
Nova terra di Luigi Gaudio
28 Dicembre 2019
Aquile di Luigi Gaudio
28 Dicembre 2019“Bartali” è una celebre canzone di Paolo Conte, pubblicata nel 1979 nell’album Un gelato al limon.
Il brano è un omaggio al grande ciclista Gino Bartali, simbolo di un’epoca e di un’Italia che, tra gli anni ’30 e ’50, si divideva tra la sua figura e quella del rivale Fausto Coppi.
Analisi del testo
1. Il racconto di un’epoca e di un’Italia semplice
La canzone è un viaggio nostalgico nell’Italia del dopoguerra, tra biciclette, strade polverose e la passione popolare per il ciclismo. Non è solo una celebrazione dell’atleta, ma un affresco di un tempo in cui le imprese sportive erano un vero e proprio spettacolo popolare.
2. Il ritornello e l’immagine di Bartali
Il ritornello ripete il nome del campione, quasi come un coro da stadio, evocando l’entusiasmo della gente:
“Bartali, Bartali…”
Bartali diventa il simbolo di un’Italia che fatica e lotta, una figura epica che, con il suo pedalare ostinato, incarna i valori della resistenza e della determinazione.
3. Il tono malinconico e ironico di Paolo Conte
La voce ruvida e profonda di Conte, accompagnata da un arrangiamento jazzato e retrò, crea un’atmosfera sospesa tra malinconia e leggerezza. Il testo è ricco di immagini evocative che ricordano il passato e i miti di un’Italia ormai lontana.
4. Il contrasto con il mondo moderno
La canzone suggerisce anche un confronto tra il passato e il presente: Bartali rappresenta un’epoca autentica, di fatica e di passione, mentre il mondo moderno sembra aver perso quella genuinità.
Significato e impatto
“Bartali” non è solo una canzone sul ciclismo, ma un tributo a un’Italia semplice e genuina, fatta di imprese eroiche su due ruote e di emozioni collettive. Il brano ha contribuito a mantenere viva la memoria di Gino Bartali, non solo come sportivo, ma anche come figura leggendaria della storia italiana.