Festa mobile di Ernest Hemingway
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L’autore
Ernest Hemingway (USA 1899-1961) condusse una vita sociale turbolenta, si sposò quattro volte e gli furono attribuite varie relazioni sentimentali.
Raggiunse già in vita una non comune popolarità e fama, che lo elevarono a mito delle nuove generazioni.
Hemingway ricevette il Premio Pulitzer nel 1953 per Il vecchio e il mare, e vinse il Premio Nobel per la letteratura nel 1954.
In stato di depressione, e di grave malattia, si tolse la vita nel 1961
Festa mobile
“Se hai avuto la fortuna di vivere a Parigi da giovane, dopo, ovunque tu passi il resto della tua vita, essa ti accompagna, perché Parigi è una festa mobile”
Questo libro ha un carattere autobiografico esplicito e una struttura “mobile” (come la festa, come quella straordinaria città), incompiuto, diviso in capitoletti a tema, ed è anche la grande occasione di conoscere un fenomeno culturale e storico di rilievo come gli “espatriati a Parigi fra le due guerre mondiali”.
Il contesto
Ernest Hemingway (USA 1899-1961) fece parte della comunità di espatriati americani a Parigi durante gli anni venti, conosciuta come “la Generazione perduta” e da lui stesso così chiamata nel suo libro di memorie Festa mobile. L’espressione “Generazione perduta” fu coniata da una grande amica di Hemingway, la scrittrice Gertrude Stein.
La fame era un’ottima disciplina
In quegli anni Hemingway cerca di sbarcare il lunario, e spesso fa fatica a sostenere la sua famiglia, con la moglie e il figlio Bunny, ma critica Scott Fitzgerald quando spiega ad Hemingway che certe volte “rovina” i suoi bei racconti, una volta finiti, al fine di assecondare i gusti del pubblico delle riviste.
Espatriati a Parigi
Ernest Hemingway con Elizabeth Hadley Richardson, la moglie sposata nel 1921, dalla quale divorzierà nel 1927, dopo che lei avrà scoperto nel 1925 la sua relazione con l’amica comune Pauline Pfeiffer, e il figlio John Hadley Nicanor “Jack” Hemingway (soprannominato “Bumby”) durante il loro soggiorno a Schruns, in Austria. Hadley si sposerà (felicemente) una seconda volta, con il giornalistaPaul Mowrer, che aveva conosciuto a Parigi.
Hemingway scia con il figlio “Bumby” in Austria
La famiglia Hemingway in Austria (1925)
Le riflessioni sulla letteratura
Festa mobile, postumo, ci fa capire meglio il modo di scrivere di Hemingway:“Quando scrive un romanzo, uno scrittore dovrebbe creare gente viva; gente, non personaggi. Un personaggio è una caricatura. Se uno scrittore riesce a far vivere della gente, può darsi che non ci siano nel suo libro grandi personaggi, ma è possibile che il suo libro rimanga come un insieme; come un’entità; come un romanzo. […] Gente, non personaggi costruiti abilmente, devono uscire in un romanzo dall’esperienza assimilata dello scrittore, dalla sua cultura, dalla sua testa, dal suo cuore e da tutto lui stesso”.
