
Povera voce
28 Dicembre 2019
Tu sole vivo
28 Dicembre 2019🌅 Analisi e riflessione del canto “Resurrezione” del Gen Rosso, noto anche come Gruppo di preghiera “La Roccia”, con uno sguardo profondo al suo valore spirituale, teologico ed esistenziale.
🌅 Analisi e riflessione: “Resurrezione” – La gioia che sconvolge il cuore
“Resurrezione” è molto più di un canto pasquale: è un urlo di gioia primordiale, un’esperienza vissuta, quasi fisica, della potenza della Risurrezione di Cristo.
Scritto con semplicità e immediatezza, tipiche dello stile del Gen Rosso – movimento carismatico nato negli anni ’70 – questo canto non si limita a raccontare un evento, ma lo fa esplodere nel presente, come qualcosa che sconvolge, trasforma, libera.
Non è un inno liturgico formale, né una meditazione contemplativa: è un grido di stupore, quasi infantile, come quello di chi ha visto qualcosa di impossibile e non riesce a trattenere l’emozione.
“Che gioia ci hai dato…”
Non “quanta”, ma “che” gioia:
una gioia nuova, diversa, soprannaturale.
1. La gioia come segno della verità
Il canto si apre con una celebrazione della gioia – non come sentimento passeggero, ma come frutto della presenza del Risorto.
“Che gioia ci hai dato, Signore del cielo, / Signore del grande universo”
La gioia non nasce da una buona notizia, ma dall’incontro con una Persona viva: Cristo risorto.
È la stessa emozione dei discepoli di Emmaus, quando “i loro occhi si aprirono” e lo riconobbero (Lc 24,31).
È la gioia di Maria Maddalena che, dopo aver pianto, grida: “Ho visto il Signore!” (Gv 20,18).
E questa gioia è così grande che “il cuore sta per impazzire”.
Un’espressione cruda, umana, che non nasconde l’emozione:
la Risurrezione non è un dogma da credere con la testa,
ma un evento che sconvolge il cuore, lo fa esplodere, lo riempie di una vita che non conosceva.
2. Il Risorto: vestito di luce e gloria
“Vestito di luce, / vestito di gloria infinita”
L’immagine del Cristo risorto non è quella del cadavere risuscitato, ma di un Corpo glorioso, trasfigurato, pieno di una bellezza e potenza divine.
È il corpo che non conosce corruzione, che non è soggetto al tempo, che è segno del mondo nuovo.
La “luce” non è metafora: è la gloria di Dio che irradia.
Come sul monte della Trasfigurazione, il volto di Gesù risplende (Mt 17,2), così ora, risorto, è pieno di splendore, segno che Dio ha vinto.
E questa gloria non è riservata a Lui solo:
è il primo frutto, la promessa che anche noi saremo trasfigurati (1 Cor 15,49).
3. “Tu sei ritornato, Tu sei qui tra noi” – la presenza reale del Risorto
Una delle frasi più potenti del canto è questa:
“Tu sei ritornato, Tu sei qui tra noi, / e adesso ti avremo per sempre.”
Non è un ricordo, non è una memoria: è un’affermazione di presenza.
Cristo non è andato via definitivamente: è risorto e presente.
Nell’Eucaristia, nella Parola, nella comunità, nello Spirito.
E “per sempre” non è un’illusione: è la promessa del Vangelo.
Gesù ha detto: “Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28,20).
Il Risorto non è un eroe del passato:
è il Vivente, il compagno di strada, il Signore del presente.
4. L’annuncio alle donne: “Quello che era morto non è qui”
Il canto inserisce una scena evangelica viva, quella delle donne al sepolcro:
“Chi cercate, donne, quaggiù? / Quello che era morto non è qui. / E risorto! Sì, come aveva detto anche a voi.”
È un momento di sospensione, di mistero.
Le donne cercano un morto, ma trovano un angelo, una parola, una promessa.
E quella parola ribalta tutto:
non c’è bisogno di piangere,
non c’è bisogno di cercare tra i morti,
perché Lui è vivo.
