
La morte di Patroclo e il dolore di Achille
28 Dicembre 2019
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28 Dicembre 2019Analisi, commento, testo e parafrasi del duello tra Ettore e Aiace tratto dal Libro VII dell’Iliade.
📖 Analisi del Testo
1. Il Duello come Motivo Epico
Il combattimento tra Ettore e Aiace rappresenta un elemento tipico del poema epico: il duello tra campioni. Spesso Omero interrompe le battaglie generali per concentrarsi su scontri individuali che mettono in risalto il valore, la forza e l’onore degli eroi.
2. L’Onore e la Gloria (Kléos)
Entrambi i guerrieri si battono per ottenere kléos (gloria eterna). Ettore è il campione dei Troiani e simbolo di difesa della patria; Aiace, pur non essendo il principale eroe greco (ruolo riservato ad Achille), rappresenta la potenza e la solidità della falange achea.
3. L’Intervento Divino
L’influenza degli dèi è evidente: Apollo aiuta Ettore a rialzarsi quando viene ferito, mentre Zeus viene invocato da Aiace. Questo sottolinea come il destino della guerra non dipenda solo dalla forza umana, ma anche dalla volontà degli dèi.
4. Il Rispetto tra Guerrieri
Alla fine del duello, invece di odiarsi, i due si scambiano doni. Questo evidenzia un aspetto cruciale dell’etica eroica: il rispetto per il valore del nemico. La guerra non è solo odio, ma anche riconoscimento reciproco tra pari.
💬 Commento Critico
📌 Il duello come confronto tra due modelli di eroe
- Ettore incarna l’eroe che combatte per la patria, guidato dal dovere e dalla responsabilità verso la sua città e la sua famiglia.
- Aiace rappresenta la forza e il coraggio, ma il suo carattere è più “meccanico” rispetto ad Achille, mancando della profondità psicologica di Ettore.
📌 L’importanza dell’onore e della tregua
Il fatto che il duello non si concluda con la morte di uno dei due è significativo. Omero non esalta la violenza fine a sé stessa, ma mette in scena un codice cavalleresco ante litteram, basato sul riconoscimento del valore reciproco.
📌 La paura e l’incertezza tra i Greci
L’iniziale silenzio dei Greci mostra una crisi del loro eroismo: nessuno vuole affrontare Ettore. Questo crea suspense e sottolinea il timore che incute il principe troiano, accrescendo la sua statura di eroe.
📌 Confronto con altri duelli epici
- Il duello tra Ettore e Aiace si differenzia da quello tra Achille ed Ettore (Libro XXII), dove la violenza è assoluta e non c’è spazio per il rispetto.
- Ricorda per certi aspetti il duello tra Paride e Menelao (Libro III), che però non si conclude con un vincitore chiaro.
📌 Conclusione
Il duello tra Ettore e Aiace non ha un esito definitivo, ma è un momento essenziale dell’Iliade, in cui emergono i valori epici di coraggio, onore e rispetto per il nemico. La tregua segna un raro momento di umanità nella brutalità della guerra, anticipando il tragico destino che attende Ettore nel confronto finale con Achille.
📜 Testo e parafrasi
Di seguito, il duello tra Ettore e Aiace, secondo la traduzione di Ettore Romagnoli, con accanto una parafrasi
Così parlava lo splendido Ettore ed uscì dalle porte: insieme a lui andava il fratello Alessandro. Nel loro animo entrambi erano impazienti di dare battaglia e scontrarsi. Come un Dio manda un vento favorevole ai naviganti in attesa, 5. quando, stanchi di remare, le loro braccia sono sfinite, così apparvero ai Troiani quei due, che tanto li desideravano. Alessandro uccise Menestio, figlio di Arìtoo, che abitava ad Arne, nato da Filomela e dall’uccisore d’uomini Arìtoo, armato di mazza. Ettore colpì Eioneo con la lancia acuta, 10. nel collo, sotto l’elmo di bronzo, e lo rese fiacco. Glauco, figlio d’Ippòlooco, capo dei Licii, colpì con la lancia Ifigeno, nel mezzo del petto, mentre montava sul carro, e questi cadde riverso. Quando Atena vide i Greci morire nella mischia cruenta, 15. scese dall’Olimpo verso Ilio sacra. Le andò incontro Apollo, che voleva aiutare i Troiani, e si incontrarono presso la quercia, e per primo le disse il figlio di Zeus, Apollo: “Perché, figlia del grande Zeus, sei scesa dall’Olimpo? Con quale intento ardito? 