
Per un nuovo Manzoni di Pierantonio Frare
28 Dicembre 2019
Ripasso dell’ottocento nella letteratura per l’esame di stato
28 Dicembre 2019Il racconto “Il regno del principe Luca” di Marquinho Kappa trasporta il lettore in un mondo fantastico, combinando elementi del sogno e della realtà in modo coinvolgente.
L’uso della prima persona aiuta a immedesimarsi nel protagonista e a vivere la sua avventura con lui. Il tono fiabesco e l’intreccio classico della lotta tra bene e male rendono la narrazione avvincente, mentre il finale aperto aggiunge un tocco di mistero che stimola la riflessione del lettore.
Analisi
Struttura del testo
Il racconto è diviso in tre parti principali:
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Introduzione: Il protagonista, Luca, introduce il suo mondo immaginario e prepara il lettore alla narrazione di un’avventura specifica.
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Svolgimento: Viene raccontata l’impresa eroica di Luca contro il Serpente Nero e il Cavaliere Oscuro, con momenti di tensione e azione.
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Conclusione: Il protagonista si risveglia, ma il ciondolo trovato sul cuscino lascia aperta l’interpretazione tra sogno e realtà.
Temi principali
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L’immaginazione infantile: Il racconto celebra il potere dell’immaginazione e la capacità di un bambino di vivere avventure straordinarie attraverso la fantasia.
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Il coraggio e l’eroismo: Luca incarna il classico eroe che combatte contro il male per salvare una principessa, dimostrando determinazione e astuzia.
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Il confine tra sogno e realtà: Il finale lascia il lettore con un interrogativo: ciò che è accaduto era solo un sogno o qualcosa di reale?
Personaggi
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Luca: Il protagonista, coraggioso e fantasioso, rappresenta il classico eroe positivo.
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Il Serpente Nero: L’antagonista principale, con un punto debole nascosto che lo rende vulnerabile.
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Il Cavaliere Oscuro: Spalla del Serpente Nero, rappresenta un ostacolo iniziale che viene sconfitto rapidamente.
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La Principessa Sally: La figura da salvare, il cui ruolo è passivo ma centrale per la missione del protagonista.
Stile e linguaggio
Il linguaggio è semplice e adatto a un pubblico giovane. Il racconto utilizza un tono epico, con esclamazioni e dialoghi che aumentano il coinvolgimento. L’uso di elementi tipici della fiaba (il castello, il cavaliere, il duello) rende la storia familiare e immediata.
Significato del finale
Il ciondolo trovato sul cuscino suggerisce che forse l’avventura non era solo frutto della fantasia. Questa ambiguità arricchisce la narrazione, lasciando spazio all’interpretazione del lettore.
Testo del racconto “Il regno del principe Luca” di Marquinho Kappa
Ciao, mi chiamo Luca e ti voglio raccontare le mie giornate. Sono un ragazzino molto fantasioso, spesso mi piace nascondermi sotto le coperte e immaginare di essere nel mio grande regno: il regno del principe Luca. Oh, aspettate! è già ora! Vediamo quale incredibile avventura mi capiterà oggi.
Al castello vengo servito e riverito. Spesso mi capitano molte avventure emozionanti, la mia preferita è quella di quando ho combattuto contro il Serpente Nero.
Ve la racconto. Il Serpente Nero è chiamato così a causa di una grossa cicatrice a forma di serpente che aveva sulla schiena. La principessa Sally era in pericolo, lui l’aveva rapita perché voleva impossessarsi delle sue ricchezze. Collaborando con il Cavaliere Oscuro elaborò il piano per rapirla, non sapendo però di dover fare i conti con me! Una notte entrarono di soppiatto nella stanza della principessa, la legarono e la imbavagliarono. I suoi tentativi di liberarsi da quelle corde turbarono il mio riposo tanto da farmi sobbalzare come se avessi avuto un incubo terrificante; mi svegliai, andai a controllare affacciandomi alla finestra e vidi il Cavaliere Oscuro che la portava in spalla.
A quel punto urlai: “Lascia stare la principessa o te la dovrai vedere con me!”.
La lasciò a terra e tirò fuori la spada. Io presi la mia e una mossa dopo l’altra il Cavaliere fu atterrato. Ma proprio mentre credevo di avercela fatta apparve il malefico Serpente Nero che disse: “Non te ne andrai così facilmente, almeno non prima di aver fatto i conti con me.”
Lui capì che non sarebbe stato un grosso problema appena cominciai a lottare combattendo con tutte le mie forze per difendere la principessa e tutta la sua meravigliosa famiglia reale.
Dissi alla spietata serpe che non mi avrebbe battuto così facilmente e mi mossi con cotanta destrezza da confondergli le idee e batterlo rapidamente. Cadde a terra dopo aver ricevuto il colpo di grazia e perse i sensi.
Dopodiché chiamai le guardie del palazzo che corsero in mio aiuto. Intanto il Serpente svegliandosi urlò: “Tornerò, non te la caverai così facilmente!”. Poi, ancora stordito dalla sconfitta nel precedente combattimento, urtò un vaso che si trovava vicino al letto della principessa che nella caduta colpì la cicatrice. A quel punto Il Serpente Nero urlò esclamando: “Oh, no! sulla cicatrice no!”
In quel momento capii qual era il suo punto debole ed esclamai: “Non credo che ti rivedrò molto presto! Ho trovato il tuo tallone d’Achille! Comincia a pregare, sei finito!”
Presi la spada e gliela lanciai dritta al centro della cicatrice. Una luce uscì dalla ferita ormai riaperta trasformandola in un ciondolo magico in cui il Serpente rimase intrappolato per sempre. Sistemai la principessa sotto le coperte e misi il ciondolo magico in un luogo sicuro. Tornai a dormire e quando aprii gli occhi mi ritrovai nel mondo reale, fuori dal mio regno.
Accadde però una cosa alquanto strana. Quando mi alzai ritrovai lo stesso ciondolo sopra il cuscino del mio letto. A quel punto io non riuscii più a capire se fosse stato un sogno o realtà.