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28 Dicembre 2019Fasi del passaggio da un regime pubblicistico a uno privatistico nel pubblico impiego
Timeline Dettagliata degli Eventi Principali del passaggio da un regime pubblicistico a uno privatistico nel pubblico impiego
- 1993: Viene emanato il Decreto Legislativo 29, che segna l’inizio della contrattazione nel comparto della scuola e, più in generale, nelle amministrazioni pubbliche in Italia.
- 1995: Viene stipulato il primo contratto della scuola, due anni dopo il Decreto Legislativo 29/93, dando il via formale alla storia della contrattazione collettiva nel settore scolastico.
- Prima del 2009: I contratti collettivi nazionali (in alcuni casi) avevano un valore equivalente a quello della legge, indicando un periodo di maggiore autonomia e forza negoziale della contrattazione.
- 2009: Viene emanato il Decreto Legislativo 150 (noto come “Decreto Brunetta”). Questo decreto stabilisce che il contratto non può derogare a una norma di legge, modificando significativamente il rapporto tra contrattazione e legislazione.
Contrattazione Collettiva Nazionale (CCNL): Si svolge a livello nazionale.
- Le controparti sono l’ARAN (per conto dello Stato) e i sindacati rappresentativi del mondo della scuola.
- Disciplina una vasta gamma di argomenti, tra cui: assemblee sindacali, congedi parentali, ferie, permessi retribuiti, assenze per malattia, tempo parziale, provvedimenti disciplinari, attività per l’ampliamento dell’offerta formativa, progetti, corsi di recupero e sostegno, corsi di approfondimento, orario di insegnamento e recupero delle frazioni orarie.
- Contrattazione Collettiva Integrativa: Contrattazione Integrativa Nazionale (CIN):Si occupa della mobilità (criteri per i trasferimenti, ora digitalizzati).
- Si occupa della formazione a livello nazionale (con cadenza biennale).
- Si occupa dei criteri per i diritti e i permessi sindacali (con cadenza annuale).
- Si occupa dei criteri e parametri di attribuzione delle risorse per le scuole a rischio educativo e a disagio sociale.
Contrattazione Integrativa Regionale (CIR): Si occupa delle linee di indirizzo e criteri per la tutela della salute nell’ambiente di lavoro.
- Si occupa dei criteri di allocazione e utilizzo delle risorse provenienti dall’ente regione e da enti diversi dal Ministero della Pubblica Istruzione (MIUR) per la lotta contro l’emarginazione scolastica e gli interventi sulle aree a rischio e a forte processo immigratorio.
- Si occupa dei criteri, modalità e opportunità formative per il personale docente, educativo e ATA.
- Si occupa dei criteri di utilizzazione del personale.
- Si occupa dei criteri e modalità di verifica dei risultati dell’attività di formazione.
- Si occupa, con cadenza quadriennale, di altre materie, come i criteri per la fruizione dei permessi per il diritto allo studio.
Contrattazione Integrativa di Istituto: Terzo livello della contrattazione integrativa, ben conosciuto nel contesto scolastico.
Attori: Chi partecipa alla contrattazione
- ARAN (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni):Controparte che contratta a livello nazionale per conto dello Stato. Rappresenta l’amministrazione pubblica nei processi di contrattazione collettiva.
- Sindacati rappresentativi nel mondo della scuola: Controparte dell’ARAN nella stipulazione dei contratti collettivi nazionali. Rappresentano il personale scolastico nei processi negoziali.
- Ministero della Pubblica Istruzione (MIUR):Ente ministeriale di riferimento per la scuola italiana. Menzionato in relazione alle risorse che provengono da enti diversi dal Ministero.
- Ente Regione: Soggetti a livello regionale che allocano e utilizzano risorse per scopi specifici legati all’istruzione e al benessere sociale nelle scuole, come la lotta all’emarginazione e gli interventi nelle aree a rischio.
- Stato: L’entità per conto della quale l’ARAN contratta a livello nazionale. La sua legislazione, in particolare il Decreto Brunetta del 2009, ha influenzato la forza vincolante dei contratti.
🧑⚖️ Guida allo Studio: Contrattazione e Responsabilità nella Scuola
Quiz a Risposta Breve
- Qual è l’obiettivo principale della lezione come introdotto all’inizio del materiale?
- Prima del 2009, quale status legale aveva il contratto rispetto alla legge?
- Quale decreto legislativo ha modificato il valore del contratto collettivo rispetto alla legge, e in che anno?
- Quando risale il primo contratto della scuola in Italia?
- Chi rappresenta le due controparti nella contrattazione collettiva nazionale nel mondo della scuola?
- Quali sono i tre livelli a cui si può svolgere la contrattazione integrativa secondo il vigente contratto collettivo nazionale?
- Di quali due argomenti principali si occupa la contrattazione integrativa nazionale con cadenza biennale?
- Quali tipi di permessi o diritti sindacali sono gestiti dalla contrattazione integrativa nazionale con cadenza annuale?
- Di cosa si occupa la contrattazione integrativa regionale per quanto riguarda l’allocazione delle risorse?
- Qual è un esempio di materia di cui si occupa la contrattazione integrativa regionale con cadenza quadriennale?
Chiave di Risposta al Quiz
- L’obiettivo principale della lezione è parlare di contrattazione, sicurezza, responsabilità e edilizia scolastica, focalizzandosi sulla gestione delle istituzioni scolastiche e sulle responsabilità del dirigente e del personale.
- Prima del 2009, il contratto aveva in certi casi un valore equivalente a quello della legge.
- Il Decreto Legislativo 150 del 2009, noto come Decreto Brunetta, ha sancito che il contratto non può derogare a una norma di legge.
