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28 Dicembre 2019Lo spazio nella narrazione: costruzione e funzioni
Lo spazio narrativo rappresenta una dimensione fondamentale dell’opera letteraria, un elemento strutturale che va ben oltre la semplice funzione di sfondo o contenitore dell’azione. Nella narratologia contemporanea, lo spazio è riconosciuto come un sistema semiotico complesso, capace di generare significati e di interagire dinamicamente con gli altri elementi del testo narrativo.
La costruzione dello spazio narrativo
Modalità di rappresentazione
La costruzione dello spazio narrativo avviene attraverso diverse strategie testuali:
- Descrizione diretta: passaggi esplicitamente dedicati alla rappresentazione dello spazio, che possono assumere forme diverse (quadro, panorama, ritratto d’ambiente)
- Riferimenti indiretti: informazioni spaziali disseminate nel testo attraverso dettagli, allusioni, presupposizioni
- Percezione dei personaggi: spazio filtrato attraverso lo sguardo e la sensibilità dei personaggi, con effetti di soggettivizzazione
- Movimento: spazio rivelato progressivamente attraverso percorsi, spostamenti, viaggi dei personaggi
Tecniche di focalizzazione spaziale
- Bird’s eye view: visione dall’alto, panoramica che abbraccia ampi spazi
- Close-up: focalizzazione ravvicinata su dettagli e particolari dello spazio
- Scanning: esplorazione sequenziale che segue un percorso logico nello spazio
- Selective focus: illuminazione selettiva di certi elementi spaziali, lasciando il resto in ombra
Categorie spaziali fondamentali
Lo spazio narrativo si articola secondo opposizioni binarie fondamentali:
- Aperto/chiuso: contrapposizione tra spazi liberi, senza confini definiti, e spazi delimitati, circoscritti
- Alto/basso: verticalità che spesso implica gerarchie sociali, morali o spirituali
- Centro/periferia: tensione tra luoghi focali e marginali, con relative implicazioni di potere
- Vicino/lontano: gradazioni di distanza che influenzano la percezione e l’accessibilità
- Privato/pubblico: distinzione tra spazi dell’intimità e della socialità
- Familiare/estraneo: contrasto tra luoghi conosciuti e sconosciuti, con effetti di sicurezza o inquietudine
Tipologie di spazi narrativi
Spazi geografici
- Spazi naturali: paesaggi, elementi geografici, ambienti non antropizzati
- Spazi urbani: città, quartieri, strade come costruzioni sociali e culturali
- Spazi domestici: case, stanze, interni che definiscono l’identità e l’intimità
- Spazi di transizione: soglie, porte, finestre, ponti che connettono dimensioni diverse
Spazi simbolici
- Spazi utopici: luoghi ideali che rappresentano aspirazioni e possibilità alternative
- Spazi distopici: ambienti negativi che materializzano paure e critiche sociali
- Spazi eterotopici: “altri luoghi” che, secondo Foucault, contestano o invertono gli spazi convenzionali
- Spazi liminali: zone di confine, di transizione o di iniziazione
Spazi mentali
- Spazi della memoria: luoghi ricordati, ricostruiti o trasfigurati dal ricordo
- Spazi onirici: ambienti del sogno, caratterizzati da logiche non ordinarie
- Spazi della coscienza: rappresentazioni spaziali di stati mentali o emotivi
- Spazi immaginari: costruzioni puramente fantastiche o impossibili
Funzioni dello spazio narrativo
Funzione mimetica
Lo spazio contribuisce alla rappresentazione verosimile del mondo:
- Crea un “effetto di realtà” attraverso dettagli concreti e riconoscibili
- Situa l’azione in contesti storici e geografici identificabili
- Fornisce coerenza e plausibilità al mondo narrativo
Funzione strutturale
Lo spazio organizza il materiale narrativo:
- Delimita unità narrative (episodi, sequenze, scene)
- Articola opposizioni significative nell’economia del racconto
- Stabilisce gerarchie tra eventi e personaggi
- Determina possibilità e vincoli dell’azione
Funzione caratterizzante
Lo spazio definisce i personaggi:
- Riflette stati d’animo, psicologie, condizioni sociali
- Stabilisce corrispondenze tra interiorità e ambiente esterno
- Determina appartenenze e identità culturali
- Influenza comportamenti e possibilità d’azione
Funzione simbolica
Lo spazio veicola significati ulteriori:
- Materializza concetti astratti e valori
- Crea sistemi metaforici coerenti
- Attiva riferimenti intertestuali e archetipi culturali
- Costruisce allegorie di condizioni esistenziali o sociali
Funzione pragmatica
Lo spazio orienta l’esperienza del lettore:
- Guida l’immersione nel mondo narrativo
- Facilita o complica la mappatura cognitiva degli eventi
- Produce effetti emotivi (claustrofobia, vertigine, intimità)
- Attiva processi di identificazione o straniamento
Evoluzione storica della rappresentazione spaziale
Dal luogo al non-luogo
- Spazio premoderno: luoghi densi di significato, radicati nella tradizione e nell’identità
- Spazio moderno: frammentazione, alienazione, perdita del centro
- Spazio postmoderno: non-luoghi, spazi virtuali, ibridazioni e contaminazioni
- Spazio globale: tensione tra omologazione e specificità locale
Tendenze contemporanee
- Spatial turn: rinnovata attenzione critica alla dimensione spaziale nella cultura contemporanea
- Geocritica: approccio che studia le interazioni tra spazi reali e loro rappresentazioni letterarie
- Cartografie letterarie: mappature che visualizzano relazioni tra geografia fisica e immaginaria
- Ecocritica: analisi delle rappresentazioni degli ambienti naturali e delle loro implicazioni ecologiche
Casi esemplari
La centralità dello spazio emerge con particolare evidenza in alcune opere paradigmatiche:
- “La Divina Commedia”: strutturazione cosmologica che materializza una visione teologica e morale
- “Il castello” di Kafka: spazio labirintico come allegoria dell’alienazione burocratica
- “Alla ricerca del tempo perduto” di Proust: spazi della memoria che si sovrappongono e si trasformano
- “Cent’anni di solitudine” di García Márquez: Macondo come microcosmo simbolico che condensa una storia collettiva
- “La città invisibili” di Calvino: proliferazione di spazi immaginari che esplorano potenzialità e limiti della rappresentazione
Lo spazio narrativo, dunque, lungi dall’essere un semplice contenitore dell’azione, si configura come una complessa costruzione semiotica che interagisce attivamente con tutti gli altri elementi del testo. La sua analisi offre una chiave interpretativa privilegiata, capace di illuminare non solo le strategie narrative dell’opera, ma anche le concezioni culturali, filosofiche e antropologiche che la sottendono.