
Il verso e le rime
28 Dicembre 2019
Canto undicesimo del Paradiso vv. 1-36
28 Dicembre 2019Introduzione e analisi della canzone “Al Signore canterò”
Testo del Canto “Al Signore canterò”
RIT.
Al Signore canterò,
loderò il suo nome.
Sempre lo ringrazierò,
finché avrò vita.
1.Darà fiducia a chi è stato offeso,
speranza a chi non l’ha,
giustizia per il povero,
cibo a chi ha fame,
libertà a tutti.
2.Darà la luce a chi non vede,
la forza a chi si sente solo.
Dio, amore e sicurezza,
con gioia aprirà
a tutti la sua casa.
3.Darà respiro di vita a chi
ha il cuore spezzato dall’angoscia.
Dio regnerà per sempre
e noi canteremo
il suo amoreù
Analisi del Canto “Al Signore canterò”
Il testo proposto è un inno di lode e fiducia, che esprime una profonda fede nella bontà e nella provvidenza divina. Si tratta di un componimento lirico, probabilmente un canto religioso o una poesia ispirata a temi biblici, che celebra le qualità di Dio e il suo amore incondizionato per l’umanità, in particolare per i più bisognosi. La struttura si articola in una strofa introduttiva e tre strofe che elencano le azioni benefiche di Dio.
Introduzione: Il Patto di Lode Eterna
Al Signore canterò, loderò il suo nome. Sempre lo ringrazierò, finché avrò vita.
La strofa iniziale stabilisce un impegno solenne e perpetuo di lode e gratitudine verso il Signore. L’atto del “cantare” e del “lodare il suo nome” è un’espressione di devozione profonda, che si estende per tutta la durata della vita del fedele (“finché avrò vita”). Questo incipit pone le basi per il messaggio di speranza e fiducia che seguirà, presentando la lode come una risposta naturale alla grandezza divina.
Stanza 1: La Giustizia Divina e il Sostegno agli Ultimi
- Darà fiducia a chi è stato offeso, speranza a chi non l’ha, giustizia per il povero, cibo a chi ha fame, libertà a tutti.
Questa strofa si concentra sul ruolo di Dio come giustiziere e soccorritore degli oppressi. Ogni verso presenta un’azione divina specifica rivolta a chi si trova in una condizione di svantaggio o sofferenza:
- “Darà fiducia a chi è stato offeso”: Restituisce dignità e sicurezza a chi ha subito torti.
- “speranza a chi non l’ha”: Infondere fiducia in chi è disperato è un atto di profonda misericordia.
- “giustizia per il povero”: Sottolinea l’attenzione divina per gli emarginati e la promessa di equità.
- “cibo a chi ha fame”: Un riferimento diretto alla provvidenza materiale e alla cura dei bisogni primari.
- “libertà a tutti”: Un’affermazione universale di liberazione, che può essere interpretata sia in senso fisico che spirituale.
Questa sezione evidenzia un Dio attivo e compassionevole, che interviene concretamente nelle vite degli uomini per alleviare le loro sofferenze e ristabilire l’equilibrio.
Mani che si tendono per ricevere aiuto.
Stanza 2: La Luce, la Forza e l’Amore Incondizionato
- Darà la luce a chi non vede, la forza a chi si sente solo. Dio, amore e sicurezza, con gioia aprirà a tutti la sua casa.
La seconda strofa prosegue con l’elenco delle benedizioni divine, focalizzandosi su aspetti più interiori e relazionali:
- “Darà la luce a chi non vede”: Questo può riferirsi sia alla guarigione fisica che, più profondamente, all’illuminazione spirituale e alla comprensione.
- “la forza a chi si sente solo”: Dio è presentato come una fonte di sostegno e conforto per chi vive l’isolamento e la debolezza.
- “Dio, amore e sicurezza”: Questa frase condensa la natura stessa di Dio, presentandolo come l’incarnazione dell’amore e la fonte ultima di sicurezza.
- “con gioia aprirà / a tutti la sua casa”: L’immagine della “casa” di Dio è un simbolo di accoglienza universale, di un luogo di rifugio e appartenenza offerto senza distinzioni, con gioia.
Questa parte del canto enfatizza la natura intrinseca di Dio come amorevole e accogliente, fornendo non solo aiuto materiale ma anche conforto spirituale e un senso di appartenenza.
Una porta aperta che emana luce.
Stanza 3: Il Respiro di Vita e il Regno Eterno
- Darà respiro di vita a chi ha il cuore spezzato dall’angoscia. Dio regnerà per sempre e noi canteremo il suo amore
La strofa finale culmina con una promessa di rinnovamento e l’affermazione dell’eternità del regno divino:
- “Darà respiro di vita a chi / ha il cuore spezzato dall’angoscia”: Questa immagine potente suggerisce una rinascita spirituale e un sollievo profondo per chi è afflitto da un dolore interiore, quasi un soffio vitale che ripara l’anima.
- “Dio regnerà per sempre”: Una chiara dichiarazione della sovranità eterna di Dio, che rassicura il fedele sulla stabilità e la perpetuità della sua protezione.
- “e noi canteremo / il suo amore”: Il canto si conclude con un ritorno al tema iniziale della lode, ma ora arricchito dalla consapevolezza dell’amore eterno di Dio. La lode diventa una risposta continua e gioiosa a un regno che non avrà fine.
Questa sezione rafforza il messaggio di speranza, proiettandolo in una dimensione di eternità e di amore divino ininterrotto.
Un cuore spezzato che si ricompone con una luce che lo avvolge.
Analisi Generale e Temi
Il canto “Al Signore canterò” è un esempio di lirica devozionale caratterizzata da:
- Linguaggio Semplice e Diretto: La chiarezza del linguaggio rende il messaggio accessibile e immediato, favorendo la partecipazione emotiva del lettore/cantore.
- Struttura Ripetitiva e Anaforica: L’inizio di ogni verso con “Darà” (o “Dio, amore e sicurezza” nella seconda strofa) crea un’anafora che rafforza il senso di certezza e la molteplicità dei doni divini.
- Temi Biblici e Cristiani: I temi della giustizia per i poveri, del cibo per gli affamati, della luce per i ciechi, della libertà, dell’amore divino e del regno eterno sono tutti profondamente radicati nella tradizione biblica e nel messaggio cristiano.
- Antitesi e Complementarietà: Il testo spesso presenta situazioni di privazione (“chi è stato offeso”, “chi non l’ha”, “il povero”, “chi ha fame”, “chi non vede”, “chi si sente solo”, “cuore spezzato”) a cui Dio risponde con abbondanza e ripristino (“fiducia”, “speranza”, “giustizia”, “cibo”, “libertà”, “luce”, “forza”, “respiro di vita”).
- Ottimismo e Fede Incrollabile: Nonostante le condizioni di sofferenza descritte, il tono generale è di profondo ottimismo e di fiducia incrollabile nella capacità di Dio di trasformare il dolore in gioia e la mancanza in pienezza.
- Relazione Personale con Dio: Il testo suggerisce una relazione intima e personale tra il fedele e Dio, che è visto come un protettore, un fornitore e un consolatore.
In sintesi, questo canto è una potente espressione di fede che celebra la natura benevola e onnipotente di Dio, il suo impegno per la giustizia e il suo amore incondizionato, che si manifesta nel sostegno agli ultimi e nella promessa di un regno eterno di pace e gioia.