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28 Dicembre 2019🌟 “La Chitarra Magica” di Stefano Benni: Una Favola Rock sul Potere della Bontà e dei Desideri 🎸✨
“La Chitarra Magica” è una breve ma intensa favola scritta da Stefano Benni , inclusa nella raccolta Il bar sotto il mare . Attraverso un linguaggio semplice e ironico, Benni ci regala una storia che mescola umorismo, magia e riflessioni morali. La vicenda ruota intorno a un giovane musicista di nome Peter, che scopre una chitarra dotata di poteri magici, ma che finisce per diventare vittima dell’invidia e della malvagità altrui. In questa analisi, esploreremo la trama, i personaggi, i temi centrali e il messaggio profondo di questa piccola gemma letteraria. ✨📖🎸
1. 🎸 Trama: La Chitarra Fatata e il Destino di Peter 🎸
Peter: Il Giovane Musicista
- Peter è un giovane chitarrista di strada che suona agli angoli delle vie per raccogliere soldi e proseguire gli studi al Conservatorio 🎤🌆.
- È un ragazzo buono e generoso, sempre pronto ad aiutare gli altri, anche quando questo significa sacrificare ciò che ha 💖🪙.
L’Incontro con Lucifumandro
- Un giorno, mentre Peter suona “Crossroads” (un omaggio alla leggenda di Robert Johnson), incontra un vecchio mendicante che lo convince a cedergli il suo posto, la sciarpa e persino i pochi spiccioli raccolti 🎶🧓.
- Quando Peter dimostra la sua bontà donando tutto ciò che possiede, il vecchio si trasforma in Lucifumandro , un eccentrico mago del rock 🎤🔥.
- Lucifumandro regala a Peter una chitarra magica , capace di suonare da sola qualsiasi pezzo. Tuttavia, avverte Peter: la chitarra può essere usata solo dai puri di cuore, mentre chiunque la tocchi con malvagità subirà conseguenze terribili ⚡🎸.
Il Successo e la Caduta
- Grazie alla chitarra, Peter diventa una rock star mondiale, amato da milioni di fan 🌍🎶.
- Tuttavia, la sua fama attira l’invidia di Black Martin , un chitarrista malvagio che scopre il segreto della chitarra 🤘😈.
- Black Martin uccide Peter con uno spinotto elettrico e ruba la chitarra, dipingendola di rosso 🔴💀.
- Quando Black Martin ordina alla chitarra di suonare “Satisfaction” , essa esegue il pezzo meglio dei Rolling Stones, facendolo diventare una nuova rock star 🎤✨.
- Tuttavia, la storia si conclude con un’amara riflessione: la chitarra magica aveva un “difetto di fabbricazione”, suggerendo che il suo potere non era perfetto o che il bene non sempre trionfa 💔🎸.
2. 👥 Personaggi Principali: Tra Bontà e Malvagità 👥
Peter
- Simbolo di bontà e ingenuità, Peter rappresenta l’anima pura del musicista-artista 🎵💖.
- La sua generosità lo porta a ottenere un dono straordinario, ma la sua fiducia nel mondo lo rende vulnerabile alle insidie della malvagità 🌟⚠️.
Lucifumandro
- Un personaggio grottesco e surreale, Lucifumandro è il mago degli effetti speciali che incarna il lato teatrale e magico del rock 🎤🎭.
- Il suo regalo a Peter è sia una benedizione che una maledizione, sottolineando il tema del libero arbitrio e delle conseguenze delle azioni 🎁⚡.
Black Martin
- Il chitarrista malvagio e invidioso, Black Martin rappresenta l’avidità e la corruzione 🤘😈.
- La sua brama di potere lo porta a commettere un crimine, ma il finale ambiguo lascia aperta la domanda: ha davvero vinto? 🤔💔
3. 💡 Temi Centrali: Magia, Morale e Critica Sociale 💡
Il Potere della Bontà
- La storia celebra la bontà di Peter, che viene premiato con un dono straordinario 🎸❤️.
- Tuttavia, la sua innocenza lo rende fragile di fronte alla malvagità altrui, evidenziando come il mondo reale possa essere crudele con i puri di cuore 🌍💔.
Critica al Mondo dello Spettacolo
- Benni usa la metafora della chitarra magica per criticare il mondo del rock e dello spettacolo, spesso dominato dall’apparenza, dalla competizione e dall’avidità 🎤💰.
- L’ascesa e la caduta di Peter riflettono il destino di molti artisti che sacrificano se stessi in nome della fama 🌟⚠️.
La Fragilità del Bene
- Il finale ambiguo (“Era una chitarra magica con un difetto di fabbricazione”) suggerisce che il bene non sempre trionfa e che anche i doni più preziosi possono avere lati oscuri 🎸💔.
- Questo tema invita a riflettere sulla complessità del mondo e sulle contraddizioni della vita 🌍💭.
4. 🎭 Stile Narrativo: Ironia e Surrealismo 🎭
Linguaggio Leggero e Profondo
- Benni utilizza un tono leggero e giocoso, ricco di riferimenti musicali e situazioni surreali, per affrontare temi importanti come la morale, la giustizia e il destino 😄🎸.
