Micenei di Luigi Gaudio
6 Novembre 2020Le regioni italiane
8 Novembre 2020Natalia Ginzburg (1916 – 1991)
Caro Michele del 1973 appartiene alla trilogia dei romanzi romani di Natalia Ginzburg
“Caro Michele” tratto dal romanzo, è anche un film del 1976 diretto da Mario Monicelli
Introduzione
L’arco di tempo della vicenda va dall’inverno 1970 all’estate del 1971 Dopo le rivolte del 1968, Michele è esiliato a Londra, ma si mantiene in contatto epistolare con la madre, le sorelle e una ragazza madre. Un giorno però … C’entrano certamente le tensioni politiche del tempo (Natalia fu deputata per il PCI), ma non solo …
Incipit di «Caro Michele»
Una donna che si chiamava Adriana si alzò nella sua casa nuova. Nevicava. Quel giorno era il suo compleanno. Aveva quarantatré anni. La casa era in aperta campagna. In distanza si vedeva il paese, situato su una collinetta. Il paese era a due chilometri. La città era a quindici chilometri. Essa abitava da dieci giorni in quella casa. Infilò una vestaglia di velo color tabacco. Cacciò i piedi lunghi e magri in un paio di pantofole color tabacco, slabbrate, con un bordo di pelo bianco molto frusto e sudicio. Scese in cucina e si fece una tazza di orzo Bimbo, e ci inzuppò diversi biscotti. Sul tavolo c’erano delle bucce di mela e le radunò in un giornale destinandole a dei conigli, che non aveva ancora ma aspettava perché glieli aveva promessi il lattaio. Poi andò nel soggiorno e spalancò le imposte. Nello specchio che era dietro il divano salutò e contemplò la sua alta persona, i suoi corti e ondulati capelli colore del rame, la testa piccola e il collo lungo e forte, gli occhi verdi, larghi e tristi. Poi sedette alla scrivania e scrisse una lettera al suo unico figlio maschio.
Personaggi
Adriana Vivanti: la madre di Michele
Angelica e Viola Vivanti: sorelle di Michele
Mara Castorelli, una volta legata a Michele, con il quale ha avuto dei rapporti, anche se non sa se il suo bambino l’ha avuto con lui o con un altro che frequentava negli stessi tempo, soffre la lontananza di Michele, e gli scrive molte lettere. Mara ha un rapporto non idillico con l’editore Colarosa. Esasperata, Mara lascia Colarosa, viene ospitata dalla Riccioluta, ma viene cacciata quando è scoperta a fare l’amore nel letto matrimoniale della Riccioluta.
Fabio Colarosa: ricco editore, ha il naso pronunciato, per questo viene chiamato «Il pellicano», dimostra una certa grettezza nel rapporto con Mara.
Il padre di Michele: molto ammalato, muore all’inizio del 1971, lasciando quasi tutto a Michele, probabilmente figlio prediletto. Tra l’altro gli lascia una Torre, della quale spesso parlano le sorelle
Filippo
Livia
Oreste
Ada
Osvaldo: amico intimo di Michele
Marito di Livia
Ray
Matilde, cognata di Adriana
Cugina di Mara
Domestica di Colarosa
Cognato di Livia
Domestica di Angelica
Finale
Michele viene ucciso dai fascisti in Belgio, a Bruges, nel corso di una manifestazione di studenti Il romanzo comunque non termina a questo punto, ma registra ancora alcuni mesi in cui i protagonisti della storia approfondiscono il loro nichilismo e scoraggiamento