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23 Luglio 2022Raggiunto un traguardo – e goduto del meritato riposo – puntuale arriva il momento di fissare un nuovo obiettivo e proseguire nel proprio percorso di formazione, puntando a nuove esperienze, all’acquisizione di nuove competenze e a nuove occasioni per costruire una carriera davvero solida e appagante.
Se ti stai chiedendo già da un po’ cosa fare dopo la laurea magistrale in economia non preoccuparti: è normale avere dubbi ed essere indecisi sulla strada da intraprendere una volta concluso il tradizionale percorso universitario.
Per aiutarti in questa scelta importante e decisamente strategica per il tuo futuro abbiamo stilato un elenco delle opzioni principali che potresti prendere in considerazione.
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#1 Stage/tirocinio formativo in azienda
Il classico stage (o tirocinio formativo) rappresenta per molti neolaureati il primo, vero punto di contatto con il mondo del lavoro.
Nonostante la fama poco lusinghiera di questa tipologia di rapporto lavorativo, lo stage dopo la laurea magistrale in economia offre l’opportunità di calarsi subito nelle dinamiche aziendali.
I vantaggi riguardano la possibilità di sviluppare skill pratiche, apprendere metodi di lavoro, processi e framework impiegati per la gestione delle attività quotidiane e sviluppare relazioni utili in ottica di networking.
Stage e tirocini formativi prevedono in genere una durata semestrale, sia con formule part-time che full-time. Di norma, lo stage deve garantire sempre una retribuzione, con un limite minimo pari a 300 euro lordi al mese.
L’aspetto principale da considerare riguarda naturalmente la scelta dell’azienda presso la quale svolgere il tirocinio. Il consiglio è quello di orientarsi verso realtà di grandi dimensioni, selezionando nomi che operano in un settore di tuo interesse o vicino al tuo ambito di specializzazione.
Nella pratica, puoi procedere preparando una lista di aziende ritenute valide ed esplorarne le sezioni “Lavora con noi”, “Carriere”, “Offerte di lavoro” o simili sui rispettivi portali web, alla ricerca di proposte di stage interessanti. Naturalmente anche portali ad hoc come LinkedIn, Indeed, Glassdoor o la sezione Tirocini di Ticonsiglio possono rivelarsi validi canali per esplorare l’attuale offerta disponibile.
Il suggerimento in più è quello di espandere la ricerca prendendo in considerazione aziende con sedi in altri paesi europei e non, così da unire all’esperienza lavorativa anche quella del trasferimento all’estero.
#2 Master executive in area finanza, amministrazione e controllo di gestione
Tra i percorsi da intraprendere dopo la laurea magistrale in economia riscuote un successo di anno in anno sempre maggiore quello dei master di specializzazione erogati dalle business school.
Rivolta sia ai neolaureati che alle figure già in possesso di esperienze professionali, questa tipologia di master permette di proseguire nel proprio percorso di apprendimento fornendo agli studenti approfondimenti teorici ma soprattutto skill operative.
Molti dei programmi di studio confezionati dalle school of management mirano a colmare quel gap esistente tra le competenze del giovane appena uscito dall’università e il set di abilità richieste dalle aziende in cerca di figure pronte ad un’immissione in ruolo immediata.
Un master di questo tipo offre la possibilità di definire in modo più chiaro la propria figura professionale, sviluppando profili molto richiesti dal mondo del lavoro. Oggi l’offerta risulta particolarmente ricca, tanto da coprire tutti i principali ambiti di attività del dottore in materie economiche. I master offerti da questa business school comprendono specializzazioni in:
- finanza e controllo
- controllo di gestione e programmazione aziendale
- finanza aziendale
- corporate finance
- principi contabili
- project management
- financial modeling
- finanza d’impresa 4.0
- controllo di gestione 4.0
I master erogati dalle business school differiscono per durata, formula prevista per le lezioni frontali (tenute nel corso della settimana oppure nei weekend), tipologia di approccio (più o meno incentrato su case study, role playing e studio di software e tool operativi) e ovviamente tariffa di iscrizione.
