
Analisi del testo I quaderni di Serafino Gubbio operatore di Luigi Pirandello
15 Giugno 2025
La Bellezza è il fondamento del nostro patrimonio culturale e naturale
15 Giugno 2025Traccia e svolgimento di un tema argomentativo sulla Guerra fredda
TRACCIA
Sessione ordinaria 2024 – Prima prova scritta – Ministero dell’istruzione e del merito
ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE – PROVA DI ITALIANO
Svolgi la prova, scegliendo tra una delle seguenti proposte.
TIPOLOGIA B – ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
PROPOSTA B1
Testo tratto da: Giuseppe Galasso, Storia d’Europa, Vol. III, Età contemporanea, CDE, Milano, 1998, pp. 441-442.
«La condizione così determinatasi nelle relazioni internazionali, e in particolare fra i grandi vincitori della guerra e in Europa, fu definita «guerra fredda». La definizione, volutamente antitetica, esprimeva bene la realtà delle cose. Lo stato di pace tra le due massime potenze dei rispettivi campi e tra i loro alleati non poteva ingannare sulla realtà di un conflitto ben più consistente e, soprattutto, ben diverso nella sua cronicità, nelle sue manifestazioni e nei modi del suo svolgimento rispetto alla consueta contrapposizione di posizioni e di interessi nei rapporti fra potenze anche nelle fasi di grande tensione internazionale.
A conferire al conflitto questo aspetto inedito valse certamente, e fu determinante, l’«equilibrio del terrore» affermatosi con l’avvento delle armi atomiche. E tanto più in quanto nel giro di una dozzina di anni i nuovi armamenti e i sistemi di piazzamento, lancio e destinazione fecero registrare perfezionamenti di tecnica, di precisione e di potenza tali da lasciar prevedere senza possibilità di incertezza che un conflitto atomico avrebbe provocato una catastrofe totale delle possibilità stesse di vita dell’intera umanità non solo e non tanto per le perdite e le rovine che avrebbe provocato quanto per l’alterazione insostenibile che avrebbe arrecato all’ambiente terrestre dal punto di vista, appunto, della sopravvivenza stessa del genere umano.
Si prospettava, insomma, un tipo di conflitto i cui risultati finali, chiunque fosse il vincitore, sarebbero stati relativi proprio a questa sopravvivenza più che a qualsiasi altra posta in gioco. Ciò costringeva tutti i contendenti al paradosso di una pace obbligata, di un confronto che poteva andare oltre tutti i limiti tollerabili in una condizione di pace e perfino giungere all’uso di armi potentissime, ma pur sempre non atomiche, armi «convenzionali», come allora furono definite, ma non poteva e, ancor più, non doveva superare la soglia critica segnata da un eventuale impiego delle armi atomiche.
Come non era mai accaduto prima, l’uomo restava, così, prigioniero della potenza che aveva voluto e saputo raggiungere. Uno strumento di guerra, di distruzione e di morte di inaudita efficacia si convertiva in una garanzia, del tutto impreveduta, di pace a scadenza indefinita. La responsabilità gravante sugli uomini politici e sui governi dei paesi provveduti di armi atomiche superava di gran lunga, nella sua portata e nella sua stessa qualità morale e politica, qualsiasi altro tipo di responsabilità che fino ad allora si fosse potuto contemplare nell’esercizio del potere.
Sorgeva anche subito il problema della eventuale proliferazione di un siffatto tipo di armamenti. Che cosa sarebbe potuto accadere se essi fossero venuti nella disponibilità di un gran numero di paesi e, soprattutto, se si fossero ritrovati nelle mani di leaders che non fossero quelli di grandi potenze aduse a una valutazione globale dei problemi politici mondiali e continentali e fossero, invece, fanatici o irresponsabili o disperati o troppo potenti in quanto non soggetti al controllo e alle limitazioni di un regime non personale e alle pressioni dell’opinione pubblica interna e internazionale? La lotta contro la proliferazione delle armi atomiche e per il disarmo in questo campo divenne perciò un tema centrale della politica internazionale e vi apportò un considerevole elemento sedativo (per così dire) di eventuali propensioni a varcare la soglia del temibile rischio di una guerra atomica.»
