo e sangue di Cristo, nutrimento per l’anima e vincolo di comunione. Ma è anche un richiamo alla trasformazione personale: siamo chiamati a lasciarci spezzare come pane per gli altri, a versare la nostra vita come vino per amore.
Il canto è anche un’espressione di umiltĂ e fiducia: âSalga fino a Te ed a Te sia gradita, lâostia che tâoffriamo in tutta umiltĂ â. Il gesto dellâoffrire non è presunzione, ma dono gratuito, nella consapevolezza che tutto ciò che siamo e abbiamo viene da Dio. Il Padre accoglie non solo i doni sullâaltare, ma anche le nostre fatiche, i dolori, i desideri, la nostra piccolezza e i nostri slanci sinceri.
In questo senso, il canto diventa un esercizio spirituale di affidamento e di disponibilitĂ . Ă un invito a non essere spettatori della liturgia, ma partecipi, con tutto il cuore, portando noi stessi sullâaltare insieme ai doni.
đś Testo e accordi
(fa# sol fa# mi fa# si)
RIT:
SIm MIm LA RE SIm SOL LA RE
A Te nostro Padre, nostro Signor,
SIm  RE  SIm  Mim SIm
pane e vino oggi noi offriam sull’altar.
LAÂ Â RE Â LAÂ Â RE
Grano diverrai vivo pane del cielo;
MIm SIm MIm FA# SIm
cibo per nutrire  l’alma  fedel. RIT.
LAÂ REÂ LAÂ RE
Vino diverrai vivo sangue di Cristo,
MIm SIm  MIm FA#  SIm
fonte che disseta  l’arsura del  cuor. RIT.
LAÂ REÂ LAÂ RE
Salga fino a Te ed a Te sia gradita,
MIm SIm  MIm FA# SIm
l’ostia che t’offriamo in tutta  umiltĂ . RIT.