
Come il fiume che scorre di Paulo Coelho
28 Dicembre 2019
Aggettivi e Pronomi Identificativi
28 Dicembre 2019✨ Analisi con commento, tematiche, e testo della poesia A Cesena di Marino Moretti 😊📘:
🔍 ANALISI DEL TESTO – A Cesena 🌧️ – Marino Moretti
📜 Schema metrico
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Terzine di endecasillabi
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Rima incatenata: ABA, BCB, CDC…
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Metrica classica, sobria ed elegante, che accompagna la malinconia del tema.
📚 Temi principali
🔹 La nostalgia e lo scorrere del tempo
Il poeta visita la sorella da poco sposata e la ritrova cambiata. Il tempo è passato, lei non è più “così bambina” come un anno prima.
🔹 La trasformazione della donna
Da sorellina affettuosa a moglie e futura madre, immersa in nuove dinamiche familiari, sociali, e relazionali: “tutta d’un uomo ch’io conosco appena”.
🔹 La solitudine affettiva
Il poeta avverte una distanza nuova, malinconica, tra sé e la sorella. Lei sorride ma è stanca, confusa, inquieta, come se il matrimonio non l’avesse davvero resa felice.
🔹 La pioggia come specchio emotivo 🌧️
Simbolo perfetto dello stato d’animo di entrambi: malinconico, incerto, tra rassegnazione e tenerezza.
✒️ Stile e linguaggio
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Lirico e narrativo: Moretti fonde introspezione e racconto quotidiano.
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Tono intimo e sommesso, quasi confidenziale.
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Uso efficace della ripetizione (“piove”, “quando, come, perché”) per sottolineare l’ansia e lo smarrimento.
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Lessico semplice ma evocativo, carico di sfumature affettive e familiari.
🖋️ Commento finale
Una poesia dolceamara, dal tono colloquiale e struggente 💭.
La voce narrante assiste, impotente, al cambiamento della sorella: un matrimonio frettoloso, un nuovo mondo in cui lei cerca di adattarsi, sorridendo forzatamente, confidandosi con parole spezzate, da “nuora” più che da sorella.
La pioggia accompagna il dialogo come un sottofondo costante, metafora del turbamento interiore, di una giovinezza che si allontana.
✨ Una poesia fatta di sussurri, pioggia, stanze chiuse e parole non dette. 😊
📘Testo della poesia “A Cesena“ di Marino Moretti
Piove. È mercoledì. Sono a Cesena,
ospite della mia sorella sposa,
sposa da sei, da sette mesi appena.
Batte la pioggia il grigio borgo, lava
la faccia della casa senza posa, 5
schiuma a piè delle gronde come bava.
Tu mi sorridi. Io sono triste. E forse
triste è per te la pioggia cittadina,
il nuovo amore che non ti soccorse,
il sogno che non ti avvizzì, sorella 10
che guardi me con occhio che s’ostina
a dirmi bella la tua vita, bella,
bella! Oh bambina, o sorellina, o nuora
o sposa, io vedo tuo marito, sento,
oggi, a chi dici mamma, a una signora; 15
so che quell’uomo è il suocero dabbene
che dopo il lauto pasto è sonnolento,
il babbo che ti vuole un po’ di bene.
“Mamma!” tu chiami, e le sorridi e vuoi
ch’io sia gentile, vuoi ch’io le sorrida, 20
che le parli dei miei vïaggi, poi…
poi quando siamo soli (oh come piove!)
mi dici rauca di non so che sfida
corsa tra voi; e dici, dici dove,
quando, come, perché; ripeti ancora 25
quando, come, perché; chiedi consiglio
con un sorriso non più tuo, di nuora.
Parli di una cognata quasi avara
che viene spesso per casa col figlio
e non sai se temerla o averla cara; 30
parli del nonno ch’è quasi al tramonto
il nonno ricco del tuo Dino, e dici:
“Vedrai, vedrai se lo terrò di conto”;
parli della città, delle signore
che già conosci, di giorni felici, 35
di libertà, d’amor proprio, d’amore.
Piove. È mercoledì. Sono a Cesena,
sono a Cesena e mia sorella è qui,
tutta d’un uomo ch’io conosco appena,
tra nuova gente, nuove cure, nuove 40
tristezze, e a me parla… così,
senza dolcezza, mentre piove o spiove:
“La mamma nostra t’avrà detto che…
E poi si vede, ora si vede, e come!
sì, sono incinta… Troppo presto, ahimè! 45
Sai che non voglio balia? che ho speranza
d’allattarlo da me? Cerchiamo un nome…
Ho fortuna, è una buona gravidanza…”
Ancora parli, ancora parli, e guardi
le cose intorno. Piove. S’avvicina 50
l’ombra grigiastra. Suona l’ora. È tardi.
E l’anno scorso eri così bambina!