
Declinazioni particolari, antecedente pronominale e prolessi del relativo latino
28 Dicembre 2019
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28 Dicembre 2019Analisi del Testo: “L’albero sradicato” di Rafael Alberti
La poesia “L’albero sradicato” di Rafael Alberti è un’intensa lirica che esplora i temi della perdita, della fragilità e della compassione, attraverso la personificazione di un albero sradicato.
Prima Stanza: La Felicità Infranta La poesia si apre con un’immagine di vitalità e armonia: l’albero, ancora stamattina, era accarezzato dal vento, dal sole e dagli uccelli. Era “felice e giovane, candido e eretto”, con una “chiara vocazione di cielo e un alto futuro di stelle”. Questa descrizione iniziale crea un forte contrasto con ciò che accadrà, enfatizzando la brutalità dell’evento. L’albero non è solo un elemento naturale, ma un essere vivente con aspirazioni e un futuro promettente.
Seconda Stanza: La Caduta e la Sofferenza Il tono cambia drasticamente con l’arrivo della sera. L’albero “giace come un bimbo esiliato dalla sua culla”, un’immagine di profonda tenerezza e vulnerabilità. Le “tenere gambe” spezzate e il “capo affondato” richiamano la fragilità umana, trasformando la sofferenza dell’albero in un dolore universale. Il “pianto ancora verde” e il “pianto” ripetuto sottolineano la sua agonia e il suo lutto, un dolore così profondo da manifestarsi anche nella natura. La distruzione fisica si accompagna a una tristezza palpabile, un’anima spezzata.
Terza Stanza: Il Gesto di Compassione Nell’ultima strofa, il poeta si fa carico del dolore dell’albero. Il desiderio di uscire “quando nessuno potrà vedere, quando sarò solo” rivela un atto di compassione intimo e personale, quasi un rito funebre. Il gesto di “chiuderli gli occhi” è un atto di pietà, un tentativo di donare pace a ciò che è stato brutalmente strappato alla vita. La volontà di cantargli “quella canzone che stamani il vento passando sussurrava” è un tentativo di ripristinare, seppur simbolicamente, l’armonia perduta, di offrire un ultimo conforto e di ricordare la bellezza e la felicità del passato.
Temi Principali:
- Perdita e Distruzione: La poesia è una meditazione sulla perdita improvvisa e violenta di qualcosa di bello e vitale.
- Fragilità della Vita: L’albero, così forte e promettente, viene ridotto a un’immagine di estrema debolezza, sottolineando la vulnerabilità di ogni esistenza.
- Compassione e Umanità: Il poeta si identifica con il dolore dell’albero, dimostrando un profondo senso di empatia e la capacità umana di connettersi con la sofferenza altrui, anche quella del mondo naturale.
- Natura e Uomo: Alberti crea un legame indissolubile tra la natura e l’essere umano, dove la sofferenza dell’una si riflette nell’altra.
Stile e Linguaggio: Alberti utilizza un linguaggio semplice ma evocativo, ricco di immagini sensoriali e metafore potenti. La personificazione dell’albero è centrale, rendendo il suo destino profondamente commovente. La ripetizione del termine “pianto” rafforza il senso di dolore, mentre il contrasto tra il mattino e la sera accentua la tragedia.
In sintesi, “L’albero sradicato” è una poesia che, attraverso la vicenda di un albero, parla della fragilità della vita, della brutalità della perdita e della profonda compassione che può nascere di fronte alla sofferenza.
Han sradicato un albero. Ancora stamani
il vento, il sole, gli uccelli
l’ accarezzavano benignamente. Era
felice e giovane, candido e eretto,
con una chiara vocazione di cielo
e un alto futuro di stelle.
Stasera giace come un bimbo
esiliato dalla sua culla, spezzate
le tenere gambe, affondato
il capo, sparso per terra e triste,
disfatto in foglie
e in pianto ancora verde, in pianto.
Questa notte uscirò – quando nessuno
potrà vedere, quando sarò solo –
a chiuderli gli occhi ed a cantargli
quella canzone che stamani il vento
passando sussurrava.