
Certificazione di qualità della scuola
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25 Maggio 2025Dal 1° settembre 2025, la Cina introdurrà l’insegnamento obbligatorio dell’intelligenza artificiale già a partire dalla scuola primaria, coinvolgendo bambini di sei anni.
Una notizia che fa riflettere.
Come ogni innovazione scolastica, potrà essere valutata solo conoscendone gli obiettivi.
La scuola, infatti, ha il compito di sviluppare le potenzialità degli alunni, aiutandoli a comprendere e ad abitare consapevolmente il mondo in cui vivono: un mondo oggi sempre più pervaso dall’informatica.
I bambini usano i telefoni cellulari, parlano con giocattoli dotati di assistenti vocali, interagiscono con algoritmi: l’intelligenza artificiale è una presenza invisibile ma costante nel loro quotidiano.
Un aforisma un po’ provocatorio potrebbe essere: “Per imparare a nuotare bisogna studiare il mare?”
Tradotto: non basta che i bambini galleggino nell’oceano digitale, devono imparare a navigarlo con consapevolezza, spirito critico e competenza.
Il sistema normativo scolastico italiano, da tempo, contiene già quanto necessario per affrontare il cambiamento socio-culturale. L’ultima disposizione, del 2020, ricorda la finalità educativa dell’istituzione scolastica: “sviluppare le capacità e le competenze, attraverso conoscenze e abilità, generali e specifiche”.
Ne discende la centralità delle qualità degli alunni da potenziare, scegliendo con cura la strumentazione più efficace.