
I pilastri dimenticati della democrazia
30 Maggio 2025
La violazione dei diritti umani
31 Maggio 2025Un aspetto spesso trascurato della grammatica italiana è la questione del genere nei pronomi personali soggetto di 1ª e 2ª persona (io, tu, noi, voi).
Questi pronomi non presentano una marcatura formale di genere, a differenza dei pronomi di terza persona (lui/lei, essi/esse). Di conseguenza, il genere del soggetto va ricavato esclusivamente dal contesto. Vediamo qualche esempio:
- “Tu sei speciale”: senza ulteriori elementi, il pronome “tu” può riferirsi tanto a un uomo quanto a una donna.
- “Io sono felice”: anche qui, il genere del soggetto è neutro e va dedotto da eventuali indizi.
- “Noi siamo belli” o “Noi siamo belle”: in questo caso, l’aggettivo permette di intuire il genere del gruppo (solo uomini o misto nel primo caso, solo donne nel secondo).
Un punto particolarmente importante, sottolineato da @lepaginedelsapere, riguarda la natura degli aggettivi utilizzati come parte nominale:
- Alcuni aggettivi sono di genere variabile: es. “bello/bella”. Questi aiutano a identificare con precisione il genere del soggetto.
- Altri aggettivi sono di genere comune, ossia invariabili tra maschile e femminile: es. “speciale”, “intelligente”, “frustrante”, “incosciente”. In questi casi, il contesto è essenziale per definire il genere.
Ad esempio:
- “Mario è speciale” / “Laura è speciale”: l’aggettivo resta invariato, ma il genere viene dedotto dal nome proprio.
- “Tu sei speciale”: senza contesto, il genere del “tu” resta ambiguo.
Nel linguaggio orale, la voce e il tono possono aiutare a determinare il genere dell’interlocutore, ma nello scritto sono necessari altri elementi come articoli, aggettivi variabili o specificazioni (“Tu sei un ragazzo speciale”, “Tu sei una ragazza speciale”).
In conclusione, il genere nei pronomi personali soggetto di prima e seconda persona non è marcato grammaticalmente, ma resta comunque un’informazione significativa, ricavabile solo dal contesto.
Grazie a @lepaginedelsapere per questo prezioso contributo, utile non solo per chi studia l’italiano come L2, ma anche per tutti coloro che desiderano padroneggiare con maggiore consapevolezza la nostra lingua.
Prof. Luigi Gaudio – www.atuttascuola.it