La candida rosa e Maria vv. 94-142 del canto trentunesimo del Paradiso

E ’l santo sene: «Acciò che tu assommi
perfettamente», disse, «il tuo cammino,
a che priego e amor santo mandommi, 96

vola con li occhi per questo giardino;
ché veder lui t’acconcerà lo sguardo
più al montar per lo raggio divino. 99

E la regina del cielo, ond’ ïo ardo
tutto d’amor, ne farà ogne grazia,
però ch’i’ sono il suo fedel Bernardo». 102

Qual è colui che forse di Croazia
viene a veder la Veronica nostra,
che per l’antica fame non sen sazia, 105

ma dice nel pensier, fin che si mostra:
’Segnor mio Iesù Cristo, Dio verace,
or fu sì fatta la sembianza vostra?’; 108

tal era io mirando la vivace
carità di colui che ’n questo mondo,
contemplando, gustò di quella pace. 111

«Figliuol di grazia, quest’ esser giocondo»,
cominciò elli, «non ti sarà noto,
tenendo li occhi pur qua giù al fondo; 114

ma guarda i cerchi infino al più remoto,
tanto che veggi seder la regina
cui questo regno è suddito e devoto». 117

Io levai li occhi; e come da mattina
la parte orïental de l’orizzonte
soverchia quella dove ’l sol declina, 120

così, quasi di valle andando a monte
con li occhi, vidi parte ne lo stremo
vincer di lume tutta l’altra fronte. 123

E come quivi ove s’aspetta il temo
che mal guidò Fetonte, più s’infiamma,
e quinci e quindi il lume si fa scemo, 126

così quella pacifica oriafiamma
nel mezzo s’avvivava, e d’ogne parte
per igual modo allentava la fiamma; 129

e a quel mezzo, con le penne sparte,
vid’ io più di mille angeli festanti,
ciascun distinto di fulgore e d’arte. 132

Vidi a lor giochi quivi e a lor canti
ridere una bellezza, che letizia
era ne li occhi a tutti li altri santi; 135

e s’io avessi in dir tanta divizia
quanta ad imaginar, non ardirei
lo minimo tentar di sua delizia. 138

Bernardo, come vide li occhi miei
nel caldo suo caler fissi e attenti,
li suoi con tanto affetto volse a lei, 141

che ’ miei di rimirar fé più ardenti.

Parafrasi 

Il santo Bernardo mi disse:
«Perché tu possa concludere perfettamente il tuo viaggio,
che la preghiera e l’amore di Dio mi hanno affidato,

volgi gli occhi su questo giardino (la Candida Rosa);
perché la sua vista ti renderà lo sguardo
più adatto a salire verso il raggio divino.

E la Regina del Cielo, per cui io ardo tutto d’amore,
ci concederà ogni grazia,
perché io sono il suo fedele servitore».

Io ero come il pellegrino che giunge forse dalla Croazia
a vedere la Veronica (il velo sacro con il volto di Cristo),
e per la lunga attesa non riesce a saziarsi della vista,

e dice dentro di sé, mentre la guarda:
«Signore mio Gesù Cristo, Dio vero,
era davvero questa la tua sembianza?».

Così ero io, rapito a contemplare
la viva carità di Bernardo,
colui che in terra gustò, nella contemplazione,
un’anticipazione di quella pace eterna.

Bernardo riprese: «Figlio della grazia, questa gioia che vedi
non ti sarà pienamente chiara
se continuerai a guardare solo qui in basso;

alza lo sguardo fino al cerchio più remoto,
fino a vedere la Regina (Maria),
cui tutto questo regno obbedisce e si inchina».

Io alzai gli occhi e, come all’alba
la parte orientale dell’orizzonte
vince di splendore quella dove il sole tramonta,

così, volgendo lo sguardo verso l’alto,
vidi una zona che per luce superava tutto il resto.

E come nel cielo la zona
dove passa la costellazione del Cancro splende di più,
e il resto della volta celeste è meno luminoso,

così in mezzo a quella luce perfetta
la fiamma (divina) ardeva più intensa,
e via via si attenuava ai lati.

In quel centro vidi più di mille angeli in festa,
ognuno distinto da uno splendore
e da una grazia diversa.

E vidi, nei loro giochi e nei loro canti,
una bellezza che sorrideva, e la sua letizia
si rifletteva negli occhi di tutti i santi.

E se avessi, nel parlare, la ricchezza che ho nell’immaginare,
non oserei nemmeno tentare
di descrivere la minima parte della sua delizia.

Bernardo, vedendo che i miei occhi
si fermavano ardenti e attenti sulla Vergine,
rivolse i suoi sguardi pieni d’amore verso di lei,

e il suo gesto accese in me un desiderio ancora più grande
di continuare a contemplarla.