Testo tratto da: Giuseppe Galasso, Storia d’Europa, Vol. III, Età contemporanea, CDE, Milano, 1998, pp. 441-442.
Comprensione e analisi
Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda le risposte a tutte le domande proposte.
- Sintetizza il contenuto del brano.
- Qual è, secondo lo storico Giuseppe Galasso (1929 – 2018), il significato delle espressioni ‘guerra fredda’ ed ‘equilibrio del terrore’?
- Spiega per quale motivo l’uso dell’arma atomica provocherebbe ‘una catastrofe totale delle possibilità stesse di vita dell’intera umanità’.
- Quali sono le considerazioni che, secondo l’autore, motivano ‘la lotta contro la proliferazione delle armi atomiche e per il disarmo’?
Produzione
- Ritieni che il cosiddetto ‘equilibrio del terrore’ possa essere considerato efficace anche nel mondo attuale, oppure sei dell’opinione che l’odierno quadro geopolitico internazionale richieda un approccio diverso per affrontare gli scenari contemporanei?
- Sviluppa in modo organico e coerente le tue argomentazioni, richiamando le tue conoscenze degli avvenimenti internazionali, anche facendo riferimento ad opere artistiche, letterarie, cinematografiche e/o teatrali attinenti all’argomento.
SVOLGIMENTO
Analisi del testo “Storia d’Europa” di Giuseppe Galasso
Il brano tratto da “Storia d’Europa” di Giuseppe Galasso offre un’analisi profonda e lucida della “guerra fredda” e dell'”equilibrio del terrore” che caratterizzarono le relazioni internazionali nel secondo dopoguerra. Lo storico sottolinea la paradossale condizione di una pace obbligata, dettata dalla minaccia atomica, e le immense responsabilità che questa nuova era impose agli uomini politici, evidenziando il problema della proliferazione nucleare come una delle sfide più centrali e durature del nostro tempo.
Comprensione e Analisi
1. Sintetizza il contenuto del brano.
Il brano di Giuseppe Galasso descrive la condizione delle relazioni internazionali nel dopoguerra, definita “guerra fredda”, che, pur mantenendo uno stato di pace apparente tra le grandi potenze, celava un conflitto cronico e inedito. Questo fu determinato dall'”equilibrio del terrore” generato dall’avvento delle armi atomiche, il cui perfezionamento tecnologico nel giro di pochi anni rese chiaro che un conflitto nucleare avrebbe causato una catastrofe totale, compromettendo la sopravvivenza stessa dell’umanità. Tale scenario costrinse i contendenti a una “pace obbligata”, un confronto limitato all’uso di armi convenzionali per non superare la soglia critica del nucleare. L’uomo si ritrovò prigioniero della sua stessa potenza distruttiva, che inaspettatamente si convertì in una garanzia di pace. Questa situazione impose una responsabilità morale e politica senza precedenti sui governi dotati di armi atomiche. Da ciò derivò immediatamente il problema della proliferazione nucleare, temendo che tali armamenti potessero cadere nelle mani di leader irresponsabili o fanatici. La lotta contro la proliferazione e per il disarmo divenne così un tema centrale della politica internazionale, introducendo un elemento “sedativo” contro il rischio di guerra atomica.
2. Qual è, secondo lo storico Giuseppe Galasso (1929 – 2018), il significato delle espressioni ‘guerra fredda’ ed ‘equilibrio del terrore’?
Secondo Giuseppe Galasso:
-
‘Guerra fredda’: La definisce come una “condizione così determinatasi nelle relazioni internazionali, e in particolare fra i grandi vincitori della guerra e in Europa”. È uno stato di pace “volutamente antitetica”, che esprime la realtà di un “conflitto ben più consistente” ma “ben diverso nella sua cronicità, nelle sue manifestazioni e nei modi del suo svolgimento rispetto alla consueta contrapposizione di posizioni e di interessi nei rapporti fra potenze”. In sostanza, è un conflitto latente e costante, non combattuto direttamente con le armi tra le superpotenze, ma espresso attraverso una tensione persistente, competizioni indirette e manifestazioni diverse dalla guerra aperta.
