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Bolton for Education Foundation: l’istruzione, un investimento per il futuro
30 Marzo 2025Educare significa riconoscere le caratteristiche qualitative della persona con cui ci si rapporta e favorirne l’evoluzione. È un processo finalizzato a traguardi che l’educatore ritiene importanti, sia sul piano morale, sia su quello sociale.
Nei giovani di oggi si riscontrano individualismo, ricerca del consenso e scarsa introspezione, caratteristiche che portano a personalità costruite per imitazione Il consumismo ha contribuito a forgiare i giovani, portandoli a vivere maggiormente nel presente, spesso senza una visione prospettica.
Di fronte a questo scenario, il sistema educativo dovrebbe rispondere progettando strategie didattiche che vadano oltre la mera trasmissione di contenuti. È fondamentale promuovere esperienze di apprendimento collaborative che stimolino il riconoscimento della complessità del mondo, incoraggino la percezione critica dei problemi e stimolino la ricerca di soluzioni innovative. L’obiettivo primario deve essere quello di promuovere la creatività e l’argomentazione, non solo come strumenti per affrontare le sfide quotidiane, ma come chiavi per sviluppare una visione critica e proattiva dell’ambiente circostante. Per raggiungere questo traguardo, il lavoro di équipe è imprescindibile, poiché solo attraverso la condivisione di prospettive diverse è possibile affrontare in laboratori situazioni di dimensioni improponibili al singolo studente. Così saranno preparati ad affrontare la velocità e l’imprevedibilità dei cambiamenti, e diventeranno protagonisti consapevoli di un futuro in costante evoluzione, capaci di orientarsi nel caos e di trasformarlo in opportunità di crescita e innovazione.
Se il ministro dell’istruzione e del merito non avesse eluso le sue responsabilità, l’adeguamento dell’istituzione sarebbe avvenuta. La legge 12/2020, infatti, postula che le conoscenze sono la piattaforma su cui progettare il processi educativi, volti alla promozione delle capacità; la legge non ha attraversato la fase esecutiva.
Un esempio didattico appare necessario. Un argomento, ostico sia per gli studenti della secondaria superiore, sia per quelli universitari è proposta per quelli della secondaria di primo grado. Si veda in rete “Laboratorio di matematica: gli automi a stati finiti, per studenti della secondaria di primo grado”.
Le conoscenze, sono un prodotto finito, rappresentano il risultato di processi di ricerca. Ma la scuola rinnovata non deve limitarsi a trasmettere questi contenuti statici. Deve, invece, valorizzare i metodi disciplinari attraverso cui gli studenti acquisiscono le conoscenze, stimolati a conquistarle attraverso il lavoro di gruppo, la riflessione critica e la ricerca. Addio predella e lezione cattedratica: il docente non sarà più colui che ‘dispensa’ il sapere, ma colui che ‘sistematizza’ le elaborazioni dei gruppi di lavoro, facendo emergere e presentando lo stato dell’arte.