- Il mix di umorismo e riflessione filosofica è tipico dello stile di Benni, che riesce a far riflettere il lettore senza mai essere pesante 🧠💡.
Riferimenti Musicali
- La storia è intrisa di citazioni musicali, come “Crossroads” , “Hey Joe” , “Satisfaction” e i nomi distorti di artisti famosi (es. “Stingsteen” ), creando un’atmosfera ironica e divertente 🎶🎭.
5. 💬 Riflessioni Finali: Una Favola Moderna sulla Vita e l’Arte 💬
“La Chitarra Magica” è molto più di una semplice storia per ragazzi: è una favola moderna che riflette sul potere della musica, della bontà e delle conseguenze delle nostre azioni 🎸❤️:
- Da un lato, celebra la creatività e la magia dell’arte, mostrando come la musica possa unire le persone e cambiare il mondo 🌍🎶.
- Dall’altro, critica la società contemporanea, in cui l’avidità e l’invidia spesso prevalgono sulla bontà e la purezza ❤️⚔️.
Per Peter, la chitarra magica è un simbolo del sogno realizzato, ma anche della fragilità del successo e della vita stessa 🎸💔.
Riassumendo : “La Chitarra Magica” di Stefano Benni 🎸📖 è una favola surreale e ironica, quasi “noir”, che ci invita a riflettere sul potere della bontà, il prezzo della fama e la complessità del mondo. Un monito a non dimenticare i valori autentici, anche quando si è travolti dal successo e dalla magia! 🌟❤️✨
💬 Testo della fiaba 💬 La chitarra magica di Stefano Benni
La chitarra magica
Ogni ingiustizia ci offende quando non ci
procuri direttamente alcun profitto.
Luc de Vauvenargues
C’era un giovane musicista di nome Peter che suonava la chitarra agli angoli delle strade. Racimolava così i soldi per proseguire gli studi al Conservatorio: voleva diventare una grande rock star. Ma i soldi non bastavano, perché faceva molto freddo e in strada c’erano pochi passanti.
Un giorno, mentre Peter stava suonando «Crossroads», gli si avvicinò un vecchio con un mandolino.
– Potresti cedermi il tuo posto? È sopra un tombino e ci fa più caldo.
– Certo – disse Peter che era di animo buono.
– Potresti per favore prestarmi la tua sciarpa? Ho tanto freddo.
– Certo – disse Peter che era di animo buono.
– Potresti darmi un po’ di soldi? Oggi non c’è gente, ho raggranellato pochi spiccioli e ho fame.
– Certo – disse Peter che eccetera. Aveva solo dieci monete nel cappello e le diede tutte al vecchio.
Allora avvenne un miracolo: il vecchio si trasformò in un omone truccato con rimmel e rossetto, una lunga criniera arancione, una palandrana di lamé e zeppe alte dieci centimetri.
L’omone disse : – Io sono Lucifumandro, il mago degli effetti speciali. Dato che sei stato buono con me ti regalerò una chitarra fatata. Suona da sola qualsiasi pezzo, basta che tu glielo ordini. Ma ricordati : essa può essere usata solo dai puri di cuore.
Guai al malvagio che suonerà ! Succederebbero cose orribili !
Ciò detto si udì nell’aria un tremendo accordo di mi settima e il mago sparì. A terra restò una chitarra elettrica a forma di freccia, con la cassa di madreperla e le corde d’oro zecchino. Peter la imbracciò e disse:
Suonami « Ehi Joe ».
La chitarra si mise a eseguire il pezzo come neanche Jimj Hendrix, e Peter non dovette far altro che fingere di suonarla. Si fermò moltissima gente e cominciarono a piovere soldini nel cappello di Peter.
Quando Peter smise di suonare, gli si avvicinò un uomo con un cappotto di caima30 no. Disse che era un manager discografico e avrebbe fatto di Peter una rock star.
Infatti tre mesi dopo Peter era primo in tutte le classifiche americane italiane francesi e malgasce. La sua chitarra a freccia era diventata un simbolo per milioni di giovani e la sua tecnica era invidiata da tutti i chitarristi.
Una notte, dopo uno spettacolo trionfale, Peter credendo di essere solo sul palco, disse alla chitarra di suonargli qualcosa per rilassarsi. La chitarra gli suonò una ninnananna. Ma nascosto tra le quinte del teatro c’era il malvagio Black Martin, un chitarrista invidioso del suo successo. Egli scoprì così che la chitarra era magica. Scivolò alle spalle di Peter e gli infilò giù per il collo uno spinotto a tremila volt, uccidendolo. Poi rubò la chitarra e la dipinse di rosso.
La sera dopo, gli artisti erano riuniti in concerto per ricordare Peter prematuramente scomparso. Suonarono Prince, Ponce e Parmentier, Sting, Stingsteen e Stronhaim.
Poi salì sul palco il malvagio Black Martin.
Sottovoce ordinò alla chitarra:
– Suonami « Satisfaction ».
45 Sapete cosa accadde?
La chitarra suonò meglio di tutti i Rolling Stones insieme. Così il malvagio Black Martin diventò una rock star e in breve nessuno ricordò più il buon Peter.
Era una chitarra magica con un difetto di fabbricazione.
Stefano BENNI, « La chitarra magica », in Il bar sotto il mare, pp. 153-155.