-
‘Equilibrio del terrore’: Questo concetto è definito come la condizione “affermatosi con l’avvento delle armi atomiche”. Il suo significato risiede nel fatto che il perfezionamento di tali armamenti e dei loro sistemi di lancio rese prevedibile che un conflitto atomico avrebbe provocato una “catastrofe totale delle possibilità stesse di vita dell’intera umanità”. Questo scenario apocalittico, in cui la distruzione sarebbe stata reciproca e totale, costringeva “tutti i contendenti al paradosso di una pace obbligata”. Dunque, l’equilibrio del terrore è la pace forzata, dettata dalla paura della mutua distruzione garantita dall’uso delle armi nucleari.
3. Spiega per quale motivo l’uso dell’arma atomica provocherebbe ‘una catastrofe totale delle possibilità stesse di vita dell’intera umanità’.
L’uso dell’arma atomica provocherebbe “una catastrofe totale delle possibilità stesse di vita dell’intera umanità” non solo per le immense perdite umane e le rovine immediate che causerebbe, ma, in modo cruciale, per l’alterazione insostenibile che arrecerebbe all’ambiente terrestre.
Galasso sottolinea che il perfezionamento della tecnica, della precisione e della potenza degli armamenti nucleari, insieme ai sistemi di piazzamento e lancio, aveva portato alla previsione “senza possibilità di incertezza” che un conflitto atomico avrebbe danneggiato l’ambiente in modo irreversibile. Questo danno ambientale sarebbe tale da pregiudicare la “sopravvivenza stessa del genere umano”, suggerendo scenari come l’inverno nucleare (con oscuramento del sole, crollo delle temperature, distruzione degli ecosistemi) o la contaminazione radioattiva su vasta scala, rendendo il pianeta inabitabile. Il pericolo non era più solo la morte di milioni di persone, ma l’estinzione della specie.
4. Quali sono le considerazioni che, secondo l’autore, motivano ‘la lotta contro la proliferazione delle armi atomiche e per il disarmo’?
Secondo l’autore, la “lotta contro la proliferazione delle armi atomiche e per il disarmo in questo campo” è motivata da due principali considerazioni, entrambe legate al rischio di un uso irresponsabile delle armi nucleari:
-
Disponibilità a un gran numero di paesi: La proliferazione aumenterebbe il rischio che un numero maggiore di attori statali possa accedere e utilizzare tali armamenti, aumentando la probabilità di un incidente o di un conflitto nucleare a cascata.
-
Mani di leader non abituati alla “valutazione globale” o “irresponsabili”: Il pericolo maggiore sarebbe che le armi atomiche si ritrovassero “nelle mani di leaders che non fossero quelli di grandi potenze aduse a una valutazione globale dei problemi politici mondiali e continentali”. Si temeva, in particolare, che potessero essere gestite da individui:
- Fanatici: Con ideologie estremiste e disposti a ricorrere a mezzi estremi.
- Irresponsabili: Incapaci di valutare le conseguenze catastrofiche delle loro azioni.
- Disperati: Che potrebbero non avere nulla da perdere e quindi disposti a rischiare il tutto per tutto.
- Troppo potenti e non soggetti a controllo: Leader in regimi non personali o non democratici, che non sono soggetti al controllo e alle limitazioni della politica interna e alle pressioni dell’opinione pubblica interna e internazionale.
In sintesi, la lotta alla proliferazione è motivata dalla necessità di impedire che le armi nucleari cadano in mani diverse da quelle delle superpotenze che, per quanto pericolose, erano considerate più “razionali” e consapevoli delle conseguenze globali di un conflitto nucleare.
Produzione:
La Pace del Terrore: L’Eredità della Guerra Fredda nella Contemporaneità
Il testo di Giuseppe Galasso sulla Guerra Fredda e l’equilibrio del terrore offre una prospettiva storica che, pur descrivendo un’epoca passata, risuona con un’inquietante attualità. Le considerazioni dello storico sulla “pace obbligata” e sulla responsabilità senza precedenti dei leader nucleari non sono confinate al XX secolo, ma continuano a plasmare le relazioni internazionali e a interrogare la coscienza collettiva di fronte ai conflitti contemporanei e alle nuove minacce globali. Ritengo che la situazione attuale, sebbene non sia una riproposizione esatta della Guerra Fredda, erediti profondamente le sue logiche e i suoi rischi, imponendo una rinnovata consapevolezza sull’etica del potere e sulla fragilità della pace.
