
Turno irrompe nel campo troiano, Eneide, IX 672-761
28 Dicembre 2019
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28 Dicembre 2019De Gasperi e l’Idea di Europa: Un Padre Fondatore dell’Integrazione Europea
Alcide De Gasperi (1881-1954), statista e Presidente del Consiglio italiano nel cruciale periodo del dopoguerra, è unanimemente riconosciuto come uno dei Padri Fondatori dell’Europa unita. La sua visione di un continente integrato non fu solo un ideale astratto, ma una profonda convinzione maturata attraverso le tragedie delle due Guerre Mondiali e l’esperienza del totalitarismo. Per De Gasperi, l’Europa unita rappresentava la via imprescindibile per garantire pace, stabilità e prosperità, superando le divisioni nazionalistiche che avevano insanguinato il continente.
1. La Genesi di un’Idea: Dalle Macerie alla Speranza
L’idea di Europa di De Gasperi affonda le radici nella sua biografia personale e nel contesto storico del primo Novecento. Nato nel Trentino, allora parte dell’Impero Austro-Ungarico, De Gasperi visse sulla propria pelle le tensioni tra diverse nazionalità e culture. La sua formazione cattolica e la sua esperienza politica nel Partito Popolare Italiano, prima, e nella Democrazia Cristiana, dopo, lo portarono a concepire una visione di solidarietà e cooperazione internazionale.
La devastazione lasciata dalla Seconda Guerra Mondiale rafforzò in lui la consapevolezza che solo un’unione profonda tra gli Stati europei avrebbe potuto scongiurare nuovi conflitti. L’Europa, per De Gasperi, non doveva essere solo una ricostruzione materiale, ma una rinascita morale e politica, fondata su valori comuni.
2. I Pilastri della Visione Europea di De Gasperi
La visione di De Gasperi per l’Europa si basava su alcuni principi fondamentali:
- Pace e Sicurezza: L’obiettivo primario dell’integrazione europea era la fine delle guerre tra le nazioni del continente. Solo attraverso l’interdipendenza economica e politica si sarebbe potuta creare una pace duratura, rendendo impensabile un nuovo conflitto.
- Libertà e Democrazia: De Gasperi era un convinto sostenitore dei valori democratici e delle libertà fondamentali. L’Europa unita doveva essere una comunità di Stati liberi, basata sul rispetto dei diritti umani e sulla partecipazione dei cittadini.
- Solidarietà e Cooperazione: Al centro della sua idea vi era il principio di solidarietà tra i popoli europei. La cooperazione economica, sociale e politica era vista come il mezzo per superare gli egoismi nazionali e costruire un futuro comune di benessere condiviso.
- Metodo Funzionalista e Gradualismo: De Gasperi, insieme ad altri Padri Fondatori come Jean Monnet e Robert Schuman, credeva nel metodo funzionalista, ovvero nella costruzione dell’Europa “pezzo per pezzo”, partendo da settori specifici (come il carbone e l’acciaio) per poi estendere l’integrazione ad altri ambiti. Questo approccio graduale mirava a creare fatti compiuti che avrebbero reso irreversibile il processo di unificazione.
- Radici Cristiane e Umanistiche: Sebbene la sua visione fosse pragmatica, De Gasperi era profondamente convinto che l’Europa dovesse riscoprire le sue radici cristiane e i valori umanistici che ne avevano plasmato la civiltà, come fondamento etico del progetto unitario.
3. Il Contributo Concreto al Processo di Integrazione
Il ruolo di De Gasperi non si limitò alla teorizzazione; egli fu un attore politico fondamentale nella fase iniziale della costruzione europea:
- Il Piano Marshall e la Cooperazione Economica: De Gasperi comprese l’importanza del Piano Marshall per la ricostruzione europea e promosse attivamente la cooperazione economica tra gli Stati, gettando le basi per future integrazioni.
- La Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA): Fu un convinto sostenitore della proposta di Robert Schuman per la creazione della CECA (1951), la prima vera istituzione sovranazionale europea. De Gasperi vide nella messa in comune delle risorse strategiche (carbone e acciaio) tra Francia e Germania il primo passo concreto per superare l’antica rivalità tra i due paesi.
- Il Progetto di Comunità Europea di Difesa (CED): De Gasperi fu un fervente sostenitore del progetto di CED (1952), che mirava a creare un esercito europeo unificato. Sebbene la CED non si sia realizzata a causa del rifiuto francese, il suo impegno dimostra la sua visione di un’integrazione che andava oltre l’economia, toccando anche la sfera della sicurezza e della sovranità.
- Il Discorso all’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa (1954): Pochi mesi prima della sua morte, De Gasperi tenne un celebre discorso in cui ribadì la necessità di un’Europa unita e federale, mettendo in guardia contro i pericoli di un ritorno ai nazionalismi. Questo discorso è considerato il suo testamento spirituale e politico.
4. L’Eredità di De Gasperi per l’Europa di Oggi
L’eredità di Alcide De Gasperi è ancora oggi profondamente attuale. La sua visione di un’Europa fondata sulla pace, sulla democrazia e sulla solidarietà rimane un faro per il progetto europeo. In un’epoca di nuove sfide (crisi economiche, migrazioni, tensioni geopolitiche, euroscetticismo), i principi da lui enunciati continuano a essere una guida per rafforzare l’integrazione e affrontare le complessità del mondo contemporaneo.
De Gasperi, insieme a Schuman e Adenauer, ha dimostrato che l’unità europea non è un’utopia, ma un progetto politico concreto, costruito con pazienza e lungimiranza, capace di trasformare le rovine del passato in un futuro di cooperazione e prosperità.
Conclusione
Alcide De Gasperi non è stato solo un politico di statura nazionale, ma un autentico visionario europeo. La sua “idea di Europa” era un progetto di pace e civiltà, nato dalla consapevolezza delle tragedie del Novecento e animato dalla speranza in un futuro di cooperazione. Il suo impegno instancabile e la sua profonda convinzione hanno contribuito in modo determinante a gettare le basi di quella che oggi è l’Unione Europea, un’opera ancora incompiuta ma che resta il più grande esperimento di pace e integrazione della storia contemporanea.