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28 Dicembre 2019
Evoluzione e generi del teatro
28 Dicembre 2019🎭 Analisi completa di “Assassinio nella cattedrale” (Murder in the Cathedral) di Thomas Stearns Eliot (1935) 🕯️⛪.
🕯️ Assassinio nella cattedrale
di T. S. Eliot (1935)
📜 Contesto storico e culturale
📍 Autore: Thomas Stearns Eliot, poeta, saggista e drammaturgo angloamericano. Premio Nobel per la Letteratura nel 1948.
📅 Data di composizione: 1935
📍 Luogo di rappresentazione: Cattedrale di Canterbury
🎭 Genere: Tragedia moderna in versi
🎭 Ispirazione: Teatro classico greco e teatro medievale liturgico
Il dramma si basa sull’assassinio reale dell’arcivescovo Thomas Becket, avvenuto nel 1170, per ordine (implicito) di Enrico II d’Inghilterra, a causa del conflitto tra potere spirituale e potere temporale.
🧱 Struttura dell’opera
✝️ Due parti + un interludio in prosa:
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Parte I: ambientata il 2 dicembre 1170, vigilia del martirio di Becket. Esplora il suo ritorno dall’esilio e il presagio della morte imminente.
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Interludio (prosa): Becket pronuncia un sermone natalizio che riflette sull’idea del martirio.
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Parte II: 29 dicembre 1170 – giorno dell’assassinio. Include l’entrata dei cavalieri e il culmine tragico.
👥 Personaggi principali
🎭 Personaggio | ✨ Descrizione |
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Thomas Becket | Arcivescovo di Canterbury, figura tragica e mistica, consapevole del proprio destino di martire. |
Coro delle donne di Canterbury | Come nel teatro greco: voce collettiva del popolo, portavoce della paura e dell’umano. |
Tentatori (4) | Offrono alternative alla via del sacrificio; metafore delle lusinghe del potere, del compromesso, della vanità spirituale. |
Quattro Cavalieri | Assassini di Becket, rappresentano il potere politico e il cinismo. Alla fine, tentano di giustificare l’omicidio. |
🎭 Temi centrali
🌱 Tema | 📌 Spiegazione |
---|---|
✝️ Martirio e sacrificio | Becket sceglie consapevolmente la morte per fedeltà alla fede. Il martirio è visto non come gloria personale, ma come abbandono totale alla volontà divina. |
⚔️ Conflitto tra potere spirituale e temporale | Lo scontro fra la Chiesa e lo Stato si incarna in Becket e nel re. Il dramma riflette sul limite del potere umano rispetto a quello divino. |
🧠 Libertà e destino | Il martirio non è fatalismo, ma scelta libera: Becket non è spinto dal desiderio di gloria, ma dalla fedeltà alla coscienza. |
🎭 Rappresentazione del male | Il male è subdolo, ragionevole, travestito da tentazione logica e “buon senso”. |
👥 Voce del popolo (il Coro) | Il Coro vive il dramma con timore e rassegnazione, ma alla fine è trasformato dal sacrificio di Becket. |
🧩 Il ruolo dei tentatori
📌 Quattro figure che ricordano i tentatori di Cristo nel deserto. Ognuno propone una strada diversa:
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Piacere e sicurezza – rinunciare al conflitto.
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Potere temporale – allearsi col Re.
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Potere spirituale e compromesso – essere guida, ma compiacente.
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Martirio per vanità – cercare la gloria personale.
🧠 Il più insidioso è il quarto: vanagloria travestita da santità. Becket deve superare non solo il desiderio di vita, ma anche il desiderio di “bella morte”.
🧱 Tecniche e linguaggio
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Verso poetico elevato – solenne, denso di simbolismo e metafore bibliche.
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Coralità – il Coro ha funzione lirica, emotiva e profetica, come nelle tragedie greche.
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Sermone in prosa – interludio che rompe il ritmo poetico per un momento di riflessione razionale.
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Discorso metateatrale dei cavalieri – alla fine, parlano direttamente al pubblico cercando di giustificare l’assassinio: atto ironico e straniante.
🔍 Simbolismo
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La cattedrale 🕍: luogo di spiritualità ma anche di conflitto.
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Il sangue 🩸: simbolo del sacrificio redentore.
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Il silenzio finale 🤫: eco della trascendenza, mistero della fede e della morte.
💡 Messaggio e attualità
“Il martirio non è mai un fine: è solo un mezzo per testimoniare la verità.”
Eliot ci invita a riflettere sul valore della coscienza, sulla fedeltà ai principi in un mondo che cerca il compromesso, e sul potere trasformativo del sacrificio.
👁️ In un’epoca (anni ’30) in cui il totalitarismo avanza, l’opera denuncia i pericoli di un potere assoluto e celebra la resistenza interiore.
📚 Conclusione
“Assassinio nella cattedrale” è molto più di un dramma storico: è una tragedia metafisica, un’allegoria del conflitto eterno fra potere e coscienza, fra mondo e fede.
Un’opera che, come l’Antigone di Sofocle o le tragedie di Eschilo, unisce solennità poetica, tensione morale e riflessione spirituale. Un classico moderno che parla a tutte le epoche.