Il primo e più sorprendente lascito della Guerra Fredda è proprio il paradosso della pace obbligata, o “equilibrio del terrore”. Le armi atomiche, progettate per la distruzione assoluta, si convertirono in una garanzia di non-guerra tra le superpotenze. Questo concetto, basato sulla “Mutually Assured Destruction” (MAD), implicava che qualsiasi attacco nucleare avrebbe scatenato una rappresaglia altrettanto devastante, portando alla distruzione reciproca. Questa dinamica ha dominato la scena internazionale per decenni, costringendo il confronto a rimanere al di sotto della “soglia critica”. Oggi, nonostante la fine del bipolarismo, la presenza di arsenali nucleari in diverse potenze (Stati Uniti, Russia, Cina, Francia, Regno Unito, India, Pakistan, Corea del Nord, e Israele non dichiarato) continua a esercitare un effetto deterrente, ma anche a generare una paura sotterranea. La retorica nucleare, seppur meno esplicita di un tempo, riaffiora in momenti di alta tensione, come il conflitto in Ucraina, dove la minaccia di un’escalation nucleare è stata brandita, ricordandoci la persistenza di questo “tuono definitivo” e la sua capacità di condizionare le decisioni politiche.
Il secondo aspetto di profonda continuità è la responsabilità etica e politica dei leader. Galasso sottolinea come tale responsabilità abbia superato “di gran lunga, nella sua portata e nella sua stessa qualità morale e politica, qualsiasi altro tipo di responsabilità che fino ad allora si fosse potuto contemplare nell’esercizio del potere”. Questa affermazione rimane più che mai valida. Le decisioni di pochi individui al vertice delle nazioni dotate di armi nucleari continuano a pesare sul destino dell’umanità intera. Come già osservato da Oriana Fallaci (“Intervista con la storia”, vedi Proposta B3, Sessione Ordinaria 2023), la nostra esistenza sembra talvolta dipendere dai “bei sogni o dai capricci di pochi”. Oggi, la complessità del panorama geopolitico – con l’emergere di nuovi attori regionali e la diffusione della disinformazione (come nel caso dell’opinionismo analizzato da De Rita, vedi Proposta B2, Sessione Suppletiva 2023) – rende la gestione di questa responsabilità ancora più ardua. La pressione dell’opinione pubblica, pur esistente, può essere manipolata, e la trasparenza nelle decisioni cruciali è spesso limitata.
Il problema della proliferazione delle armi atomiche è un’eredità diretta della Guerra Fredda e rimane una delle sfide più urgenti. Le preoccupazioni di Galasso riguardo alla possibilità che le armi nucleari cadano nelle mani di “leaders che non fossero quelli di grandi potenze aduse a una valutazione globale dei problemi politici mondiali e continentali”, ovvero “fanatici o irresponsabili o disperati”, sono tristemente attuali. I casi di Paesi come la Corea del Nord, che persegue un programma nucleare in spregio alle sanzioni internazionali, o le tensioni sul programma nucleare iraniano, dimostrano che il rischio non è teorico. La possibilità che attori non statali o regimi instabili possano acquisire tali armamenti è uno scenario che aumenta esponenzialmente la probabilità di incidenti o di un uso intenzionale, con conseguenze catastrofiche per l’ambiente terrestre e la sopravvivenza stessa del genere umano (come già anticipato da Levi in “La bambina di Pompei”, vedi Proposta A1, Sessione Straordinaria 2023). La lotta per il disarmo e la non-proliferazione, seppur difficile, rimane un imperativo morale e strategico.
