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27 Aprile 2025🗑️ Garbage-Can Model e anarchie organizzate nella scuola
Il Garbage-Can Model (Cohen, March, Olsen – 1972) descrive le organizzazioni “anarchiche organizzate” come quelle in cui:
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Gli obiettivi non sono sempre chiari.
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I processi decisionali sono confusi.
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Le soluzioni a volte esistono prima che emergano i problemi.
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I partecipanti (docenti, genitori, personale) entrano ed escono dai processi decisionali.
La scuola, soprattutto nel primo ciclo, è spesso un esempio di “anarchia organizzata”: è un’organizzazione che funziona, ma in modo meno lineare di quanto previsto da modelli burocratici classici.
🎯 Come gestire un’anarchia organizzata a scuola
1. 📍 Chiarire il più possibile gli obiettivi
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Anche se i valori educativi sono ampi, cerca di definire obiettivi condivisi e misurabili.
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Ad esempio: “Entro fine anno ogni docente adotta almeno una pratica di didattica inclusiva.”
2. 🛠️ Creare occasioni strutturate di incontro
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Non lasciare che i problemi si “incontrino” casualmente con le soluzioni.
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Programma riunioni tematiche, gruppi di lavoro, commissioni con ruoli chiari.
3. 👥 Sfruttare positivamente la partecipazione fluida
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Se i partecipanti cambiano (docenti supplenti, famiglie nuove), accogli il cambiamento come fonte di idee fresche, non come disturbo.
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Adatta strumenti come “consigli di team brevi”, “brainstorming mirati”.
4. 🧩 Mettere a sistema le soluzioni disponibili
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Se emergono proposte (soluzioni) prima dei problemi, catalogale in un “serbatoio di idee” da cui attingere al momento opportuno.
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Può essere un documento condiviso tipo “proposte in sospeso”.
5. 📚 Comunicare in modo continuo e trasparente
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L’anarchia organizzata genera spesso confusione per mancanza di comunicazione.
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Prediligi comunicazioni brevi, frequenti, chiare (es: newsletter interne, sintesi post-collegi).
6. 🧠 Accettare che l’incertezza fa parte del processo
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Non cercare di forzare un ordine rigido: la scuola è viva, evolutiva, e una certa dose di “caos” creativo è fisiologica.
📌 In sintesi
Il dirigente scolastico non deve eliminare l’anarchia, ma incanalarla verso obiettivi chiari, creando spazi strutturati dove problemi, soluzioni e partecipanti si possano incontrare non casualmente ma in modo guidato.
🎯 Esempio pratico – Garbage-Can Model nella gestione scolastica
📚 Il problema:
Alcuni docenti lamentano che gli strumenti per l’inclusione degli alunni con BES (Bisogni Educativi Speciali) sono poco efficaci e non uniformi tra le classi.
Non c’è stato un vero coordinamento, le pratiche sono “spontanee” e ogni docente si arrangia come può.
🧠 Applicazione del Garbage-Can Model
Nel Garbage-Can Model:
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Problemi: emergono confusamente (“non funziona l’inclusione”).
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Soluzioni: esistono già (qualcuno ha proposte, idee, buone pratiche, anche se non sono state formalizzate).
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Partecipanti: entrano/escono a seconda della disponibilità e motivazione (docenti, referenti BES, genitori).
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Scelte: si fanno quando problema, soluzione e partecipanti si “incontrano” al momento giusto.
🛠️ Come agisce il Dirigente scolastico:
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Non forza una soluzione unica immediata.
👉 Sa che servirebbe creare prima il “contenitore” dove problema e soluzioni possano incontrarsi. -
Indice un incontro tematico aperto ai docenti interessati.
👉 Lo chiama “Laboratorio pratiche inclusive”, non “riunione obbligatoria”. -
Durante l’incontro:
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Si raccolgono le buone pratiche già sperimentate spontaneamente da alcuni docenti.
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Si ascoltano i problemi specifici che i colleghi incontrano.
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Si stimola la creazione di mini-gruppi per classi parallele o per ordine di scuola.
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Costruisce un archivio condiviso di strategie inclusive.
👉 Usa strumenti semplici come Google Drive o Padlet, dove ogni docente può aggiungere la propria esperienza. -
Organizza una seconda riunione operativa solo dopo che si è popolato l’archivio di idee.
👉 Non impone, ma guida i gruppi a selezionare le pratiche migliori da sistematizzare.
🔥 Risultato:
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I problemi emergono in modo costruttivo.
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Le soluzioni già presenti vengono messe a sistema.
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I partecipanti si sentono protagonisti, non passivi.
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La decisione finale (uniformare alcuni strumenti BES) nasce naturalmente da una convergenza spontanea, non da un ordine imposto.
✅ Tipico effetto positivo di una gestione Garbage-Can ben guidata.
📝 Conclusione:
Il dirigente non impone il cambiamento, ma crea il “contenitore” (garbage-can) dove problemi, soluzioni e persone possono incontrarsi e generare innovazione organizzativa.
🎤🎧 Audio Lezioni, ascolta il podcast sulla Pedagogia e organizzazione della scuola del DS Luigi Gaudio
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