
Introduzione a Omero
28 Dicembre 2019
Poetica classicista e poetica romantica
28 Dicembre 2019Le opere attribuite a Omero, l’Iliade e l’Odissea, hanno affascinato generazioni di studiosi e lettori, tanto da far sorgere domande sulla loro origine, autenticità e fondamento storico.
1. Introduzione
Tra gli interrogativi che gli studiosi si sono posti sin dall’antichità, due dei più dibattuti sono:
- Esiste davvero una base storica per la guerra di Troia narrata nell’Iliade?
- Chi era Omero e come si sono formati i poemi epici a lui attribuiti?
Queste domande hanno portato a due importanti filoni di ricerca: quello archeologico, culminato con la scoperta di Troia, e quello filologico, che ha dato vita alla cosiddetta questione omerica.
2. La scoperta di Troia e il dibattito sulla sua esistenza
Per secoli, molti studiosi hanno considerato la guerra di Troia un mito, un racconto epico senza alcuna base storica. Tuttavia, nel XIX secolo, l’archeologo tedesco Heinrich Schliemann (1822-1890) cercò di dimostrare il contrario.
2.1. Heinrich Schliemann e la sua ricerca
Schliemann, convinto della storicità dell’Iliade, basò la sua ricerca sulle descrizioni geografiche contenute nel poema. Seguendo gli studi di Frank Calvert, individuò il sito di Hisarlık, nell’odierna Turchia, come il luogo della mitica città di Troia.
Nel 1870, iniziò gli scavi e portò alla luce diverse stratificazioni archeologiche, identificando uno degli strati più antichi con la Troia omerica. Tra le sue scoperte più celebri c’è il cosiddetto “Tesoro di Priamo”, una collezione di gioielli e manufatti d’oro che Schliemann attribuì, con molto entusiasmo e scarsa scientificità, al leggendario re troiano.
2.2. I diversi strati di Troia
Gli scavi successivi hanno rivelato che il sito di Hisarlık ospita almeno nove città sovrapposte, ognuna appartenente a un’epoca diversa. Gli archeologi oggi suddividono Troia in più livelli (Troia I – Troia IX):
- Troia II (2500-2300 a.C.) → Corrisponde alla città scoperta da Schliemann, ma troppo antica per coincidere con la guerra di Troia.
- Troia VI (1700-1250 a.C.) → Molti studiosi la identificano con la città che potrebbe aver ispirato l’Iliade.
- Troia VIIa (1250-1180 a.C.) → Mostra segni di distruzione violenta e coincide con il periodo in cui, secondo le ipotesi moderne, sarebbe avvenuta la guerra di Troia (XII secolo a.C.).
2.3. Il contributo di Wilhelm Dörpfeld e Carl Blegen
Dopo Schliemann, gli archeologi Wilhelm Dörpfeld e Carl Blegen proseguirono gli scavi con maggiore rigore scientifico. Blegen, negli anni ’30, identificò Troia VIIa come la città più plausibile per un evento storico che potrebbe aver ispirato la guerra di Troia narrata da Omero.
2.4. Troia: mito o realtà storica?
Oggi, la maggior parte degli studiosi ritiene che Troia sia realmente esistita, ma il legame con la guerra descritta da Omero rimane incerto. L’Iliade potrebbe essere una rielaborazione poetica di eventi storici reali, influenzata dalla tradizione orale e arricchita di elementi mitologici.
3. La questione omerica
Oltre alla ricerca della Troia storica, un altro grande dibattito ha dominato gli studi classici: la questione omerica, ovvero l’indagine sulla paternità e la formazione dei poemi epici attribuiti a Omero.
3.1. Omero: autore singolo o tradizione collettiva?
La critica si è divisa su due ipotesi principali:
- Teoria unitaria: sostiene che Omero sia stato un poeta realmente esistito, autore sia dell’Iliade che dell’Odissea.
- Teoria analitica: propone che i poemi siano il frutto di una lunga tradizione orale, poi fissata per iscritto da più autori nel corso dei secoli.
3.2. Tradizione orale e composizione dell’Iliade e dell’Odissea
Molti studiosi ritengono che Omero (se mai sia esistito) fosse un aedo, ovvero un poeta orale che recitava i suoi versi accompagnandosi con la lira. La metrica in esametri e l’uso di formule ripetitive (es. “Achille piè veloce”) sono caratteristiche tipiche della poesia orale.
Secondo la teoria della “dettatura omerica”, avanzata da Milman Parry e Albert Lord nel XX secolo, l’Iliade e l’Odissea sarebbero state trascritte nel VII-VI secolo a.C., quando la scrittura alfabetica divenne più diffusa in Grecia.
3.3. Differenze tra Iliade e Odissea
Alcuni studiosi sostengono che le due opere abbiano autori diversi. L’Iliade ha uno stile più solenne e tragico, mentre l’Odissea è più avventurosa e fiabesca, con un’enfasi maggiore sull’astuzia e la navigazione.
3.4. Il ruolo della Grecia arcaica
Un altro aspetto importante della questione omerica riguarda il contesto storico in cui i poemi sono stati scritti. L’Iliade e l’Odissea riflettono una società aristocratica basata sull’eroismo e sulla guerra, ma con elementi più recenti tipici della Grecia arcaica (VIII-VII secolo a.C.), come la nascita delle poleis e le prime forme di governo cittadino.
4. Conclusione
La scoperta di Troia ha dimostrato che dietro i miti dell’Iliade potrebbe esserci una base storica, anche se la guerra descritta da Omero è probabilmente una fusione di eventi reali e leggendari.
Allo stesso tempo, la questione omerica continua a dividere gli studiosi: Omero è stato un poeta storico o solo un nome collettivo per un’antica tradizione orale?
Ciò che è certo è che i suoi poemi hanno plasmato la cultura occidentale e continuano a influenzare la letteratura, la filosofia e l’arte fino ai giorni nostri.