
Dalle invasioni barbariche ai regni romano-germanici
28 Dicembre 2019
Glauco e Diomede terza parte
28 Dicembre 2019Pompeo, noto come Gneo Pompeo Magno, fu una delle figure più influenti della scena politica e militare dell’antica Roma durante il I secolo a.C.
Nato nel 106 a.C., Pompeo emerse come un leader militare e politico di grande rilievo, giocando un ruolo cruciale nelle guerre civili e nelle trasformazioni che portarono alla fine della Repubblica romana.
Ascesa Militare
Pompeo si distinse inizialmente come generale sotto Silla, durante la guerra civile contro Mario. Grazie ai suoi successi militari, guadagnò il soprannome di “Magnus” (il Grande) e ottenne il sostegno delle legioni. Le sue campagne militari in Sicilia, Africa, e successivamente in Spagna, dove sconfisse i seguaci di Sertorio, consolidarono la sua reputazione come uno dei più abili comandanti dell’epoca.
Ruolo Politico
Sul piano politico, Pompeo formò nel 60 a.C. il Primo Triumvirato insieme a Giulio Cesare e Marco Licinio Crasso. Questo patto, benché non ufficiale, permise ai tre di dominare la scena politica romana. Pompeo sposò Giulia, la figlia di Cesare, rafforzando ulteriormente l’alleanza. Tuttavia, la morte di Giulia e la scomparsa di Crasso nella battaglia di Carre nel 53 a.C. indebolirono il triumvirato.
Conflitto con Cesare
Pompeo e Cesare, un tempo alleati, divennero presto rivali. Nel 49 a.C., il Senato romano, temendo il crescente potere di Cesare, appoggiò Pompeo e lo nominò “difensore della Repubblica.” Questo portò alla guerra civile tra i due. Pompeo fu sconfitto nella battaglia di Farsalo nel 48 a.C. e fuggì in Egitto, dove fu assassinato su ordine del re Tolomeo XIII.
Eredità
Pompeo è ricordato come un grande stratega e uno degli ultimi difensori della Repubblica romana contro l’instaurazione del potere personale di Cesare. La sua morte segnò un punto di non ritorno nella transizione della Repubblica verso l’Impero. Il suo ruolo nella politica e nelle guerre civili rimane un capitolo fondamentale della storia romana.