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28 Dicembre 2019
Le proposizioni comparative e comparative ipotetiche
28 Dicembre 2019Cloridano e Medoro sono due personaggi dell’epica rinascimentale, protagonisti di uno degli episodi più celebri dell’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto (canti XVIII e XIX).
La loro storia rappresenta un paradigma dell’amicizia eroica e del sacrificio, destinato a influenzare profondamente la letteratura successiva.
I personaggi e la loro caratterizzazione
Cloridano è descritto come un guerriero più maturo ed esperto, mentre Medoro è giovane, di straordinaria bellezza e di nobile stirpe saracena. Entrambi sono seguaci del re Dardinello, caduto in battaglia contro i cristiani. Ariosto li presenta come esempio di fedeltà e devozione verso il loro signore, incarnando valori cavallereschi che trascendono le divisioni religiose del poema.
La struttura narrativa dell’episodio
L’episodio si sviluppa in tre momenti principali: la decisione di recuperare il corpo di Dardinello, l’impresa notturna nel campo cristiano e il tragico epilogo. Medoro, spinto da pietà filiale verso il suo re, convince l’amico Cloridano a seguirlo in questa missione apparentemente impossibile. La narrazione alterna momenti di tensione bellica a riflessioni sulla natura dell’amicizia e del dovere.
L’impresa notturna e il sacrificio
I due giovani si infiltrano nel campo cristiano durante la notte, riuscendo inizialmente nella loro missione. Tuttavia, mentre stanno trasportando il corpo di Dardinello, vengono scoperti da una pattuglia guidata da Zerbino. Qui si consuma il dramma: Cloridano, nel tentativo di salvare l’amico, viene ucciso per primo. Medoro, vedendo la morte del compagno, abbandona ogni cautela e si getta nella mischia, trovando a sua volta la morte.
Significato letterario e simbolico
L’episodio assume valore paradigmatico per diversi aspetti. Innanzitutto, rappresenta una delle più pure espressioni dell’ideale dell’amicizia nella letteratura rinascimentale, dove il legame tra i due giovani trascende considerazioni di sopravvivenza personale. In secondo luogo, illustra il conflitto tra dovere individuale e ragion di stato, mostrando come l’eroismo autentico possa emergere anche da gesti apparentemente vani.
La tradizione letteraria
La storia di Cloridano e Medoro diventa presto un topos letterario, ripreso e rielaborato in numerose opere successive. Torquato Tasso, nella Gerusalemme Liberata, crea una variazione sul tema con Eurialo e Niso, mentre la tradizione barocca amplificherà gli aspetti patetici e sentimentali dell’episodio. Anche la tradizione figurativa si appropria del soggetto, con dipinti e sculture che immortalano i momenti salienti della vicenda.
Tecniche narrative ariostesche
Ariosto gestisce l’episodio con particolare maestria tecnica, alternando descrizioni oggettive a momenti di introspezione psicologica. L’uso del discorso diretto permette di dar voce ai sentimenti dei protagonisti, mentre le similitudini e le metafore amplificano la dimensione emotiva del racconto. La morte dei due giovani viene presentata con un pathos controllato, evitando sia l’enfasi eccessiva che la freddezza cronachistica.
Rilevanza nel contesto del poema
All’interno dell’economia generale dell’Orlando Furioso, l’episodio di Cloridano e Medoro offre un contrappunto di serietà tragica alla prevalente tonalità ironica del poema. Rappresenta uno dei momenti in cui Ariosto dimostra la sua capacità di trattare temi elevati con autentica partecipazione emotiva, anticipando sviluppi che troveranno piena realizzazione nella produzione tassiana.
La vicenda continua a rappresentare un punto di riferimento per la comprensione dei valori cavallereschi nel Rinascimento e per l’evoluzione del genere epico verso forme di maggiore interiorizzazione psicologica.