
Il gelsomino notturno di Pascoli
28 Dicembre 2019
Dante Paradiso XXXIII vv. 67-145
28 Dicembre 2019Il Decameron di Giovanni Boccaccio è una delle opere più rappresentative della letteratura medievale italiana e del Rinascimento.
Scritto tra il 1349 e il 1353, il testo si inserisce nel contesto della Firenze del Trecento, devastata dalla peste nera. Questa terribile epidemia diventa lo sfondo della narrazione e il pretesto per una struttura narrativa innovativa.
L’opera racconta di dieci giovani (sette donne e tre uomini) che, per sfuggire alla pestilenza che imperversa a Firenze, si rifugiano in una villa di campagna. Per passare il tempo, decidono di raccontare ogni giorno una serie di novelle per dieci giorni, generando così una raccolta di cento storie. Le novelle spaziano in vari temi, dall’amore all’ingegno, dalla fortuna alla virtù, passando per racconti comici, drammatici e spesso licenziosi.
Uno degli aspetti più innovativi del Decameron è la varietà dei temi e dei toni utilizzati da Boccaccio, che riesce a esplorare in profondità la complessità dell’animo umano. Non c’è solo il dramma della peste o le questioni legate alla morale religiosa dell’epoca, ma anche uno spirito giocoso, critico e talvolta ribelle.
L’opera
Nel proemio, Boccaccio sottolinea l’importanza dell’intrattenimento e del conforto che la narrazione può offrire nei momenti difficili:
“Umanamente parlando, a chi vuol fuggire la malinconia, conviene fuggir prima la cagione di quella.”
Questa frase esprime il concetto centrale del libro: attraverso la narrazione, i giovani protagonisti cercano di allontanarsi dal dolore e dalla sofferenza.
Nel corso dell’opera, Boccaccio presenta una visione del mondo dinamica e talvolta ironica, come si nota nella famosa novella di Ser Ciappelletto (giornata prima, novella prima), dove un uomo malvagio riesce a ingannare un confessore e ad essere considerato un santo:
“Io fui, sì come tu mi vedi, un uomo peccatore, e assai fui, né seppi mai far del bene; anzi, per contrario, sempre che mi fu possibile, ogni malizia e mal fare operai.”
Questa novella introduce uno dei temi ricorrenti del Decameron: l’abilità dell’intelligenza umana nel superare, e talvolta ribaltare, le situazioni più avverse.
Il Decameron è quindi un’opera che, nonostante il contesto tragico, offre una finestra sullo spirito umano, capace di resistere e trovare sollievo anche nelle circostanze più estreme.