Tra i fattori che ti consigliamo di considerare per la scelta di un buon master da frequentare dopo la laurea magistrale in economia rientrano:
- contenuti del piano di studi (ed eventuale possibilità di frequentare solo singoli moduli di interesse);
- composizione della faculty (che dovrebbe comprendere sia professori e accademici che professionisti con esperienza sul campo);
- finanziamenti, borse di studio e agevolazioni previste per l’iscrizione;
- possibilità di seguire le lezioni anche in streaming live oppure on-demand;
- eventuali crediti formativi e certificazioni rilasciate;
- possibilità di usufruire di servizi di job placement o per la ricerca di stage.
#3 Corso di perfezionamento o di alta formazione universitario
Tra le possibili risposte alla domanda “cosa fare dopo la laurea magistrale in economia?” rientra anche la scelta di un percorso di “formazione permanente”, ovvero un corso di perfezionamento erogato da università pubbliche oppure private di stampo altamente specialistico.
Questa tipologia di percorsi si rivolge a studenti interessati a nicchie professionali molto ben definite e, in modo simile ai master offerti dalle business school, mira ad offrire competenze a tutto tondo, sia di stampo teorico che pratico.
A titolo di esempio puoi esplorare l’offerta messa a punto dalla Scuola di Economia e Statistica dell’Università degli Studi di Milano Bicocca, che al momento propone un corso di alta formazione dal titolo “Industrial engineering e management d’impresa”.
In genere la formula dei corsi di alta specializzazione prevede una struttura a moduli e una durata non superiore ai 6 mesi. In più, di norma il percorso non comprende tirocini formativi o esperienze di stage in azienda né il rilascio di crediti formativi.
#4 Master in Business Administration (MBA)
Tra le opzioni da considerare al termine del tradizionale percorso di studi accademico nel settore economico rientra anche quella del MBA, ovvero del Master in Business Administration.
Caratterizzati da contenuti fortemente specialistici e da un orientamento anche in questo caso teorico-pratico, gli MBA si distinguono per il loro carattere di esclusività e per gli stringenti requisiti richiesti per l’accesso.
Nati con il preciso obiettivo di formare gruppi di dirigenti di imprese e istituzioni, gli MBA rappresentano oggi una via di accesso preferenziale a posizioni manageriali nell’ambito di grandi realtà corporate, sia italiane che internazionali.
Come accennato, i Master in Business Administration prevedono iter selettivi dei candidati molto rigidi. Tra i fattori presi in esame rientrano curriculum, precedenti esperienze lavorative e percorso accademico. In più, in molti casi sono previste prove di selezione con test scritti e colloqui orali, orientati alla valutazione del reale livello di preparazione del candidato, ma anche della sua motivazione.
Va sottolineato come la scelta di frequentare un MBA comporti nella maggior parte dei casi un investimento molto cospicuo sul fronte della tuition (l’ordine di grandezza è compreso tra poche migliaia e diverse decine di migliaia di euro).
#5 Dottorato di ricerca
L’ultima delle opzioni da valutare dopo aver conseguito una laurea magistrale in economia riguarda la via del dottorato di ricerca (o PhD). Questo titolo rappresenta il più alto livello di formazione previsto dall’ordinamento italiano e comporta un percorso all’interno dell’ente universitario e/o in collaborazione con realtà del settore privato orientato allo sviluppo autonomo di un progetto di ricerca.
La selezione per l’accesso al dottorato di ricerca avviene mediante concorso pubblico – sono ad esempio 807 i posti disponibili per l’A.A. 2022/23 presso l’Università La Sapienza di Roma – mentre la durata del percorso è pari ad un minino di 3 anni.
Stando a quanto indicato nel report Almalaurea 2020/21, sul fronte occupazionale i dottorati di ricerca in ambito economico vantano un tasso di occupazione superiore all’88% ad un anno dal conseguimento del titolo, nonché vantaggi anche sul fronte della retribuzione attesa, con stipendi netti superiori del 34% rispetto a quelli percepiti dai dottori magistrali nelle prime fasi della carriera.
A partire dal 1° luglio 2022, l’importo minimo della borsa di studio riservata agli studenti impegnati in un dottorato di ricerca è stata innalzato raggiungendo un totale di 16.243,00 euro lordi all’anno.