In conclusione, la situazione attuale, pur non essendo una “Guerra Fredda” in senso stretto, ne è profondamente debitrice. La minaccia nucleare, l’immensa responsabilità dei leader e la costante sfida della proliferazione sono le cicatrici di quel periodo che continuano a plasmare il nostro presente. La “pace obbligata” di allora è diventata una consapevolezza globale della fragilità del nostro pianeta. Le lezioni di Galasso ci invitano a non abbassare la guardia e a promuovere una politica internazionale basata sulla cautela, sulla diplomazia e sulla ricerca di soluzioni condivise, al fine di evitare che la potenza tecnologica umana, da “garanzia di pace”, si trasformi nel “disastro” definitivo.
Audio Lezioni, ascolta il podcast di Storia moderna e contemporanea del prof. Gaudio
Ascolta “Storia moderna e contemporanea” su Spreaker.
🎞️🎥Video youtube sulla attualità, Lezioni scolastiche e approfondimenti su youtube del prof. Gaudio
di Educazione Civica, Educazione alla Cittadinanza attiva e Geografia
Lavoro minorile
-
VIDEO Postfazione a “La storia di Iqbal” di Francesco D’Adamo videolettura di Luigi Gaudio su youtube
Carcere
-
VIDEO Approfondimento didattico su “Diritti e castighi” di Lucia Castellano e Donatella Stasio 2G videolezione scolastica di Luigi Gaudio su youtube, e testo della lezione in formato doc per word
-
VIDEO “Diritti e castighi” di Lucia Castellano e Donatella Stasio – videoriassunto del prof. Luigi Gaudio video su youtube
-
VIDEO “La legge Gozzini” prof. Luigi Gaudio video su youtube a partire dalla lettura di alcune pagine di “Diritti e castighi” di Lucia Castellano e Donatella Stasio
Gioco d’azzardo e ludopatia
-
VIDEO Il gioco d’azzardo e la ludopatia 2F videolezione scolastica di Luigi Gaudio su youtube
Giovani, adolescenza e problemi giovanili
- VIDEO “I jeans a vita bassa delle quindicenni” di Marco Lodoli 1C videolezione scolastica di Luigi Gaudio su you tube
-
VIDEO La perdita dei valori nelle ultime generazioni videolezione scolastica di Luigi Gaudio su youtube
-
VIDEO L’adolescenza e la difficoltà di crescere 1G videolezione scolastica di Luigi Gaudio su youtube
-
VIDEO Il progetto Erasmus 1F videolezione scolastica di Luigi Gaudio su youtube
-
VIDEO La ribellione dei giovani videolezione scolastica di Luigi Gaudio su youtube
Droga e tossicodipendenza
-
VIDEO “è più facile drogarsi che parlarne” di Francesco Ramella 1G videolezione scolastica di Luigi Gaudio su youtube
-
VIDEO La comunità terapeutica “L’imprevisto di Pesaro” 1G videolezione scolastica di Luigi Gaudio su youtube
-
VIDEO Storia di un pericolante e dei suoi ragazzi con il “cuore a fior di pelle” 1 marzo 2013 – video dell’ incontro con Silvio Cattarina, Eleonora e veronica della comunità “L’imprevisto” di Pesaro su you tube
-
VIDEO “Torniamo a casa” di Silvio Cattarina – recensione del prof. Gaudio video su you tube
Non-violenza
-
VIDEO La non-violenza secondo Gandhi 1G videolezione scolastica di Luigi Gaudio su youtube
Razzismo
-
VIDEO “I have a dream – Io ho un sogno” di Martin Luther King 1G videolezione scolastica di Luigi Gaudio su youtube
Educazione alla legalità
-
VIDEO “A colloquio con la Costituzione” di Michele Del Gaudio 1G videolezione scolastica di Luigi Gaudio su youtube
Lotta alla Mafia
-
VIDEO “Ciò che inferno non è” di Alessandro D’Avenia video su youtube
SU DON PINO PUGLISI
-
VIDEO “Contromafie” di Don Luigi Ciotti 1G videolezione scolastica di Luigi Gaudio su youtube
Giovanni Falcone
-
VIDEO “Cose di Cosa Nostra” di Giovanni Falcone, in collaborazione con Marcelle Padovani video su youtube disponibili anche le slide in power point e il testo della lezione anche in formato doc per word
