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5 Giugno 2025Un progetto didattico di grande valore culturale ha preso vita al Liceo Artistico Statale Norberto Rosa di Bussoleno, dove gli studenti della classe 3ª G, sotto la guida dei professori Michele Giacobino, Eugenio Piscopello e Giorgio Cugno, hanno riportato alla luce un gioiello dimenticato del patrimonio locale: la tomba monumentale della famiglia Ferro, situata nel cimitero comunale di Bussoleno.
Questo monumento, caratterizzato da un’importante combinazione di elementi architettonici e scultorei, si è rivelato non solo un’opera di pregio, ma anche un tassello significativo nella storia artistica del territorio, con legami che rimandano al celebre Cimitero Monumentale di Staglieno a Genova.
Il progetto, inserito nel percorso triennale di approfondimento sulla relazione tra architettura, design e arti figurative, è iniziato con un’attività di studio e copia dal vero condotta dagli studenti direttamente sul territorio. Durante questa fase, è emerso un dato sorprendente: la tomba dei Ferro, nonostante il suo valore storico e artistico, non risultava censita nel Catalogo Generale dei Beni Culturali.
Da questa scoperta è scaturita un’intensa collaborazione con il Comune di Bussoleno, che ha coinvolto il Sindaco Antonella Zoggia, i tecnici comunali e la Soprintendenza, con l’obiettivo di inserire ufficialmente l’opera nel catalogo nazionale.
Le ricerche degli studenti si sono arricchite grazie alla documentazione fotografica, al disegno dal vero e a un’approfondita analisi storica, culminata il 24 maggio con una visita guidata all’archivio storico comunale, resa possibile dall’archivista Dario Morino.
Durante questa esperienza, gli studenti hanno potuto approfondire la storia del monumento, scoprendo che le sculture in marmo sono opera di Giovanni Battista Villa, mentre il pronao arcuato, in stile classicheggiante con influenze Liberty, è stato progettato dall’architetto Giuseppe Velati Bellini, noto anche per aver realizzato la celebre Casa Florio in via Cibrario a Torino.
L’importanza della tomba dei Ferro non risiede solo nel suo valore estetico, ma anche nel suo potenziale come strumento di valorizzazione del patrimonio culturale locale. Il progetto, infatti, rappresenta solo l’inizio di un percorso più ampio, che proseguirà nell’anno scolastico 2025/26 con ulteriori approfondimenti e incontri tematici. Tra gli obiettivi futuri del Liceo Norberto Rosa c’è l’ambizione di istituire un nuovo indirizzo di studi in Architettura e Ambiente, ampliando così l’offerta formativa per i giovani della Valsusa e non solo.
Un sentito ringraziamento va alla Dott.ssa Anna Giaccone, figura chiave per il successo dell’iniziativa, al Comune di Bussoleno e al Sindaco Antonella Zoggia, che hanno sostenuto con entusiasmo la visione degli studenti. Grazie a questa sinergia, il progetto non solo ha permesso di riscoprire un’opera dimenticata, ma ha anche acceso i riflettori sull’importanza di preservare e valorizzare i beni culturali del territorio, offrendo un esempio concreto di come la scuola possa diventare un motore di innovazione e consapevolezza culturale.
Questo percorso rappresenta un modello virtuoso di collaborazione tra istituzioni scolastiche, enti locali e comunità, dimostrando come la passione e l’impegno dei giovani possano contribuire a riscrivere la storia del nostro patrimonio culturale.
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