E l’annuncio è chiaro: “Sì, come aveva detto anche a voi.”
La Risurrezione non è un colpo di scena:
è la fedeltà di Dio alla sua Parola.
Gesù aveva predetto la sua morte e risurrezione (Mc 8,31),
e Dio non mente.
5. “Tu hai vinto il mondo” – la vittoria sulla morte
“Tu hai vinto il mondo, Gesù”
Questa è la verità centrale del Vangelo.
Non è una speranza, ma una affermazione storica e teologica.
Gesù stesso aveva detto: “Nel mondo avete tribolazione, ma coraggio: io ho vinto il mondo” (Gv 16,33).
E la Risurrezione è la prova di quella vittoria.
Il “mondo” qui non è la creazione, ma il sistema del male, il regno del peccato, della paura, della morte.
E Gesù lo ha sconfitto non con la violenza, ma con l’amore fino alla croce.
E allora:
“Liberiamo la felicità”
Perché la felicità non è più un sogno,
ma una conquista spirituale.
È il frutto della libertà ricevuta.
“E la morte no, non esiste più, l’hai vinta Tu”
Non che la morte fisica sia sparita:
ma ha perso il suo potere.
Non è più fine, ma passaggio.
Non è più terrore, ma soglia della vita piena.
6. “E hai salvato tutti noi, uomini con Te”
La Risurrezione non è un evento privato: è universale.
Cristo non è risorto per sé,
ma per tutti.
“Tutti noi, uomini con Te”
È un’immagine potente:
non solo salvati da Lui,
ma salvati con Lui.
Incorporati al suo corpo, partecipi della sua vittoria.
È il mistero della Chiesa:
non un gruppo di privilegiati,
ma l’umanità nuova, risuscitata in Cristo.
✝️ Conclusione: un canto che fa esplodere la fede
“Resurrezione” del Gen Rosso non cerca eleganza o profondità dottrinale in forma complessa.
La sua forza sta nella naturalezza, nell’urgenza, nella familiarità con il mistero.
È il canto di chi non parla sul Risorto,
ma che lo ha incontrato,
che lo vive,
che ne è stato travolto.
E alla fine, non ci lascia pensosi o tranquilli.
Ci lascia con il cuore pieno di gioia,
la bocca aperta per gridare,
e il desiderio di dire a tutti:
“È risorto! Sì, come aveva detto!”
Perché la Pasqua non è una festa.
È una rivoluzione.
E questo canto ne è il grido.
🎶 Testo e accordi
Resurrezione (Gen rosso)
(do mi mi FA do do)
DO FA6 DO FA6
- Che gioia ci hai dato, Signore del cielo
DO FA6 SOL4 SOL
Signore del grande univer – so.
DO FA6 DO FA6
Che gioia ci hai dato, vestito di luce
DO SOL LAm DO SOL FA DO
vestito di gloria infinita, vestito di gloria infinita.
DO FA6 DO FA6
- Vederti risorto, vederti Signore
DO FA6 SOL4 SOL
il cuore sta per impazzire.
DO FA6 DO FA6
Tu sei ritornato, Tu sei qui tra noi,
DO SOL LAm FA DO SOL FA DO
e adesso ti avremo per sempre, e adesso ti avremo per sempre.
DO FA6 DO
- Chi cercate, donne, quaggiù,
FA6 DO
chi cercate, donne, quaggiù,
FA6 SOL4 SOL
quello ch’era morto non e qui `
DO FA6 DO
e risorto! Sì, come aveva detto anche a voi.
FA DO SOL LAm FA
Voi gridate a tutti che è risorto Lui,
DO SOL FA DO
a tutti che e risorto Lui. `
DO FA6 DO
- Tu hai vinto il mondo, Gesù
FA6 DO
Tu hai vinto il mondo Gesu, `
FA6 SOL4 SOL
liberiamo la felicità
DO FA6 DO
e la morte no, non esiste più, l’hai vinta Tu `
FA DO SOL LAm
e hai salvato tutti noi, uomini
FA DO SOL FA DO
con Te, tutti noi, uomini con Te.