
Participio e infinito dei deponenti e altre particolarità sui deponenti
28 Dicembre 2019
La morte di Laocoonte Eneide II 199-249
28 Dicembre 2019Analisi del passo “La Morte di Priamo” in Eneide II, 506-558:
1. Contesto Narrativo
Nel libro II dell’Eneide, Enea racconta la caduta di Troia. Priamo, il vecchio re, viene ucciso da Pirro (Neottolemo, figlio di Achille) sull’altare domestico, in un episodio che simboleggia la fine della Troia eroica e la crudeltà della guerra.
2. Testo Latino (vv. 506-558) con Traduzione Selezionata
vv. 506-511:
“Hic Priamus, quamquam in media iam morte tenetur, / non tamen abstinuit nec voci iraeque pepercit: / ‘At tibi pro scelere,’ exclamat, ‘pro talibus ausis / di, si qua est caelo pietas quae talia curet, / persolvant grates dignas et praemia reddant!’”
Traduzione:
“Qui Priamo, sebbene ormai preso nella stretta della morte, / non si trattenne né risparmiò la voce e l’ira: / ‘Ma per il tuo delitto,’ esclama, ‘per tali audacie, / gli dèi, se in cielo c’è pietà che si curi di tali cose, / ti rendano grazie degne e ti diano il giusto premio!’”
3. Temi Principali
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Violazione della Pietas:
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Pirro uccide Priamo sull’altare, luogo sacro, violando ogni norma religiosa e umana.
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Contrasto tra la devozione di Priamo (che indossa le armi inutili da vecchio) e la ferocia di Pirro.
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Caduta della Gloria Troiana:
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La morte di Priamo segna la fine simbolica di Troia (“Iacet ingens litore truncus“, v. 558: “Giace un enorme tronco sulla spiaggia”).
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Allusione al corpo mutilo di Priamo come allegoria della città distrutta.
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Crudeltà della Guerra:
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Pirro è descritto come spietato (“fervidus iuventa“, “infuocato dalla giovinezza”).
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L’uccisione davanti alla moglie Ecuba e alle figlie amplifica l’orrore.
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4. Tecniche Stilistiche
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Pathos:
Virgilio insiste sui dettagli tragici:-
Priamo è vecchio e inerme (“senior“, “inermis“).
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Viene ucciso sull’altare (“ad aram“), luogo sacro.
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Similitudine (vv. 554-558):
Il corpo di Priamo è paragonato a un tronco reciso (“truncus“), metafora della caduta di Troia. -
Discorso diretto:
Le parole di Priamo a Pirro (vv. 535-543) sono una maledizione che anticipa la futura morte di Pirro (ucciso a Delfi).
5. Struttura del Passo
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vv. 506-523: Pirro irrompe nel palazzo reale.
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vv. 524-532: Priamo si arma inutilmente.
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vv. 533-558: Uccisione sull’altare e similitudine finale.
Versi Chiave:
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v. 550: “Hoc dicens altaria ad ipsa trementem / traxit et in multo lapsantem sanguine nati”
(“Così dicendo, lo trascinò tremante all’altare / mentre scivolava nel sangue abbondante del figlio”). -
v. 558: “Iacet ingens litore truncus” (“Giace un enorme tronco sulla spiaggia”).
6. Interpretazioni
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Critica alla guerra:
Virgilio mostra l’insensatezza della violenza (Pirro uccide un anziano inerme). -
Presagio per Enea:
La scena spinge Enea a fuggire, salvando il suo destino e quello di Roma. -
Eco dell’Iliade:
Priamo muore come Ettore (il figlio), ma senza onore, sottolineando la degenerazione della guerra.
7. Confronto con Omero
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Nell’Iliade, Priamo è il re saggio che riscatta il corpo di Ettore.
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Nell’Eneide, la sua morte è senza gloria, a sottolineare la rovina totale di Troia.
8. Tabella Riassuntiva
Elemento | Significato | Esempio dal Testo |
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Altare | Violazione del sacro | “Ad aram trementem traxit” |
Tronco (truncus) | Metafora di Troia | “Iacet ingens litore truncus” |
Maledizione di Priamo | Presagio per Pirro | “Di… praemia reddant!” |
Esercizio:
Cerca nel testo:
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Un verbo che descrive la violenza di Pirro → “traxit” (trascinare).
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L’aggettivo che descrive Priamo → “senior” (vecchio).
Per approfondire, leggi anche il lamento di Ecuba subito dopo (vv. 559-587), che completa la tragedia familiare.