
Il Fu Matttia Pascal e lo strappo nel cielo di carta
28 Dicembre 2019
Eugénie Grandet di Honoré de Balzac
28 Dicembre 2019🌟 Analisi della poesia “La preghiera” (1928) da Sentimento del tempo di Giuseppe Ungaretti
📘 Una riflessione lirica sul senso dell’uomo e sul destino spirituale, tra dolore e invocazione divina.
✨ Temi principali
🔹 Caduta dell’uomo e perdita dell’innocenza originaria
La poesia si apre con un contrasto:
“Come dolce prima dell’uomo / Doveva andare il mondo.”
Ungaretti immagina un mondo “dolce” prima della comparsa dell’uomo, segno di una condizione edenica perduta. L’uomo ha portato illusione, lusso, peccato, sovrapponendo i propri limiti all’infinito:
“Suppose immortale il momento.”
🔹 Peso dell’esistenza umana
La vita è vista come fardello, con un’immagine fortemente evocativa e concreta:
“Come liggiù quell’ale d’ape morta / Alla formicola che la trascina.”
Il peso dell’essere diventa fisico, greve, ineluttabile.
🔹 Invocazione a Dio
La seconda parte si trasforma in preghiera, vera e propria supplica:
“Fa’ che l’uomo torni a sentire / Che, uomo, fino a te salisti / Per l’infinita sofferenza.”
Ungaretti invoca Dio come misura e mistero, due cardini dell’equilibrio esistenziale: il limite e l’ignoto.
🔹 Speranza nella salvezza attraverso la carne e l’amore
La carne, definita “ingannatrice”, può diventare scala di riscatto grazie a un amore purificato:
“Fa’ ancora che sia la scala di riscatto / La carne ingannatrice.”
L’uomo, attraverso la sofferenza, può ancora redimersi.
🔹 Umanità spirituale ed eterna
La poesia si chiude con un’immagine di riconciliazione finale:
“Le anime s’uniranno / E lassù formeranno, / Eterna umanità, / Il tuo sonno felice.”
È un’immagine utopica, religiosa, di un’umanità trasfigurata e pacificata in Dio.
📝 Stile e linguaggio
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Lirismo intenso, costruito su versi liberi e brevi
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Linguaggio profondo, simbolico, religioso
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Uso sapiente di figure retoriche: metafora (“peso enorme”, “scala di riscatto”), anafora (“Fa’ che…”), allitterazioni
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Tono meditativo, sacrale, intriso di spiritualità e disperazione
💬 Commento finale
“La preghiera” è una poesia che fonde misticismo e dolore, domanda metafisica e speranza di redenzione. In pieno clima novecentesco, Ungaretti esprime il tormento dell’uomo moderno, smarrito e colpevole, ma ancora capace di alzare lo sguardo verso l’alto, verso un Dio che sia riscatto, misura e amore.
📖 Una poesia che eleva il dolore a possibilità di salvezza.
Come dolce prima dell’uomo
Doveva andare il mondo.
L’uomo ne cavò beffe di demòni,
La sua lussuria disse cielo,
La sua illusione decretò creatice,
Suppose immortale il momento.
La vita gli è di peso enorme
Come liggiù quell’ale d’ape morta
Alla formicola che la trascina.
Da ciò che dura a ciò che passa,
Signore, sogno fermo,
Fa’ che torni a correre un patto.
Oh! rasserena questi figli.
Fa’ che l’uomo torni a sentire
Che, uomo, fino a te salisti
Per l’infinita sofferenza.
Sii la misura, sii il mistero.
Purificante amore,
Fa’ ancora che sia la scala di riscatto
La carne ingannatrice.
Vorrei di nuovo udirti dire
Che in te finalmente annullate
Le anime s’uniranno
E lassù formeranno,
Eterna umanità,
Il tuo sonno felice.