
L’indicativo e l’infinito presente delle quattro coniugazioni latine
28 Dicembre 2019
Le suppliche di Priamo ed Ecuba ad Ettore Iliade XXII vv. 25-92
28 Dicembre 2019i versi 25-102 del Canto III del Purgatorio di Dante Alighieri rappresentano un momento cruciale nel viaggio del poeta attraverso il regno della purificazione delle anime.
Questi versi descrivono l’incontro con Manfredi, il re di Sicilia e figlio illegittimo dell’imperatore Federico II, che racconta la sua storia e riflette sul tema della misericordia divina. Attraverso questo episodio, Dante esplora temi come il pentimento, la redenzione e la possibilità di salvezza anche per coloro che sono stati scomunicati dalla Chiesa.
Di seguito, analizziamo il testo suddividendolo in sezioni tematiche, fornendo una parafrasi italiana e commentando gli elementi chiave.
1. Virgilio non fa ombra: limiti della filosofia umana (vv. 25-45)
All’inizio del brano del Canto III del Purgatorio di Dante Alighieri (vv.25-45), il poeta riflette su temi teologici e filosofici legati alla natura divina, ai limiti della ragione umana e all’umiltà necessaria per accettare i misteri della fede. Analizziamo il testo in dettaglio, fornendo una parafrasi italiana e commentando gli elementi chiave.
Brano del Testo e parafrasi
Testo originale:Vespero è già colà dov’è sepolto Ora, se innanzi a me nulla s’aombra, A sofferir tormenti, caldi e geli Matto è chi spera che nostra ragione State contenti, umana gente, al quia; e disïar vedeste sanza frutto io dico d’Aristotile e di Plato Noi divenimmo intanto a piè del monte; Tra Lerice e Turbìa la più diserta, “Or chi sa da qual man la costa cala”, E mentre ch’e’ tenendo ’l viso basso da man sinistra m’apparì una gente “Leva”, diss’io, “maestro, li occhi tuoi: Guardò allora, e con libero piglio Ancora era quel popol di lontano, quando si strinser tutti ai duri massi “O ben finiti, o già spiriti eletti”, ditene dove la montagna giace, Come le pecorelle escon del chiuso e ciò che fa la prima, e l’altre fanno, sì vid’io muovere a venir la testa Come color dinanzi vider rotta restaro, e trasser sé in dietro alquanto, “Sanza vostra domanda io vi confesso Non vi maravigliate, ma credete Così ’l maestro; e quella gente degna |
Il corpo di Virgilio è sepolto a Napoli, lontano da Brandizio (Brondisi). Ora, se davanti a me nulla proietta ombra, Per sopportare tormenti, caldi e freddi, Pazzo è chi spera che la nostra ragione Siate contenti, o umanità, di accettare il “quia” E molti, come Aristotele e Platone, Detto questo, Virgilio chinò la testa e rimase turbato. Nel frattempo, Dante e Virgilio giunsero Tra Lerici e Turbia, la via più deserta Virgilio, fermando il passo, chiese: Mentre rifletteva, Dante notò sulla sinistra Dante disse a Virgilio: “Alza gli occhi, maestro: Virgilio guardò e rispose: Quel gruppo di anime era ancora lontano, contro le rocce della ripida parete, Virgilio li salutò dicendo: “O spiriti benedetti, poiché perdere tempo è più spiacevole Come le pecore escono dal recinto una alla volta, Quando videro la luce del sole Tutti gli altri che li seguivano, Virgilio disse loro: “Senza che me lo chiediate, per questo il sole proietta un’ombra sulla terra. A queste parole, quella nobile gente rispose: |
Analisi e Commento
1. Temi principali
Questi versi descrivono l’incontro tra Dante e Virgilio con un gruppo di anime elette che li guidano verso il sentiero per salire il monte del Purgatorio. Il tema centrale è la difficoltà dell’ascesa spirituale, rappresentata dalla ripidezza del monte, e l’importanza della guida divina e della comunità per superare gli ostacoli. Emergono anche temi come la limitatezza della ragione umana, l’accettazione del mistero divino e la necessità di umiltà.
2. Struttura e stile
- Versi 27-45 : Virgilio conclude il suo discorso sottolineando i limiti della ragione umana e criticando coloro che, come Aristotele e Platone, hanno cercato invano di comprendere tutto. Questo momento prepara il terreno per il passaggio dall’incontro con Virgilio al viaggio fisico verso il Purgatorio.
- Versi 46-54 : Dante e Virgilio si trovano di fronte alla ripidezza del monte, che rappresenta un ostacolo apparentemente insormontabile. La domanda di Virgilio (“da qual man la costa cala”) evidenzia la necessità di una guida per proseguire.
- Versi 55-78 : L’incontro con il gruppo di anime elette introduce un momento di grazia e solidarietà. Le anime, descritte con immagini pastorali (come pecore), incarnano la virtù e la disponibilità ad aiutare i pellegrini.
- Versi 79-102 : L’ombra di Dante, proiettata sul terreno, suscita stupore tra le anime, che non vedevano un corpo umano da tempo. Virgilio spiega loro che Dante è vivo e sotto la protezione divina. Le anime invitano i due poeti a seguirli, indicando il percorso.
3. Simbolismo e significati nascosti
- La ripidezza del monte : Simboleggia le difficoltà dell’ascesa spirituale e la necessità di fede e perseveranza per superare gli ostacoli.
- L’ombra di Dante : Rappresenta la sua condizione di essere vivente, unica tra le anime del Purgatorio. L’ombra è un segno tangibile della differenza tra il mondo terreno e quello ultraterreno.
- Le anime elette : Incarnano la virtù e la carità cristiana. La loro disponibilità ad aiutare Dante e Virgilio riflette l’importanza della comunità e della solidarietà nel cammino spirituale.
- Le pecorelle : L’immagine delle pecore che escono dal recinto simboleggia l’umiltà e la semplicità delle anime, che agiscono con ordine e armonia.
4. Messaggio morale e teologico
Questi versi enfatizzano l’importanza della fede, dell’umiltà e della guida divina nel cammino spirituale. La ripidezza del monte e l’incontro con le anime elette sottolineano che l’ascesa verso Dio richiede non solo sforzo personale, ma anche l’aiuto degli altri e la grazia divina. Inoltre, la figura di Dante, unico essere vivente nel Purgatorio, ricorda al lettore la transitorietà della vita terrena e l’importanza di prepararsi per l’eternità.
Conclusione
I versi del terzo canto del purgatorio rappresentano un momento cruciale nel viaggio di Dante, in cui egli affronta le prime difficoltà del Purgatorio e incontra le anime elette che lo guidano verso il sentiero della salvezza. Attraverso immagini poetiche e simboli profondi, Dante esplora temi centrali come la limitatezza della ragione umana, la necessità di umiltà e la grazia divina. Questo passo sottolinea l’importanza della comunità e della solidarietà nel cammino spirituale, offrendo una lezione universale sulla ricerca della verità e della salvezza.
In sintesi, il Canto III del Purgatorio offre una riflessione profonda sulla misericordia divina e sulla possibilità di redenzione, incarnate dalla figura di Manfredi. Attraverso il racconto del re siciliano, Dante esplora il tema del pentimento e della salvezza, mostrando come nemmeno la scomunica possa impedire il perdono di Dio. Questo episodio sottolinea la centralità della speranza e della fede nel cammino verso la beatitudine eterna.