
L’uomo sulla soglia di J L Borges
28 Dicembre 2019
Moon di Chaim Potok
28 Dicembre 2019“Don Chisciotte e i burattini” è un famoso episodio del romanzo “Don Chisciotte della Mancia” di Miguel de Cervantes, specificamente presente nella prima parte dell’opera (capitolo 26).
È una delle scene più celebri e rappresentative dell’intera opera.
In questa scena, Don Chisciotte assiste a uno spettacolo di marionette (o “títeres”) presentato dal Maestro Pietro, che racconta la storia di come Melisendra viene salvata dal suo sposo Don Gaiferos dalla prigionia dei Mori. Durante lo spettacolo, Don Chisciotte, confondendo ancora una volta la finzione con la realtà (tema centrale di tutto il romanzo), si convince che i personaggi del teatrino siano reali e in pericolo.
Nel momento in cui vede che i burattini che rappresentano i Mori inseguono la coppia in fuga, Don Chisciotte decide di intervenire per “salvarli”. Sfodera la spada e attacca violentemente i burattini, distruggendo l’intero teatrino e facendo a pezzi le marionette. È convinto di aver compiuto un atto eroico e di aver salvato i protagonisti della storia.
Questa scena è particolarmente significativa perché:
- Illustra perfettamente la confusione tra realtà e fantasia che affligge Don Chisciotte
- Rappresenta in modo ironico e metanarrativo il potere della finzione letteraria
- Mostra l’idealismo estremo (e distruttivo) del protagonista
- Contiene una sottile riflessione sul ruolo dell’arte e della letteratura
Dopo aver distrutto il teatrino, Don Chisciotte si rende conto del danno causato e accetta di risarcire il burattinaio, mostrando che, nonostante la sua follia, mantiene un senso di giustizia e responsabilità.
Questo episodio è uno dei tanti che Cervantes utilizza per esplorare i temi della percezione della realtà, dell’influenza della letteratura cavalleresca, e della tensione tra idealismo e pragmatismo.