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28 Dicembre 2019La proposizione oggettiva è una subordinata che svolge la funzione di complemento oggetto rispetto al verbo della proposizione reggente.
In altre parole, essa completa il significato del predicato della principale, indicando ciò che si dice, si pensa, si crede, si vuole, si teme, si spera, ecc.
Le proposizioni oggettive possono essere di due tipi principali: esplicite o implicite, a seconda del modo verbale utilizzato.
1. Proposizioni Oggettive Esplicite
Le proposizioni oggettive esplicite sono introdotte da congiunzioni subordinanti e presentano il verbo in un modo finito (Indicativo, Congiuntivo, Condizionale). Sono generalmente introdotte da che (o, più raramente, come).
Il modo verbale dipende dal significato del verbo della reggente e dal grado di certezza o volontà che si vuole esprimere:
a) Con l’Indicativo Si usa l’Indicativo quando il verbo della reggente esprime:
- Certezza, constatazione, oggettività: Verbi come dire, affermare, sapere, constatare, mostrare, dimostrare, è certo, è evidente, è vero.
- Esempi:
- Ti dico che domani pioverà. (Certezza)
- È evidente che hai ragione. (Constatazione)
- Sappiamo che la Terra è rotonda. (Oggettività)
- Esempi:
b) Con il Congiuntivo Si usa il Congiuntivo quando il verbo della reggente esprime:
- Volontà, desiderio, comando, proibizione: Verbi come volere, desiderare, preferire, ordinare, permettere, proibire, chiedere, supplicare, sperare.
- Esempi:
- Voglio che tu venga con me. (Volontà)
- Spero che il tempo migliori. (Speranza)
- Ti chiedo che tu mi aiuti. (Richiesta)
- Esempi:
- Dubbio, opinione, possibilità, timore, preoccupazione: Verbi come dubitare, credere, pensare, supporre, temere, avere paura, è possibile, è probabile, sembra.
- Esempi:
- Dubito che sia vero. (Dubbio)
- Credo che lui abbia ragione. (Opinione)
- Temo che non ce la faccia. (Timore)
- Esempi:
- Verbi di dire/pensare in forma negativa o interrogativa: Quando questi verbi perdono il loro valore di certezza.
- Esempi:
- Non credo che sia giusto. (Negazione di certezza)
- Pensi che possa piovere? (Domanda che implica dubbio)
- Esempi:
c) Con il Condizionale Si usa il Condizionale quando il verbo della reggente esprime:
- Un’azione o una condizione che si verificherebbe a determinate condizioni: Spesso in dipendenza da verbi di dire, credere, sapere, ecc., che esprimono un’opinione o una possibilità.
- Esempi:
- Pensavo che sarebbe venuto. (Azione potenziale futura nel passato)
- Mi ha detto che verrebbe se potesse. (Azione condizionata)
- Esempi:
2. Proposizioni Oggettive Implicite
Le proposizioni oggettive implicite non sono introdotte da congiunzioni e presentano il verbo in un modo indefinito (Infinito, Participio, Gerundio). La forma più comune è quella con l’Infinito.
a) Con l’Infinito Questa è la forma implicita più frequente. Si usa l’Infinito:
- Quando il soggetto della proposizione oggettiva è lo stesso della reggente.
- Esempi:
- Spero di partire domani. (Soggetto: “io” in entrambi i casi)
- Desidero imparare il latino. (Soggetto: “io” in entrambi i casi)
- Esempi:
- Quando il verbo della reggente è impersonale o ha un soggetto generico, e l’azione dell’oggettiva si riferisce a un soggetto generico.
- Esempi:
- Bisogna studiare per riuscire. (Soggetto generico)
- Sembra che piova. (In questo caso, l’oggettiva implicita sarebbe Sembra piovere, ma è meno comune rispetto all’esplicita per il verbo atmosferico).
- Esempi:
- Dopo alcuni verbi specifici che reggono l’Infinito direttamente o con preposizione (di, a).
- Verbi di dire, pensare, sapere, credere, volere, desiderare, osare, potere, dovere, fare, lasciare, sentire, vedere, udire.
- Esempi:
- Ho deciso di andare.
- Mi ha fatto capire.
- Sento arrivare il treno.
b) Con il Participio (meno comune) In alcuni casi, soprattutto con verbi di percezione (vedere, sentire, udire), si può trovare un Participio.
- Esempio: Ho visto arrivato il treno. (Più comune: Ho visto che il treno è arrivato o Ho visto arrivare il treno).
c) Con il Gerundio (molto raro in questa funzione) Il Gerundio è raramente usato per le oggettive, e il suo uso può essere ambiguo, confondendosi con altre funzioni.
- Esempio: Mi accorgo leggendo. (Più comune: Mi accorgo che leggo o Mi accorgo di leggere).
Verbi che Introducono Proposizioni Oggettive
Le proposizioni oggettive dipendono tipicamente da verbi che esprimono:
- Dichiarazione/Comunicazione: dire, affermare, annunciare, comunicare, narrare, raccontare, rispondere, scrivere, spiegare.
- Opinione/Conoscenza: pensare, credere, sapere, ritenere, giudicare, supporre, immaginare, capire, comprendere, ignorare.
- Volontà/Desiderio/Comando: volere, desiderare, preferire, ordinare, comandare, permettere, proibire, chiedere, pregare, proporre.
- Percezione: vedere, sentire, udire, notare, accorgersi, osservare.
- Sentimento/Stato d’animo: temere, avere paura, rallegrarsi, dispiacere, essere contento/triste/felice. (Spesso con che + congiuntivo).
- Verbi impersonali o locuzioni impersonali: bisogna, occorre, è necessario, è opportuno, è bene, è male, è utile, è inutile, sembra, pare.
Conclusione
Le proposizioni oggettive sono un elemento essenziale per la costruzione di frasi complesse in italiano, permettendo di esprimere il contenuto del pensiero, della volontà, della percezione o del sentimento. La scelta tra la forma esplicita e implicita, e in particolare del modo verbale nell’esplicita, è cruciale per veicolare le sfumature di certezza, dubbio, desiderio o possibilità, e per garantire la correttezza grammaticale e la precisione semantica.