
Eterni forestieri di Luigi Gaudio
28 Dicembre 2019
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28 Dicembre 2019Dedicata alla parrocchia dei SS. Pietro e Paolo di Corsico negli anni in cui don Savino Gaudio ne era parroco, questo brano rappresenta un messaggio di fiducia e rinnovamento per l’intera comunità parrocchiale.
Uno degli elementi più suggestivi della canzone è la ripetizione dell’espressione “non ci sarà mai”, che enfatizza come nessuna situazione sia mai completamente priva di speranza. Questo concetto si traduce in un forte incoraggiamento per i fedeli: anche nei momenti più difficili, sia a livello personale che collettivo, la fede e la solidarietà possono portare a una rinascita.
Il ruolo di don Savino Gaudio, parroco a Corsico fra il 2012 e il 2016 ha ispirato questo brano come un inno alla perseveranza spirituale e all’unione tra le persone. La comunità parrocchiale, infatti, ha sempre rappresentato un punto di riferimento per chi cerca conforto e guida nella fede, e la canzone riflette perfettamente questo spirito di appartenenza e sostegno reciproco.
La scelta della musica bossa nova per accompagnare questo messaggio non è casuale. Con il suo ritmo dolce e malinconico, la bossa nova riesce a trasmettere in modo unico un senso di speranza delicata e resiliente. Questo genere musicale, noto per la sua leggerezza e profondità al tempo stesso, amplifica il messaggio della canzone: la speranza non è mai urlata, ma sussurrata con dolcezza e determinazione.
Grazie alla sua combinazione di testo evocativo e melodia avvolgente, Bossa Nova della Speranza diventa più di una semplice canzone: è un invito a non arrendersi, a credere nella possibilità di cambiamento e a trovare nella fede e nella comunità la forza per andare avanti.
Bossa nova della speranza
Non ci sarà mai
un deserto immenso
coperto soltanto
di sabbia e di vento.
Non ci sarà mai
una cima isolata,
spazzata per sempre
da neve gelata.
Nessuna vallata,
ai piedi del fuoco,
rimarrà condannata
alla cenere a lungo.
E nessun terreno,
per quanto assetato,
rimarrà per sempre
arido e vuoto.
Non ci sarà mai
una madre distante,
che possa scordare
il pianto di un bimbo.
Non ci sarà mai
un uomo perduto,
che non abbia avuto
un battito amico.
In nessun luogo,
per quanto sofferto,
prevarrà il vuoto,
l’assenza, il gelo.
E nessun amore,
per quanto taciuto,
rimarrà per sempre
morto e finito.
Forse può bastare
questa dolce samba,
che con le sue note
la speranza canta.
Analisi del testo
1. Temi principali
Il testo si sviluppa attorno a un messaggio di speranza e di fiducia nel cambiamento positivo. L’autore utilizza immagini potenti legate alla natura (deserti, montagne, lava, terreni secchi) per rappresentare situazioni di apparente desolazione, ma subito ribadisce che nessuna di esse è immutabile. Anche la durezza della vita, la solitudine e l’indifferenza non sono eterne: ogni situazione, anche la più difficile, porta in sé la possibilità di un rinnovamento.
2. Struttura e stile
Il ritmo del testo richiama una melodia dolce e malinconica, tipica della bossa nova. Le ripetizioni (“Non ci sarà mai…”) rafforzano il senso di certezza nel messaggio positivo dell’autore, mentre le immagini contrastanti tra difficoltà e speranza creano un effetto evocativo e suggestivo.
3. Simbolismo
- Il deserto, la montagna e la valle vulcanica → Simboleggiano ostacoli e momenti difficili nella vita, ma anche il fatto che ogni difficoltà può essere superata.
- La madre e il bambino → Rappresentano il legame più puro e universale dell’amore e dell’accudimento, suggerendo che nessuno è realmente dimenticato.
- L’uomo solo → Indica la paura della solitudine, ma ribadisce che tutti, prima o poi, trovano un legame umano che li ha toccati.
- La samba/bossa nova → Simboleggia la leggerezza e la forza della musica nel trasmettere speranza e consolazione.
4. Messaggio finale
Il testo suggerisce che, nonostante le difficoltà della vita, non esiste una condizione di totale desolazione o di isolamento assoluto. Il mondo e le relazioni umane sono in continua trasformazione, e anche nelle situazioni più oscure esiste la possibilità di un cambiamento positivo. La bossa nova stessa, con il suo ritmo dolce e malinconico, diventa un simbolo della speranza che continua a vibrare, anche nei momenti di difficoltà.