-
VIDEO Mafia e politica secondo Giovanni Falcone 2A videolezione scolastica di Luigi Gaudio su youtube
Lotta alla Camorra
Lezioni scolastiche su singoli brani di “Gomorra”
-
VIDEO “Aveva scelto quel lavoro per dispetto al suo destino” da Gomorra di Roberto Saviano 1F lezione scolastica di Luigi Gaudio video su you tube
Materiale Generale su “Gomorra”
-
VIDEO Introduzione alla lettura di “Gomorra” di Roberto Saviano videolezione scolastica di Luigi Gaudio su you tube
Singoli capitoli di “Gomorra”
-
VIDEO capit. 1 e 2 “Porto” e “Angiolina Jolie” videolezione scolastica di Luigi Gaudio su you tube
-
VIDEO capit. 3 e 4 “Il sistema e la guerra di Secondigliano” videolezione scolastica di Luigi Gaudio su you tube
-
VIDEO capit. 5 “Donne” videolezione scolastica di Luigi Gaudio su you tube
-
VIDEO capit. 6 “Kalashnikov” videolezione scolastica di Luigi Gaudio su you tube
-
VIDEO capit. 7 “Cemento armato e il Clan dei Casalesi” videolezione scolastica di Luigi Gaudio su you tube
-
VIDEO capit. 7 “Pasolini e Saviano” videolezione scolastica di Luigi Gaudio su you tube
-
VIDEO capit. 8 “Don Peppino Diana” videolezione scolastica di Luigi Gaudio su you tube
-
VIDEO capit. 9 “Hollywood” videolezione scolastica di Luigi Gaudio su you tube
-
VIDEO capit. 10 “Mondragone” videolezione scolastica di Luigi Gaudio su you tube
-
VIDEO capit. 11 “Terra dei fuochi” videolezione scolastica di Luigi Gaudio su you tube
Terrorismo nazionale degli anni settanta
-
VIDEO “Spingendo la notte più in là. Storia della mia famiglia e di altre vittime del terrorismo” di Mario Calabresi videorecensione di Luigi Gaudio
-
VIDEO Le vittime del terrorismo 4C videolezione scolastica di Luigi Gaudio su youtube
-
VIDEO “Spingendo la notte più in là. Storia della mia famiglia e di altre vittime del terrorismo” di Mario Calabresi prima parte 1A videolezione scolastica di Luigi Gaudio su youtube
-
VIDEO “Spingendo la notte più in là. Storia della mia famiglia e di altre vittime del terrorismo” di Mario Calabresi seconda parte 1A videolezione scolastica di Luigi Gaudio su youtube
-
VIDEO Incontro fra Mario Calabresi e la figlia di Antonio Custra da “Spingendo la notte più in là. Storia della mia famiglia e di altre vittime del terrorismo” di Mario Calabresi 1A videolezione scolastica di Luigi Gaudio su youtube
Donne e condizione femminile
-
VIDEO Approfondimenti sulla discriminazione femminile nel mondo e l’emancipazione femminile Discriminazione femminile nella Roma antica e oggi 2A videolezione scolastica di Luigi Gaudio su youtube
Mezzi di comunicazione di massa
-
VIDEO La cultura di massa 1F videolezione scolastica di Luigi Gaudio su you tube
-
VIDEO Internet, la galassia Google, l’industria cinematografica, il digital divide, e le parole-chiave della diversità culturale 1F videolezione scolastica di Luigi Gaudio su you tube
-
VIDEO Cultura globale e mass-media videolezione scolastica di Luigi Gaudio su you tube
Lingue nel mondo
-
VIDEO Il primato dell’inglese 1F videolezione scolastica di Luigi Gaudio su you tube
-
VIDEO Diversità culturale e lingue a rischio di estinzione 1F videolezione scolastica di Luigi Gaudio su you tube
-
VIDEO Le sfide per la conservazione della diversità culturale 1F videolezione scolastica di Luigi Gaudio su you tube
Fame e denutrizione
-
VIDEO La fame e altri problemi del mondo di oggi videolezione scolastica di Luigi Gaudio su you tube
Urbanizzazione
-
VIDEO Urbanizzazione: la città mondiale videolezione scolastica di Luigi Gaudio su you tube
