
Declinazioni particolari, antecedente pronominale e prolessi del relativo latino
28 Dicembre 2019
La morte di Palinuro Eneide, V, vv. 816-871
28 Dicembre 2019Testo latino, traduzione italina e analisi del brano di Virgilio – Eneide (I secolo a.C.) di Enea che consulta la Sibilla VI vv. 42-80
Testo latino e Traduzione italiana dei versi (Eneide VI, 42-80)
Testo Latino
Excisum Euboicae latus ingens rupis in antrum, cui talia fanti Gelidus Teucris per dura cucurrit te quoque magna manent regnis penetralia nostris: At Phoebi nondum patiens immanis in antro |
Traduzione Italiana
“Un immenso fianco della rupe euboica è scavato in un antro,
Mentre così parlava, davanti alle porte improvvisamente “Un gelido brivido corse per le ossa dei Teucri; “Ma la profetessa, non ancora doma dal dio, |
Analisi dei versi
1. Contesto
Questo brano descrive l’arrivo di Enea alla grotta della Sibilla Cumana (presso Cuma, in Campania), prima di discendere negli Inferi. La Sibilla, sacerdotessa di Apollo, è intermediaria tra il divino e l’umano, e il suo ruolo è cruciale per il destino di Enea.
2. Temi principali
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Possessione divina: La Sibilla è adflata numine (50), “ispirata dal dio” (Apollo), e la sua trasformazione fisica (capelli scomposti, voce sovrumana) mostra l’horror sacro del contatto con la divinità.
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Preghiera di Enea: Le sue parole (54-75) rivelano:
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Pietas: Riconosce l’aiuto di Apollo nel passato (es. la morte di Achille per mano di Paride).
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Destino: Chiede che i Troiani possano fondare una nuova patria in Lazio.
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Riti futuri: Promette templi e culti (vv. 69-75), anticipando la pietas religiosa di Roma.
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Instabilità della profezia:
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La Sibilla è bacchatur (78), “delira” come una baccante, sottolineando il caos della possessione.
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Il timore che i vaticini scritti su foglie volino via (74-75) allude alla natura enigmatica degli oracoli.
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3. Stile e linguaggio
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Pathos e terrore:
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gelidus Teucris per dura cucurrit / ossa tremor (54-55): Il brivido dei Troiani evoca il timore religioso.
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non uultus, non color unus (47): L’alterazione della Sibilla è tipica dell’epica (cfr. Cassandra nell’Agamennone).
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Enjambement e ritmo:
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“foliis tantum ne carmina manda, / ne turbata uolent rapidis ludibria uentis” (74-75): Gli enjambement mimano il vento che disperde le foglie.
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4. Simbolismo
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Le 100 porte dell’antro (43-44): Simbolo dell’infinità del destino e della conoscenza oracolare.
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Febo Apollo: Dio della profezia, legato alla luce e all’ordine, ma qui associato a un rituale violento (la Sibilla è rabida).
5. Confronto con altri testi
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La possessione della Sibilla ricorda la Pizia a Delfi (cfr. Oracoli di Eraclito).
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Enea come “nuovo Odisseo”: La sua preghiera richiama Odissea XI, ma con maggiore solennità religiosa.
6. Collegamento al resto dell’Eneide
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La scena prepara la discesa agli Inferi (vv. 81-ff.), dove Enea incontrerà Anchise e vedrà il futuro di Roma.
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La Sibilla tornerà nel libro VI come guida, sottolineando il legame tra destino divino e azione umana.
Conclusione
Virgilio fonde elementi epici, religiosi e psicologici: la Sibilla è un tramite tra Enea e il volere degli dèi, e la sua possessione riflette il dramma del fato. La preghiera di Enea, solenne e commovente, ribadisce i temi centrali del poema: pietas, destino, e la fondazione di Roma.