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28 Dicembre 2019Analisi e testo della poesia “E poi fate l’amore” di Alda Merini
Analisi di “E poi fate l’amore” di Alda Merini
Questa poesia di Alda Merini è un inno all’amore nella sua dimensione più intima, profonda e spirituale, distinguendolo nettamente dalla mera fisicità. È un invito a riscoprire la sacralità e la totalità del legame umano, dove i corpi si fondono e le anime si riconoscono.
1. La Distinzione tra Amore e Sesso
La poesia si apre con una dichiarazione perentoria e un chiarimento fondamentale: “E poi fate l’amore. / Niente sesso, solo amore.” Merini stabilisce immediatamente il suo punto di vista. Non si tratta di condannare la fisicità, ma di elevare l’atto d’amore a un livello superiore, dove la connessione non è solo carnale, ma coinvolge l’essere intero. Il “solo amore” indica una purezza d’intenti, una ricerca di autenticità che va oltre la superficie.
2. La Sensorialità dell’Amore Profondo
La poetessa elenca una serie di gesti e sensazioni che definiscono il suo concetto di amore, tutti permeati di una tenerezza e una lentezza che contrastano con la fretta o la superficialità:
- Contatto Lento e Diffuso: “i baci lenti sulla bocca, / sul collo, / sulla pancia, / sulla schiena,” descrivono un’esplorazione del corpo che è carezza, non possesso, un atto di venerazione che si estende su ogni parte.
- Intensità e Fusione: “i morsi sulle labbra,” suggeriscono una passione contenuta ma intensa, mentre “le mani intrecciate, / e occhi dentro occhi” evocano una fusione non solo fisica ma anche emotiva e spirituale, un riconoscimento reciproco e profondo.
- Abbraccio Totale: “abbracci talmente stretti / da diventare una cosa sola, / corpi incastrati e anime in collisione,” esprimono il desiderio di annullamento delle distanze, di unione completa che supera la somma delle singole parti.
3. L’Amore come Cura e Rivelazione
Merini porta l’amore in una dimensione terapeutica e rivelatrice:
- Guarigione e Accettazione: “carezze sui graffi, / vestiti tolti insieme alle paure, / baci sulle debolezze, / sui segni di una vita / che fino a quel momento / era stata un po’ sbiadita.” Qui l’amore diventa un atto di cura, di accettazione incondizionata delle ferite e delle fragilità dell’altro. Spogliarsi non è solo un atto fisico, ma un liberarsi dalle paure, dalle insicurezze. L’amore illumina e dà colore a un’esistenza che prima era “sbiadita”, portando nuova vita e significato.
- Esplorazione e Armonia: “dita sui corpi, / creare costellazioni, / inalare profumi, / cuori che battono insieme, / respiri che viaggiano / allo stesso ritmo.” L’atto di toccare diventa un’arte, un’esplorazione che crea un universo intimo (“costellazioni”). La sincronia dei cuori e dei respiri simboleggia una perfetta armonia e risonanza tra gli amanti.
4. La Gioia Ritrovata e l’Arte dell’Amore
La poesia si conclude con un’affermazione di gioia e un’esortazione:
- Sorrisi Sinceri: “E poi sorrisi, / sinceri dopo un po’ / che non lo erano più.” L’amore autentico riporta la verità nelle espressioni, restituendo la capacità di una felicità genuina, che forse era stata persa o celata.
- L’Amore è Arte: “Ecco, / fate l’amore e non vergognatevi, / perché l’amore è arte, / e voi i capolavori.” La chiusa è un potente incoraggiamento. L’amore, così come descritto, è un’espressione creativa, una forma d’arte che richiede impegno, sensibilità e dedizione. E gli amanti stessi, nel loro atto di donazione e fusione, diventano “capolavori”, opere d’arte viventi.
Temi Principali:
- L’Amore Autentico vs. la Fisicità Superficiale: La distinzione tra un amore che coinvolge l’anima e il corpo in profondità e un atto meramente fisico.
- Intimità e Vulnerabilità: L’accettazione delle debolezze e delle paure come parte integrante del legame.
- Guarigione e Rinascita: L’amore come forza capace di sanare le ferite del passato e di ridare colore alla vita.
- Connessione Profonda: La fusione di corpi e anime, la sincronia dei ritmi vitali.
- L’Amore come Arte: L’elevazione dell’atto d’amore a una forma di espressione creativa e sublime.
Stile e Linguaggio:
Alda Merini usa un linguaggio semplice, diretto e colloquiale, quasi un’esortazione amichevole, ma carico di una profonda intensità emotiva. La poesia è costruita attraverso una serie di enumerazioni (i baci, i morsi, le mani, le carezze, le dita) che creano un ritmo lento e sensuale, invitando il lettore a visualizzare e sentire ogni gesto. Le metafore sono potenti ma accessibili (“corpi incastrati e anime in collisione,” “creare costellazioni,” “vita sbiadita”). Il tono è intimo, passionale e al contempo didascalico, quasi un manuale per l’amore vero. La conclusione è un’apoteosi, un’affermazione della bellezza e della dignità dell’amore.
Analisi di “E poi fate l’amore” di Alda Merini
E poi fate l’amore.
Niente sesso, solo amore.
E con questo intendo
i baci lenti sulla bocca,
sul collo,
sulla pancia,
sulla schiena,
i morsi sulle labbra,
le mani intrecciate,
e occhi dentro occhi.
Intendo abbracci talmente stretti
da diventare una cosa sola,
corpi incastrati e anime in collisione,
carezze sui graffi,
vestiti tolti insieme alle paure,
baci sulle debolezze,
sui segni di una vita
che fino a quel momento
era stata un po’ sbiadita.
Intendo dita sui corpi,
creare costellazioni,
inalare profumi,
cuori che battono insieme,
respiri che viaggiano
allo stesso ritmo.
E poi sorrisi,
sinceri dopo un po’
che non lo erano più.
Ecco,
fate l’amore e non vergognatevi,
perché l’amore è arte,
e voi i capolavori.
Alda Merini