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28 Dicembre 2019Allegoria del Buon Governo di Ambrogio Lorenzetti: Un Manifesto Politico e Morale
L’Allegoria del Buon Governo (il cui titolo completo è Allegoria ed Effetti del Buono e del Cattivo Governo) è un monumentale ciclo di affreschi realizzato da Ambrogio Lorenzetti tra il 1338 e il 1339 nella Sala dei Nove (o Sala della Pace) del Palazzo Pubblico di Siena. Quest’opera non è solo un capolavoro dell’arte gotica italiana, ma anche un eccezionale documento politico e sociale, un vero e proprio manifesto visivo che illustra le conseguenze di un governo giusto e ingiusto sulla vita della città e della campagna.
1. Contesto Storico e Politico: La Siena del Trecento
Siena nel Trecento era una delle città-stato più potenti e ricche d’Italia, governata dal Governo dei Nove, un’oligarchia mercantile che mantenne il potere dal 1287 al 1355. Questo governo, composto da nove cittadini scelti tra la borghesia mercantile, aveva l’obiettivo di garantire la stabilità politica e la prosperità economica della Repubblica.
Gli affreschi di Lorenzetti furono commissionati proprio dai Nove con uno scopo didattico e celebrativo: dovevano ispirare e ammonire i governanti che si riunivano in quella sala, mostrando loro le virtù necessarie per un buon governo e le terribili conseguenze di un’amministrazione corrotta o tirannica. L’opera è quindi una delle prime e più complesse espressioni di “arte civile” nella storia occidentale.
2. Descrizione dell’Affresco: Un Trittico Morale e Visivo
Il ciclo si estende su tre pareti della sala, creando un percorso narrativo e allegorico.
- Parete di Fondo: L’Allegoria del Buon Governo Questa parete è il cuore concettuale dell’opera. Al centro, su un trono, siede una figura maestosa, il Comune (o Bene Comune), un anziano saggio con la barba bianca, vestito con i colori di Siena (bianco e nero). Ai suoi piedi, la lupa senese allatta i gemelli, simbolo della città. Sopra di lui, la Sapienza Divina regge una bilancia, da cui pendono due piatti con le personificazioni della Giustizia Distributiva (che premia i buoni e punisce i malvagi) e della Giustizia Commutativa (che garantisce l’equità nei contratti e negli scambi). Dalla bilancia partono due corde che, tenute dalla Concordia (seduta sotto la Giustizia), si uniscono in un’unica fune, simbolo dell’unità dei cittadini, e vengono consegnate ai Ventiquattro Cittadini che si dirigono verso il Comune. Ai lati del Comune siedono le Virtù Cardinali (Prudenza, Fortezza, Temperanza, Giustizia) e le Virtù Teologali (Fede, Carità, Speranza), oltre alla Pace (una figura rilassata e vestita di bianco, simbolo della serenità che deriva da un buon governo) e alla Magnanimità.
- Parete Est: Gli Effetti del Buon Governo in Città e in Campagna Questa è la parte più celebre e innovativa del ciclo. L’affresco si divide in due sezioni:
- Effetti del Buon Governo in Città: Si apre una veduta dettagliata e vivace di Siena. La città è prospera e ordinata: si vedono mercanti che commerciano, artigiani al lavoro, studenti che seguono le lezioni, e giovani che danzano e festeggiano. Le strade sono pulite, gli edifici ben tenuti e l’attività è frenetica ma armoniosa. In alto, sopra le mura, vola la personificazione della Sicurezza, che regge un impiccato (simbolo della giustizia che punisce i criminali) e un cartiglio con l’iscrizione: “Senza paura ogn’uom franco camini / e lavorando semini ciascuno / mentre che tal Comune / manterrà questa donna in signoria / ch’ella ha levata a sé ogni balia” (Senza paura ognuno cammini liberamente e lavori, finché tale Comune manterrà questa donna [la Giustizia] al potere, che ha eliminato ogni tirannia).