- Il primo contratto della scuola in Italia risale al 1995.
- Le due controparti sono rappresentate dall’ARAN (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) per conto dello Stato e dai sindacati rappresentativi del mondo della scuola.
- La contrattazione integrativa si può svolgere a livello nazionale (CIN), regionale (CIR) e d’istituto.
- La contrattazione integrativa nazionale si occupa della mobilità e dei fondi per la formazione a livello nazionale con cadenza biennale.
- La contrattazione integrativa nazionale si occupa dei criteri per i diritti e i permessi sindacali con cadenza annuale.
- La contrattazione integrativa regionale si occupa dei criteri di allocazione e utilizzo delle risorse provenienti dall’ente regione e da enti diversi dal Ministero della Pubblica Istruzione (Miur) a livello di istituto per la lotta contro l’emarginazione scolastica e gli interventi nelle aree a rischio.
- Un esempio di materia di cui si occupa la contrattazione integrativa regionale con cadenza quadriennale sono i criteri per la fruizione dei permessi per il diritto allo studio.
Domande in Formato Saggio o Approfondimento
- Discuti l’evoluzione storica della contrattazione nel comparto della scuola in Italia, partendo dal Decreto Legislativo 29 del 1993 fino alle modifiche introdotte dal Decreto Brunetta del 2009. Quali sono state le principali implicazioni di questi cambiamenti per il valore legale dei contratti?
- Analizza la ripartizione degli argomenti trattati dalla contrattazione collettiva nazionale e dalla contrattazione integrativa. Fornisci esempi specifici di materie di competenza di ciascun livello e spiega perché questa suddivisione è importante per la gestione del personale scolastico.
- Confronta e contrapponi i compiti e le aree di intervento della contrattazione integrativa nazionale (CIN) e della contrattazione integrativa regionale (CIR). In che modo le loro diverse responsabilità contribuiscono alla gestione complessiva del sistema scolastico?
- Il testo menziona che la contrattazione integrativa regionale si occupa di “linee di indirizzo e criteri per la tutela della Salute nell’ambiente di lavoro”. Spiega l’importanza di questo aspetto nel contesto scolastico e come la contrattazione possa contribuire a garantire un ambiente sicuro per il personale e gli studenti.
- Il concetto di “risorse per le scuole a rischio educativo e a disagio sociale” e “lotta contro l’emarginazione scolastica” è presente sia nella contrattazione integrativa nazionale che regionale. Discuti come i diversi livelli di contrattazione intervengono su queste tematiche e quali sinergie o differenze di approccio potrebbero emergere.
Glossario dei Termini Chiave
- ARAN: Acronimo di “Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni”. È l’organismo che negozia e stipula i contratti collettivi nazionali di lavoro per conto del Governo e delle Pubbliche Amministrazioni.
- Comparto della scuola: Si riferisce all’insieme del personale che opera nel settore dell’istruzione pubblica (docenti, personale ATA, dirigenti scolastici).
- Contrattazione collettiva nazionale: Processo di negoziazione tra l’ARAN e i sindacati rappresentativi a livello nazionale per definire le condizioni di lavoro, i diritti e i doveri del personale del comparto della scuola.
- Contratto collettivo nazionale del lavoro (CCNL): L’accordo stipulato a livello nazionale che disciplina le condizioni di lavoro per una specifica categoria di lavoratori, in questo caso il personale della scuola.
- Contrattazione integrativa: Negoziazione a livelli inferiori (nazionale, regionale, d’istituto) che integra e specifica quanto stabilito dal contratto collettivo nazionale, adattandolo alle specifiche esigenze e risorse locali.
- CIN (Contrattazione Integrativa Nazionale): Livello della contrattazione integrativa che si svolge a livello nazionale, occupandosi di materie come la mobilità e la formazione nazionale.
- CIR (Contrattazione Integrativa Regionale): Livello della contrattazione integrativa che si svolge a livello regionale, focalizzandosi su linee guida per la salute sul lavoro, allocazione di risorse regionali, e formazione specifica.
- Contrattazione integrativa di istituto: Negoziazione a livello della singola istituzione scolastica, che definisce dettagli specifici non coperti dai livelli superiori.
- Decreto Legislativo 29 del 1993: Normativa che ha segnato un punto di svolta nella storia della contrattazione nel pubblico impiego in Italia, ponendo le basi per la contrattazione collettiva.
- Decreto Legislativo 150 del 2009 (Decreto Brunetta): Riforma della pubblica amministrazione che ha sancito la prevalenza della legge sul contratto collettivo, impedendo a quest’ultimo di derogare a norme di legge.
- Derogare: Stabilire qualcosa che va contro, o modifica, una norma o una regola esistente; nel contesto del testo, significa che il contratto non può prevalere su una legge.
- Frazioni orarie: Parti di orario di insegnamento che non raggiungono l’unità oraria completa e che possono necessitare di recupero o gestione specifica.
- MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca): Ora Ministero dell’Istruzione e del Merito, l’organo governativo italiano responsabile delle politiche educative.
- Mobilità: L’insieme delle procedure e dei criteri che regolano i trasferimenti e gli spostamenti del personale scolastico tra diverse sedi o province.
- Sindacati rappresentativi: Organizzazioni sindacali che, in base a criteri di rappresentatività (es. numero di iscritti, voti nelle elezioni RSU), sono legittimate a negoziare e firmare contratti collettivi.
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Audio Lezioni sulla Pedagogia e organizzazione della scuola del prof. Gaudio
Ascolta “Pedagogia e organizzazione della scuola” su Spreaker.