
Caratteri del Romanticismo
28 Dicembre 2019
La creazione di Enkidu dal poema di Gilgamesh
28 Dicembre 2019Testo, metrica, tematiche e analisi della poesia “A una foglia” di Niccolò Tommaseo
Testo della poesia “A una foglia” di Niccolò Tommaseo
Foglia, che lieve a la brezza cadesti
sotto i miei piedi, con mite richiamo
forse ti lagni perch’io ti calpesti.
Mentr’eri viva sul verde tuo ramo,
5 passai sovente, e di te non pensai;
morta ti penso, e mi sento che t’amo.
Tu pur coll’aure, coll’ombre, co’ rai
venivi amica nell’anima mia;
con lor d’amore indistinto t’amai.
10 Conversa in loto ed in polvere, o pia,
per vite nuove il perpetuo concento
seguiterai della prima armonia.
E io, che viva in me stesso ti sento,
cadrò tra breve, e darò del mio frale
15 al fiore, all’onda, all’elettrico, al vento.
Ma te, de’ cieli nell’alto, sull’ale
recherà grato lo spirito mio;
e, pura idea, di sorriso immortale
sorriderai nel sorriso di Dio.
1. Introduzione
“A una foglia” è una lirica di Niccolò Tommaseo, scrittore, lessicografo e poeta del XIX secolo, noto soprattutto per il suo impegno patriottico e religioso. Questa poesia è un esempio della sua sensibilità romantica e spirituale, in cui la contemplazione di una foglia caduta diventa spunto per una meditazione sulla caducità della vita e sulla dimensione trascendente dell’esistenza umana.
2. Struttura e metrica
La poesia è composta da sei terzine di endecasillabi con rima ABA BCB CDC…, seguendo lo schema della terza rima dantesca, una scelta che conferisce solennità e fluidità al componimento.
3. Temi principali
✅ Caducità della vita e riflessione sulla morte
- La foglia che cade rappresenta l’inevitabile declino dell’esistenza umana.
- Solo quando la foglia è morta il poeta si accorge della sua importanza (“Morta ti penso, e mi sento che t’amo”, v. 6), suggerendo un parallelo con la condizione umana: spesso si apprezza qualcosa solo quando è perduto.
✅ Ciclo della natura e trasformazione
- La foglia, anche se caduta, non scompare definitivamente: diventerà polvere e contribuirà a nuova vita (“Conversa in loto ed in polvere, o pia, per vite nuove”, vv. 10-11).
- Anche il poeta, consapevole della propria mortalità (“cadrò tra breve” v. 14), diventerà parte degli elementi della natura (“darò del mio frale / al fiore, all’onda, all’elettrico, al vento”, vv. 14-15).
✅ Speranza nella trascendenza e nell’immortalità
- L’ultima parte della poesia introduce una visione spirituale: lo spirito del poeta eleverà la foglia al cielo, trasformandola in un’idea pura che parteciperà del “sorriso di Dio”.
- Qui emerge una visione religiosa e idealistica, tipica del Romanticismo spirituale di Tommaseo.
4. Analisi dei versi
🔹 Versi 1-6: Il poeta riflette sulla foglia caduta
Foglia, che lieve a la brezza cadesti
sotto i miei piedi, con mite richiamo
forse ti lagni perch’io ti calpesti.
Mentr’eri viva sul verde tuo ramo,
passai sovente, e di te non pensai;
morta ti penso, e mi sento che t’amo.
- Il poeta si rivolge direttamente alla foglia, caduta con leggerezza al suolo, e immagina che essa possa lamentarsi di essere calpestata.
- La caduta della foglia passa inosservata come spesso accade per le cose della vita, finché non sono perse.
- Il contrasto tra vita e morte è evidente: solo dopo la morte la foglia acquista significato per il poeta, che ora la ama.
🔹 Versi 7-12: Unione della foglia con gli elementi della natura
Tu pur coll’aure, coll’ombre, co’ rai
venivi amica nell’anima mia;
con lor d’amore indistinto t’amai.
Conversa in loto ed in polvere, o pia,
per vite nuove il perpetuo concento
seguiterai della prima armonia.
- La foglia faceva parte del mondo naturale e inconsapevolmente entrava in contatto con l’anima del poeta attraverso il vento, l’ombra e la luce (“coll’aure, coll’ombre, co’ rai”, v. 7).
- Anche se ora è diventata polvere, essa continuerà a esistere in nuove forme, partecipando all’armonia universale della natura.
🔹 Versi 13-18: La sorte dell’uomo e la trascendenza
E io, che viva in me stesso ti sento,
cadrò tra breve, e darò del mio frale
al fiore, all’onda, all’elettrico, al vento.
Ma te, de’ cieli nell’alto, sull’ale
recherà grato lo spirito mio;
e, pura idea, di sorriso immortale
sorriderai nel sorriso di Dio.
- Il poeta riconosce il proprio destino mortale (“cadrò tra breve”, v. 14), ma come la foglia si trasforma, anche lui si dissolverà nella natura.
- Tuttavia, vi è una differenza: la foglia, attraverso la memoria del poeta, avrà un destino più alto.
- Il concetto di “pura idea” richiama la filosofia platonica e cristiana: ciò che è materiale si dissolve, ma ciò che ha significato può ascendere a Dio.
- Il verso finale è di grande intensità spirituale: il sorriso della foglia diventa parte del “sorriso di Dio”, simbolo di una bellezza eterna e immutabile.
5. Conclusione e significato complessivo
🔹 Un Romanticismo spirituale
- La poesia riflette una visione romantica e cristiana della natura: tutto è collegato in un ciclo vitale, ma esiste anche una dimensione spirituale più alta.
- La natura non è solo un elemento fisico, ma ha una risonanza emotiva e simbolica.
🔹 Un parallelo tra uomo e natura
- La foglia diventa una metafora dell’uomo: entrambi sono destinati a morire, ma mentre il corpo si dissolve, l’anima può elevarsi.
- La poesia suggerisce una visione serena e fiduciosa della morte, come passaggio a una nuova forma di esistenza.
🔹 Il ruolo della memoria e della poesia
- Il poeta, ricordando la foglia, le dà nuova vita. Questo è il potere della poesia: trasformare il transitorio in eterno.
- La foglia non è più solo un elemento naturale, ma un’idea pura, un simbolo di bellezza e spiritualità.
6. Confronto con altre poesie e influenze
- Questo componimento può essere accostato alle poesie di Leopardi sulla natura e sulla caducità della vita, come La ginestra o A Silvia.
- Tuttavia, mentre in Leopardi prevale il pessimismo, in Tommaseo vi è una fiducia nella continuità dell’esistenza attraverso Dio.
- La presenza della natura come simbolo di trasformazione e di trascendenza ricorda anche i poeti romantici europei, come Wordsworth o Shelley.
7. Considerazioni finali
“A una foglia” è una poesia che unisce lirismo, riflessione esistenziale e spiritualità. La foglia caduta diventa simbolo della transitorietà della vita, ma anche della sua rinascita e immortalità in una dimensione superiore. Tommaseo esprime una visione pacificata della morte, in cui tutto trova una nuova forma nell’armonia del creato e nel sorriso di Dio.