
Don Luigi Giussani, vita, pensiero ed eredità
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17 Febbraio 2025“Andare” è un inno lirico e spirituale che celebra la vitalità, la gioia di vivere e la presenza continua di figure ispiratrici, in questo caso don Luigi Giussani.
Attraverso immagini potenti e metafore evocative, il brano intreccia il linguaggio quotidiano con simbolismi religiosi, creando un ponte tra il mondo terreno e quello spirituale.
Tematiche Principali
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La Forza del Desiderio e della Gioia:
- La “voglia di ridere e cantare” è paragonata al vento serale, capace di spazzare via le nubi e il temporale, simbolo di difficoltà e oscurità. Questo paragone evoca l’idea che la gioia e il desiderio di esprimersi possano illuminare e trasformare le esperienze della vita, rendendo ogni storia più autentica e vibrante.
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Il Potere della Visione e della Parola:
- I “tuoi occhi” che “vedevano tutto e parlavano al cuore” rappresentano una visione che va oltre il mero vedere: sono occhi capaci di cogliere la verità e di toccare l’anima. Allo stesso modo, le parole vengono descritte come portatrici di un “fuoco”, simbolo di passione, illuminazione e trasformazione interiore. Questo fuoco infonde la voglia di “andare”, cioè di progredire e di cercare sempre qualcosa di più profondo.
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L’Innocenza e la Ricerca del Divino:
- L’immagine del “ragazzo nel campo” e del “ragazzo che cantava” richiama l’idea della purezza e dell’innocenza giovanile, che non ha ancora incontrato il destino ma è alla ricerca dell’abbraccio del Padre. Questo abbraccio, paragonato al calore del sole del mattino, simboleggia la scoperta e l’accoglienza del divino, che trasforma e illumina la vita.
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La Presenza Continua nonostante la Partenza:
- La seconda parte del testo esprime una commovente continuità: anche se la persona amata non è più presente fisicamente (“da quando sei partito”), essa continua a vivere attraverso i simboli del Pane e del Vino, che richiamano l’Eucaristia e la comunione spirituale. L’autore afferma di sentire questa presenza ogni giorno, indicando un legame che trascende il tempo e lo spazio.
Struttura e Tecniche Liriche
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Ritornello e Ripetizione:
La ripetizione della frase “i tuoi occhi vedevano tutto e parlavano al cuore” e il continuo richiamo al verbo “andare” rafforzano il messaggio centrale del testo: il movimento, il progresso e il desiderio incessante di cercare la verità e la bellezza. -
Immagini Naturali e Simbolismo:
Le metafore che richiamano elementi naturali (vento, nubi, temporale, sole) servono a creare un parallelismo tra la natura e l’esperienza umana, suggerendo che, proprio come la natura si rinnova e si trasforma, anche l’anima umana può essere purificata e illuminata. -
Linguaggio Semplice ma Profondo:
La semplicità delle parole, unita alla potenza delle immagini, permette a chi ascolta o legge il testo di immedesimarsi e di riflettere sulle proprie esperienze di vita, sull’importanza del cercare, del sentire e del crescere spiritualmente.
Conclusioni
“Andare” è più di una canzone: è un invito a non fermarsi mai, a cercare sempre quella scintilla che illumina il cammino, anche nei momenti di difficoltà. Il testo di Claudio Chieffo celebra l’energia vitale, la capacità di vedere oltre l’apparenza e di ascoltare il proprio cuore, riconoscendo in don Luigi Giussani una figura che, pur non essendo più fisicamente presente (è stata scritta dopo la sua morte), continua a guidare e ispirare il cammino interiore. In questo modo, il brano diventa un ponte tra l’umano e il divino, un inno alla vita e alla continua ricerca del senso profondo dell’esistenza.
Andare – Claudio Chieffo (2005 a don Luigi Giussani e don Julian Carron)
RE FA#m SOL LA SOL LA RE
E la voglia che avevi di ridere e cantare Era come il vento la sera
Che spazza via le nubi, le nubi e il temporale E ogni storia diventa più vera
SOL ↓(fa#) MIm RE
I tuoi occhi vedevano tutto E guardavano al cuore
SOL ↓(fa#) MIm LA LA2
Le parole portavano il fuoco E la voglia di andare, andare
RE FA#m SOL LA
Il ragazzo nel campo, il ragazzo che cantava
SOL LA RE
Non aveva mai visto il Destino
E l’abbraccio del Padre, l’abbraccio che cercava
Incendiò come il sole il mattino
I tuoi occhi
vedevano tutto E
guardavano al cuore
Le parole portavano il fuoco E
la voglia di andare, andare
Da quando sei
partito non voglio più lasciarti
Nel Pane ti trovo e nel Vino
Ora tu puoi vedermi ed io posso parlarti
Ti sento ogni giorno vicino
SOL ↓(fa#) MIm RE
I tuoi occhi che vedono tutto Ora guardano il cuore
SOL ↓(fa#) MIm LA LA2
Le parole ci portano il fuoco E la voglia di andare, andare
LA LA2 LA LA2 RE
Andare, andare Andare, andare