20. Vuoi forse volgere le sorti della battaglia a favore dei Danai? Non ti commuove il dolore dei Troiani? Ascoltami: meglio sarebbe sospendere la guerra per oggi; domani riprenderanno a combattere fino alla distruzione di Ilio, poiché così piace a voi, 25. dee immortali, che distruggete la città . Rispose Atena: “D’accordo, arciere sovrano, ma come pensi di fermare i combattenti?” E Apollo: “Facciamo sorgere in Ettore l’ardire di sfidare a duello un Acheo valoroso. 30. I Greci, colpiti nel cuore, accetteranno la sfida e manderanno a combattere il grande Aiace”. Così parlò, e la dea dagli occhi lucenti acconsentì. Elena, figlia di Priamo, aveva un fratello, il veggente Eleno, che udì il consiglio degli dei. 35. Si avvicinò a Ettore e gli disse: “Ettore, figlio di Priamo, pari a Zeus in saggezza, ascolta mio fratello. Fai cessare la battaglia e sfida a duello il più valoroso dei Greci; così Apollo e Atena ti concederanno gloria”. 40. Così disse, e Ettore si rallegrò nel cuore. Avanzò tra le prime file, con la lancia alzata, e fermò i Troiani. Agamennone fece lo stesso tra i Greci, e i due eserciti si sedettero. Ettore parlò: “Ascoltatemi, Troiani e Greci. 45. Zeus non ha mantenuto il patto, ma ci ha destinato dolori e guerre, fino alla distruzione di una città . Tra voi ci sono i più valorosi dei Greci; chi ha coraggio venga a combattere con me. Così sapremo a chi concede gloria Zeus. 50. Se mi ucciderà , spoglierà le mie armi e le porterà alle navi; ma restituisca il mio corpo perché i Troiani e le Troiane mi diano sepoltura. Se io lo ucciderò, farò lo stesso: porterò le sue armi a Ilio e le offrirò ad Apollo, 55. ma restituirò il corpo ai Greci, perché lo seppelliscano e innalzino un tumulo sul lido dell’Ellesponto. Così diranno le generazioni future: ‘Un valoroso è morto, e il grande Ettore lo ha ucciso'”. Così disse, e tutti rimasero in silenzio, 60. vergognandosi di rifiutare e temendo di accettare. Infine si alzò Menelao, afflitto nel cuore, e rimproverò i Greci: “Ahimè, vanteranno i Troiani che non c’è un Acheo disposto a combattere con Ettore. Ma voi siete tutti vigliacchi, e per voi 65. periremo, voi che siete disonore e vergogna. Io stesso combatterò con lui, anche se la vittoria è nelle mani degli dei”. Così disse, e si armò di splendide armi. Allora, Menelao, la morte ti sarebbe apparsa 70. per mano di Ettore, più forte di te, se i re degli Achei non si fossero alzati e trattenuto il figlio di Atreo. Il possente Aiace Telamonio e Odisseo lo fermarono e gli dissero: “Menelao, sei pazzo? 75. Vuoi combattere con Ettore? Sei più debole di lui. Stai tra i compagni; lo affronteranno altri più forti di te, e senza paura. Anche se è terribile, non tutti i Greci lo temono”. Così dissero, e lo convinsero, 80. e Menelao obbedì, felice nel cuore, perché i compagni lo fermarono. Allora Nèstore si alzò e disse: “Ohimè, grande dolore per la Grecia! Come piangerà il vecchio Peleo, consigliere dei Mirmidoni, 85. che spesso mi chiedeva dei Greci, dei figli e dei nipoti. Se sapesse che tremano davanti a Ettore, |
 Parafrasi del TestoDopo un lungo scontro tra Achei e Troiani, Atena e Apollo, preoccupati per il massacro, decidono di interrompere momentaneamente la battaglia. Apollo suggerisce di far emergere un campione troiano che sfidi a duello un eroe acheo. La proposta viene accolta, ed Ettore, incoraggiato dal veggente Eleno, avanza sfidando a duello il più valoroso tra i Greci. Nessuno dei Danai osa inizialmente rispondere alla sfida, provocando l’indignazione di Menelao, che si offre volontario. Tuttavia, i comandanti greci lo trattengono, ritenendolo non all’altezza di Ettore. Alla fine, viene scelto Aiace Telamonio, il quale, dopo aver invocato Zeus per il suo aiuto, affronta Ettore. I due eroi si scambiano colpi potenti: Aiace riesce a ferire Ettore con una pietra e a farlo cadere, ma Apollo interviene per aiutarlo a rialzarsi. Dopo un combattimento accanito, i due vengono separati dagli araldi, che decretano la fine del duello per la notte. Ettore e Aiace si scambiano doni in segno di rispetto reciproco, suggellando così un momento di tregua tra i due schieramenti. |