OGM
-
VIDEO Il dibattito sugli OGM in formato wma
-
VIDEO Agricoltura biotecnologica in formato wma
Globalizzazione
-
VIDEO La globalizzazione videolezione scolastica di Luigi Gaudio su youtube
-
VIDEO Il dibattito sulla globalizzazione videolezione scolastica di Luigi Gaudio su youtube
-
VIDEO Il mercato nel mondo moderno videolezione scolastica di Luigi Gaudio su youtube
-
VIDEO Il mercato mondiale delle merci e dei capitali videolezione scolastica di Luigi Gaudio su youtube
-
VIDEO La globalizzazione dei mercati 1F videolezione scolastica di Luigi Gaudio su youtube
Piccola media impresa
-
VIDEO Mani grandi, mani senza fine (il design italiano dagli anni sessanta ad oggi) video su youtube
Attualità: start up e progetti incoraggianti di giovani e meno giovani
-
VIDEO “Cosa tiene accese le stelle. Storie di italiani che non hanno mai smesso di credere nel futuro” di Mario Calabresi videorecensione di Luigi Gaudio
-
VIDEO “Cosa tiene accese le stelle. Storie di italiani che non hanno mai smesso di credere nel futuro” di Mario Calabresi videolezione scolastica di Luigi Gaudio su youtube
-
VIDEO “Perché abbiamo bisogno di un sogno” da “Cosa tiene accese le stelle. Storie di italiani che non hanno mai smesso di credere nel futuro” di Mario Calabresi 2G videolezione scolastica di Luigi Gaudio su youtube
Crisi e ricerca del posto di lavoro
-
VIDEO “Cerco lavoro” di Mauro Sottili 1C videolezione scolastica di Luigi Gaudio su youtube
-
VIDEO Introduzione alla lettura del libro “Cerco lavoro” di Mauro Sottili 1F videolezione scolastica di Luigi Gaudio su youtube
Romanzi sui migranti
-
VIDEO “Quando sei nato non puoi più nasconderti” di Maria Pace Ottieri – recensione del prof. Gaudio Video su youtube
-
VIDEO “Quando sei nato non puoi più nasconderti” di Maria Pace Ottieri 2F prof. Gaudio Video su youtube
-
VIDEO “Io nero italiano e la mia vita ad ostacoli” di Pap Khouma 1G videolezione scolastica di Luigi Gaudio su youtube
-
VIDEO “La straniera” di Younis Tawfik 1G videolezione scolastica di Luigi Gaudio su youtube
-
VIDEO “La straniera” di Younis Tawfik – seconda parte 1G videolezione scolastica di Luigi Gaudio su youtube
-
VIDEO “1861-2011. Visioni di Italia. La scuola di De Amicis” di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella 1F video su you tube
-
VIDEO Il mare nasconde le stelle di Francesca Barra prima A videolezione scolastica di Luigi Gaudio su youtube
Immigrazione clandestina
-
VIDEO Migrazioni 1F videolezione scolastica di Luigi Gaudio su you tube
-
VIDEO La responsabilità civile 1G videolezione scolastica di Luigi Gaudio su you tube
-
VIDEO La richiesta di lavoratori stranieri in Italia 1G videolezione scolastica di Luigi Gaudio su you tube
-
VIDEO Convivenza tra i popoli 1G videolezione scolastica di Luigi Gaudio su you tube
-
VIDEO L’immigrazione è un vantaggio? videolezione scolastica di Luigi Gaudio su you tube
-
VIDEO Migrazioni e ambiente videolezione scolastica di Luigi Gaudio su you tube
-
VIDEO Migrazioni, rifugiati e sfollati videolezione scolastica di Luigi Gaudio su you tube
-
VIDEO La dinamica della popolazione e la transizione demografica videolezione scolastica di Luigi Gaudio su you tube
Bioetica
-
VIDEO Bioetica: Convenzione sui diritti dell’uomo e sulla biomedicina del Consiglio d’Europa di Oviedo del 1997 1G videolezione scolastica di Luigi Gaudio su you tube
-
VIDEO L’eutanasia passiva: intervista a Hans Jonas 1G videolezione scolastica di Luigi Gaudio su you tube
-
VIDEO La clonazione 1G videolezione scolastica di Luigi Gaudio su you tube