- Effetti del Buon Governo in Campagna: La scena prosegue oltre le mura cittadine, mostrando una campagna fertile e ben coltivata. Contadini lavorano nei campi, si vedono raccolti abbondanti, pascoli e villaggi. La pace e la prosperità regnano anche fuori dalle mura, con strade sicure percorse da viaggiatori e carovane. Il paesaggio è reso con una cura e un realismo straordinari, che anticipano la pittura di paesaggio successiva.
- Parete Ovest: L’Allegoria e gli Effetti del Cattivo Governo Questa parete, più danneggiata, presenta il rovescio della medaglia.
- Allegoria del Cattivo Governo: Al centro siede la Tirannia, una figura mostruosa con corna e artigli, circondata dai vizi (Crudeltà, Frode, Tradimento, Furore, Divisione, Guerra) e sovrastata da Avarizia, Superbia e Vanagloria. La Giustizia è incatenata e calpestata ai suoi piedi.
- Effetti del Cattivo Governo in Città e in Campagna: La città è in rovina, le case crollano, le strade sono deserte e insicure, piene di violenza e crimini. Le attività economiche sono paralizzate. La campagna è arida e devastata, con campi incolti e villaggi distrutti. In cielo vola la figura del Timore, simbolo dell’insicurezza.
3. Innovazioni Stilistiche e Linguaggio Artistico
L’opera di Lorenzetti è rivoluzionaria per diversi aspetti:
- Realismo e Dettaglio: L’artista mostra una straordinaria attenzione ai dettagli della vita quotidiana, degli abiti, delle architetture e del paesaggio, rendendo le scene estremamente vivide e riconoscibili.
- Prospettiva Intuitiva: Sebbene non ancora basata sulla prospettiva lineare rinascimentale, Lorenzetti utilizza una prospettiva intuitiva che crea un senso di profondità e spazio, in particolare nelle vedute urbane e rurali.
- Linguaggio Allegorico e Narrativo: L’opera combina complesse allegorie con scene narrative di grande immediatezza, rendendo il messaggio accessibile a tutti, anche ai meno colti. Le iscrizioni e i cartigli presenti negli affreschi rafforzano il significato.
- Rappresentazione del Paesaggio Urbano e Rurale: Gli Effetti del Buon Governo sono tra le prime e più dettagliate rappresentazioni realistiche di paesaggi urbani e rurali nella pittura occidentale, anticipando di secoli la pittura di paesaggio come genere autonomo.
- Luce e Colore: Lorenzetti utilizza il colore in modo espressivo, con toni caldi e freddi che contribuiscono a definire le figure e le atmosfere. La luce è naturale e diffusa, contribuendo al senso di realtà.
4. Significato e Messaggio
Il messaggio dell’Allegoria del Buon Governo è chiaro e potente: la prosperità e la pace di una comunità dipendono direttamente dalla giustizia e dalla buona amministrazione dei suoi governanti.
- Il Bene Comune: L’opera esalta il concetto di “bene comune” come obiettivo primario di ogni governo, in contrapposizione al “bene proprio” che porta alla tirannia e alla rovina.
- Responsabilità dei Governanti: Gli affreschi sono un monito costante per i Nove, ricordando loro le conseguenze delle loro azioni e l’importanza di agire con saggezza, giustizia e concordia.
- Cittadinanza Attiva: L’opera suggerisce anche l’importanza della partecipazione attiva dei cittadini e del rispetto delle leggi per il mantenimento dell’ordine e della prosperità.
- Attualità del Messaggio: Il messaggio di Lorenzetti rimane straordinariamente attuale, sottolineando i principi fondamentali di una società giusta e ben funzionante.
Conclusione
L’Allegoria del Buon Governo di Ambrogio Lorenzetti è un’opera di straordinaria importanza storica, artistica e politica. Con la sua combinazione unica di allegoria complessa, realismo dettagliato e paesaggi innovativi, Lorenzetti non solo ha creato un capolavoro della pittura gotica, ma ha anche offerto una delle più lucide e potenti riflessioni visive sulla natura del potere e sulle responsabilità del governo. È un’opera che continua a parlare al nostro tempo, ricordandoci il valore della giustizia, della pace e della buona amministrazione per il benessere di ogni comunità.
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