
È nato Alleluia
28 Dicembre 2019
Attributi e apposizioni
28 Dicembre 2019✨ Testo e Commento al canto “Esci dalla tua terra (Abramo)”
Questo testo, che unisce linguaggio poetico e spirituale, è costruito intorno a un’immagine fondamentale della fede: l’uscita dalla propria terra, il cammino verso l’ignoto, guidato dalla fiducia nella voce di Dio. Il ritornello “Esci dalla tua terra…” è un invito reiterato, che attraversa la storia biblica da Abramo ai Dodici apostoli, fino ad assumere una valenza universale e attuale.
Testo della canzone Esci dalla tua terra (Abramo)
RIT: Esci dalla tua terra e va’
dove ti mostrerò.
Esci dalla tua terra e va’
dove ti mostrerò.
Abramo non partire, non andare,
non lasciare la tua terra,
cosa speri di trovar?
La strada è sempre quella,
ma la gente è differente, ti è nemica,
dove speri di arrivar?
Quello che lasci tu lo conosci,
il tuo Signore cosa ti dà?
“Un popolo, la terra e la promessa”,
parola di Jahvè:
RIT: Esci dalla tua terra e va’
dove ti mostrerò.
Esci dalla tua terra e va’
dove ti mostrerò.
La rete sulla spiaggia abbandonata
l’han lasciata i pescatori,
son partiti con Gesù.
La folla che osannava se n’è andata,
ma il silenzio una domanda
sembra ai dodici portar:
Quello che lasci tu lo conosci,
il tuo Signore cosa ti dà?
“Il centuplo quaggiù e l’eternità”,
parola di Gesù.
RIT: Esci dalla tua terra e va’
dove ti mostrerò.
Esci dalla tua terra e va’
dove ti mostrerò.
Partire non è tutto certamente
c’è chi parte e non dà niente,
cerca solo libertà.
Partire con la fede nel Signore
con l’amore aperto a tutti
può cambiar l’umanità.
Quello che lasci tu lo conosci,
quello che porti vale di più.
“Andate e predicate il mio Vangelo”,
parola di Gesù.
RIT: Esci dalla tua terra e va’
dove ti mostrerò.
Esci dalla tua terra e va’
dove ti mostrerò.
Commento al canto “Esci dalla tua terra (Abramo)”
🧨 Struttura e linguaggio
- Composto in strofe ritmiche e ripetitive, si presta alla forma di canto comunitario e liturgico.
- Il ritornello scandisce la chiamata divina, mentre le strofe ne esplorano le resistenze umane, le promesse divine e le implicazioni etiche del partire.
- Il lessico è semplice, colloquiale, ma aperto alla profondità biblica.
✨ Temi centrali
1. La chiamata di Abramo
- Il primo blocco riprende il racconto della Genesi (cap. 12), in cui Dio chiama Abramo a uscire dalla sua terra.
- “Un popolo, la terra e la promessa”: la triplice benedizione è ciò che Dio offre a chi si affida.
2. La sequela dei discepoli
- Il secondo blocco fa riferimento ai pescatori sul lago di Galilea, ai quali Gesù dice “Seguitemi”.
- La folla svanisce, restano il silenzio e la domanda: è il momento della scelta profonda.
- “Il centuplo quaggiù e l’eternità” richiama le parole di Gesù nel Vangelo secondo Marco (10, 29-30).
3. La partenza oggi
- L’ultima strofa sposta l’attenzione sul presente: il partire non è solo migrazione fisica, ma anche impegno morale.
- “C’è chi parte e non dà niente” contrasta con chi parte per amore e con fede, trasformando il mondo.
📖 Un testo che interpella
Questa poesia-canto è un vero e proprio dialogo spirituale, che non si limita alla dimensione religiosa, ma abbraccia anche la condizione umana contemporanea:
- Partire come gesto di fiducia e trasformazione.
- Lasciare ciò che si conosce per accogliere l’ignoto e gli altri.
- Testimoniare: “Andate e predicate il mio Vangelo” è un mandato che richiama all’azione e alla diffusione della speranza.