Ne “La notte dei ricordi” Mastro Don Gesualdo tira le somme della sua vita: la riflessione è amara e sconsolata.
“Mastro Don Gesualdo”, pubblicato nel 1889, è uno dei romanzi più famosi di Giovanni Verga, uno dei più importanti scrittori italiani del XIX secolo. Fa parte del ciclo dei “Vinti” ed è considerato un capolavoro del verismo italiano, un movimento letterario simile al naturalismo francese.
La storia si svolge in Sicilia e segue l’ascesa sociale di Gesualdo Motta, un muratore diventato ricco proprietario terriero. “La notte dei ricordi” è probabilmente un episodio in cui il protagonista riflette sulla sua vita e sulle sue scelte.
Verga è noto per il suo stile realistico e per la sua descrizione accurata della società siciliana dell’epoca. Esplora spesso temi come l’ambizione, la lotta di classe e il conflitto tra tradizione e modernità.
Questo episodio specifico rappresenta un momento cruciale di introspezione per Gesualdo, in cui il passato e il presente si intrecciano attraverso i suoi ricordi.
“La notte dei ricordi” si colloca verso la fine del romanzo, quando Gesualdo Motta, ormai anziano e malato, si trova nel palazzo dei Leyra a Palermo, dove sua figlia Isabella lo ha accolto.
Elementi chiave dell’episodio:
Ambientazione: La scena si svolge di notte, in una grande camera del palazzo aristocratico, un ambiente estraneo e ostile per Gesualdo.
Stato d’animo del protagonista: Gesualdo è tormentato dall’insonnia e dai ricordi. Si sente solo, abbandonato e fuori posto in questo ambiente lussuoso.
Flusso di ricordi: Durante questa notte insonne, Gesualdo ripercorre mentalmente le tappe della sua vita:
La sua umile origine come muratore
Il duro lavoro per accumulare ricchezze
Il matrimonio con Bianca Trao
I suoi successi economici e l’ascesa sociale
I conflitti familiari, specialmente con la figlia Isabella
Riflessioni e rimpianti: Gesualdo si rende conto che, nonostante il suo successo materiale, ha fallito in molti aspetti della sua vita personale. Si sente alienato dalla figlia e dal genero, e rimpiange di non aver mai goduto veramente delle sue ricchezze.
Stile narrativo: Verga utilizza il discorso indiretto libero per fondere i pensieri di Gesualdo con la narrazione, creando un effetto di immediatezza e profondità psicologica.
Temi principali:
Il conflitto tra le classi sociali
L’illusione del successo materiale
L’alienazione e la solitudine
Il peso del passato sul presente
Simbolismo: La notte stessa diventa simbolo della fine imminente di Gesualdo, sia fisica che morale.
Questo episodio è cruciale nel romanzo perché offre un profondo svelamento della psiche del protagonista, mostrando come il suo apparente successo nasconda in realtà un profondo senso di fallimento e isolamento. Riflette anche i temi centrali dell’opera di Verga, come la critica al mito del progresso e l’inevitabile sconfitta dell’individuo di fronte alle forze sociali ed economiche.
Audio Lezioni, ascolta il podcast su Giovanni Verga del prof. Gaudio