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E dallo scudo fiscale i fondi per le paritarie
ItaliaOggi – 16 dicembre 2009
di Nicola Colajanni
Finanziaria e legge di Bilancio arrivano alle battute finali alla camera dei deputati. Nel transito a Montecitorio, sono state avanzate proposte emendative di maggioranza ai finanziamenti che interessano anche Istruzione e Università, in gran parte legate al rientro dei capitali. Come la ricostituzione dei fondi per le scuole paritarie. Non cambia, invece, l’articolazione dei tagli al personale. Ma partiamo dai dati complessivi dello stato di previsione: la spesa complessiva di competenza, a legislazione vigente nel 2008, dei due ministeri unificati ammontava a 57,142 miliardi di euro, e quella dello stato di previsione approvato dal parlamento per il 2009 risultava di 55,472 miliardi con una diminuzione di 1,670 miliardi. A monte della riduzione di spesa, la manovra estiva 2008 messa a punto dal ministro dell’economia, Giulio Tremonti: 324 milioni tagliati in base all’art.60 comma 10 della legge 133/08 che ha trasformato in tagli definitivi gli accantonamenti di cui ai commi 507 e 508 della legge finanziaria 2007; 447 milioni per effetto del taglio lineare sulle dotazioni a legislazione vigente operato dall’art.60 comma 1 della manovra estiva; e 899 milioni di euro,comprendente il taglio di 456 milioni, dovuto alla riduzione degli organici di cui all’art.64 della legge 133/08 per nei primi quattro mesi del 2009-10, e il taglio di ulteriori spese effettuato direttamente in bilancio.
L’operazione ha comportato nel 2009 una riduzione dello 0,3% della percentuale sulla spesa di competenza, totale dello stato che per il ministero istruzione, università e ricerca è passata dal 10,6 al 10,3%. A questo ridimensionamento della spesa statale si sono aggiunti nello stesso anno i tagli operati con la legge di Assestamento (n. 121/2009). I capitoli regionali per la spesa riguardante gli incarichi a tempo determinato hanno subito nell’assestamento 2009 la riduzione complessiva di 577 mln di euro. Si tratta di 42.105 posti di docente e di 15.167 posti di Ata ad essi hanno corrisposto i licenziamenti di 18mila precari docenti e di 8 mila Ata per un totale di 26 mila precari senza rinnovo del contratto. Il ridimensionamento di personale previsto dall’art.64 della legge n. 133/2008 proseguirà con effetti di bilancio nei prossimi due anni. Nei tre anni previsti dalla manovra, infatti, si deve realizzare un taglio di circa 8 mld sulle spese per l’istruzione (7, 832 mld per l’esattezza) per circa 132.000 posti in meno negli organici del personale (87.400 insegnanti e 44.500 personale Ata, ausiliario, tecnico e amministrativo).
Se nell’anno finanziario 2009 si sono realizzate le diminuzioni di spesa conseguenti alle riduzioni di organico relative ai primi quattro mesi dell’anno scolastico 2009-10, l’anno finanziario 2010 sopporterà una doppia riduzione dovuta all’effetto degli 8/12 della riduzione dell’organico 2009-10 e dei 4/12 dell’organico 2010-11. Così nell’anno finanziario 2010-11 confluiranno gli effetti delle riduzioni dei tagli riguardanti gli 8/12 del 2010-11 e dei 4/12 del 2011-12. La previsione del 2009 è stata lievemente inferiore ai 55.661,458 mln dell’assestamento 2009, eppure i tagli realizzati in quell’anno finanziario ammontano a 2.248 mln. Un’ analoga situazione si riscontra se si considerano le previsioni complessive delle dotazioni di competenza relative al triennio 2010-2012 riportate nella legge di bilancio 2010. La previsione per il prossimo anno, che dopo il voto del senato si attestava sui 55.280 mln (10,3% della spesa ministeriale complessiva) e realizzava una riduzione di 381 mln sul bilancio assestato 2009 (di 77,5 mln sulla missione istruzione scolastica), sembrerebbe inferiore alle previsioni della relazione tecnica dell’art 64 che postulavano per tale anno finanziario e per questa sola missione una riduzione di 1.650 mln.
Con le modifiche apportate in questi giorni alla camera, il bilancio del Miur si incrementerà nei prossimi mesi con la distribuzione dei ricavi dello scudo fiscale di 530 milioni di cui 400 per il Fondo ordinario delle Università e 130 per le scuole paritarie. Altri 103 milioni vanno al bilancio del ministero dell’interno per rifinanziare la gratuità parziale dei libri di testo. Un’altra quota, 370 mln, inserita nella tabella sullo scudo fiscale, riguarderà le Lsu della scuola (si veda altro servizio nelle pagine a seguire).
Finanziaria, Gelmini: Risorse in cambio di riforme. Bene provvedimenti contenuti in finanziaria”
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Comunicato Stampa – Roma, 10 dicembre 2009
Approda in Parlamento anche la riforma dell’università.
La Legge Finanziaria che oggi è in discussione alla Camera dei Deputati contiene una serie di importanti interventi finanziari a favore della scuola, dell’università e della ricerca per l’anno 2010:
· 400 milioni di euro sono stati stanziati per il Fondo di finanziamento ordinario delle Università;
· 103 milioni di euro per assicurare libri scolastici gratuiti per la scuola primaria;
· 130 milioni di euro a sostegno delle scuole paritarie;
· 370 milioni di euro a favore dei lavoratori socialmente utili, tra cui quelli della scuola.
E’ stato confermato il credito di imposta per le imprese, per un importo pari al 10% delle risorse spese in attività di ricerca industriale e di sviluppo precompetitivo. La copertura finanziaria è pari a 200 milioni di euro per l’anno 2010 e di 200 milioni di euro per il 2011. Il credito di imposta è elevato al 40% qualora i costi di ricerca e di sviluppo siano riferiti a contratti stipulati con università ed enti di ricerca.
Altro importante provvedimento è la proroga della devoluzione del 5 per mille Irpef, per un importo di 400 milioni di euro per l’anno 2010.
«La Finanziaria – afferma Mariastella Gelmini – oggi in discussione alla Camera, che mi auguro possa diventare legge al più presto, dimostra l’attenzione del governo nei confronti del mondo della scuola, dell’università e della ricerca, settori decisivi per lo sviluppo del Paese. Sono molto soddisfatta per questo impegno. I finanziamenti non verranno distribuiti a pioggia, ma saranno destinati a valorizzare il merito e l’eccellenza».